Valentina Talyzina
Valentina Illarionovna Talyzina (in russo Валентина Илларионовна Талызина?; Omsk, 22 gennaio 1935) è un'attrice e doppiatrice sovietica naturalizzata russa dal 1991.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Valentina Talyzina è nata ad Omsk il 22 gennaio 1935 da una famiglia di origini tatare. Durante l'infanzia si è trasferita con la famiglia a Baranavičy, nell'attuale Bielorussia, a causa della guerra[1].
Nel 1952 ha studiato presso l'Istituto agrario di Omsk, scuola che ha lasciato soltanto due anni dopo perché ammessa all'Università russa di arti teatrali. Qui ha conseguito una laurea nel 1958. Negli anni successivi ha preso parte al Teatro Mossovet, situato a Mosca[2] e nel 1964 ha aderito al PCUS.
Dopo aver recitato solo in teatro, ha debuttato nel mondo cinematografico nel 1963 grazie al film Čelovek, kotoryj somnevaetsja. Ha però iniziato solo verso la fine del decennio e agli inizi degli anni '70 ad apparire attivamente nel cinema. Alcuni suoi ruoli di successo in questi anni sono stati in Put' v Saturn del 1967, in Zigzag udači del 1968 ed in Stariki-razbojniki del 1971.
Nel 1976 ha recitato assieme a Lija Achedžakova in Equivoci di una notte di capodanno, film molto noto in tutta l'Unione Sovietica. Qui Valentina Talyzina ha anche doppiato l'attrice protagonista Barbara Brylska.
Nel 1985 