Barbie
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Citazioni su Barbie, nota anche come Barbara Millicent Roberts, bambola prodotta dalla Mattel in commercio dal 1959.
Citazioni di Barbie
[modifica]- Avete mai pensato di morire? [il party si ferma improvvisamente] Non so perché l'ho detto... Morire dalla voglia di ballare! [il party riprende come nulla fosse]
- Cavolo, uno pensa che un cantiere all'ora di pranzo sia perfetto per ricevere del potere femminile invece questo era così... maschile.
- Io pensavo che Barbie avesse reso il Mondo Reale migliore. Ma il Mondo Reale è per sempre e irrevocabilmente sballato!
- Ken è totalmente superfluo.
- Non ho niente di speciale in programma. Solo un gigantesco mega party con tutte le Barbie con coreografia preparata e una canzone scritta apposta.
- Non so esattamente cosa vorreste dire con quelle battutine, ma se non sbaglio ho colto un senso che mi pare doppio. E vorrei giusto informarvi che io non ho la vagina! E lui non ha il pene! Noi non abbiamo i genitali!
- Non sono Barbie Avventura, sono Barbie Stereotipo. Sono la Barbie a cui si pensa quando uno dice "pensa a una Barbie". Eccomi!
- Pensa che sono fascista?! Io non controllo le ferrovie o il flusso del commercio!
Citazioni su Barbie
[modifica]- Barbie è stata uno strumento per insegnare alle donne dalle spalle larghe, dalle gambe corte e dal corpo massiccio, alle donne reali di tutto il mondo, a disprezzare il loro corpo come noi disprezziamo il nostro, così da indurle a spendere quel denaro che potrebbe essere impiegato per acquistare libri o computer o biciclette in prodotti "di bellezza", fabbricati a basso costo e venduti in confezioni costose. Dopo l'implosione dell'Urss, i primi negozi occidentali che aprirono nelle vecchie città sovietiche furono i franchise di prodotti cosmetici, così che, prima di poter comprare un'arancia o una banana, una donna russa poteva acquistare un rossetto di marca. (Germaine Greer)
- Barbie era la nostra icona. Il suo successo dipendeva dal suo corpo perfetto, indipendentemente dal mestiere e dall'età. Barbie era sempre impeccabile e sublime. Barbie era sempre eterosessuale e sposata. Barbie era sempre felice e vincente. La vita rappresentata nel mondo delle Barbie era, dunque, mitica e irraggiungibile. Le bambine della mia generazione sono cresciute con la convinzione che tutto fosse possibile e che bastasse «volere» per «potere». Barbie ci riusciva; perché non dovevamo riuscirci anche noi? In fondo, bisognava solo imparare a «controllarsi»: controllare il corpo, controllare le emozioni, controllare i bisogni. (Michela Marzano)
- Barbie non è quella che credete. È molto più in gamba di come la lasciano essere. Ha enormi poteri ed è una specie di genio.
Ci sono più di un miliardo di Barbie nel mondo. Pensate se le liberassimo. Pensate se prendessero vita in ogni paesino, città, camera da letto, discarica e casa da sogno. Pensate se invece di rifarsi il trucco rifacessero il mondo. Pensate se cominciassero a dire ciò che sentono davvero. Facciamole parlare. (Eve Ensler) - Cosa c'è che non va, in Barbie? Perché la maggior parte delle scrittrici, per esempio, esprime il proprio odio nei suoi confronti in poesie e racconti brevi? A turbare, non è tanto quella seduttività precoce quanto negata, il suo essere sexy come un'adulta e asessuata come un giocattolo: Barbie è un ibrido, nasce da un incrocio fra le bambole di carta con un guardaroba da ritagliare e un sex-toy. Esibisce due seni da capogiro, ma che servono solo per sostenere a dovere le scollature, perché sono finti, levigati, privi di capezzoli. Rappresenta la donna secondo un concetto maschile: priva di quelle parti "segrete e terribili" che tanto indignavano, secoli fa, pensatori e padri della Chiesa. Incarna la femminilità ideale, muta e sigillata. (Loredana Lipperini)
- Il vuoto pneumatico continua a regnare supremo. Il mondo è infestato da gente che assomiglia a Barbie e Ken. Sono tanti, troppi. Sono una massa di gente indistinta. Senza personalità né dignità, plasmabili come pupazzetti di plastilina. Non sono persone ma servi del consumismo, figli del nostro tempo, sfornati a stock. Spero che un giorno si abbatta su di loro l'Angelo dell'Apocalisse e metta fine alle loro inutili esistenze. 'È giunta la vostra ora. Avete fatto tendenza, parlato di gossip, ammirato i Vip. E adesso la spada calerà su di voi. Anche questa volta avete i nomi in lista, ma non per entrare in un locale trendy'. Già lo vedo l'Angelo sorridere crudele e felice, mentre le Barbie e i Ken si accasciano sotto i suoi occhi. (Volfango De Biasi)
- L'unica donna con cui avevo avuto un contatto fisico fino ad allora era la Barbie di mia sorella. Per questo ero convinto che le donne non avessero organi sessuali. (Caparezza, Saghe mentali)
- Mi sono messa a pensare a quanto sia difficile voler bene a Barbie così com'è adesso. È così rigida, con tutta quella plastica. Non ispira nessuna tenerezza. Non riesce nemmeno ad abbracciarti. Tu devi darti da fare per lei: devi adorarla, vestirla, comprarle delle cose. Lei vuole tutto. È avida e bisognosa. È così che ti inducono a spendere altri soldi.
Non è colpa di Barbie, sapete; lei non ha scelta. Tante persone la controllano, dal primo stampo in plastica fino all'ultimo accessorio. Per molti versi è persino meno libera di me. Lei non è in grado di andarsene. (Eve Ensler) - Se Barbie è così popolare, perché gli amici bisogna comprarglieli? (Daniele Luttazzi)
- Uno spartiacque epocale nel processo di autoconsapevolezza delle bambine, ma che ne ha anticipato anche tutta la croce. Prima, nel gioco delle bambine, c'era solo il copione materno da interpretare. Da Barbie in poi si è svelato tutto il potenziale della seduzione, della donna protagonista col suo faccino e il suo culetto, ma anche con la sua intelligenza e il suo ruolo nella società: non più Barbie bagnina, ma Barbie ambasciatrice o Barbie presidente degli Stati Uniti, sempre più vicina alla donna contemporanea, costretta ad essere, faticosamente, da 10 e lode in tutto. (Lidia Ravera)
- Sì, Barbie ha cambiato tutto. E poi ha cambiato tutto di nuovo. Tutte quelle donne sono Barbie e Barbie è tutte queste donne. [...] Dato che Barbie può essere chiunque voglia, le donne possono essere chiunque vogliano e questo si riflette sulla vita delle donne di oggi nel Mondo Reale. Le bambine diventano donne che possono raggiungere qualsiasi obiettivo si mettano in testa. Grazie a Barbie tutti i problemi del femminismo e degli uguali diritti sono stati risolti. Almeno questo è ciò che pensano le Barbie... dopotutto vivono a Barbieland. Chi sono io per rovinare la festa?
- Per Barbie ogni giorno è un grande giorno, ma per Ken è un grande giorno solo se Barbie la guarda.
- - Tu fai sentire le donne sbagliate da quando sei stata inventata! [...] Rappresenti tutto il marciume della nostra cultura: capitalismo sessualizzato, ideali fisici inarrivabili. [...] Hai fatto arretrare il femminismo di cinquant'anni, hai distrutto l'autostima innata che ha ogni bambina e uccidi il pianeta con l'esaltazione del consumismo rampante!
- No, il mio compito è aiutarti. Renderti felice, potente...
- Oh, io sono già potente. E finché non sei apparsa qui a sbandierare che sei Barbie, non pensavo a te da anni. Fascista!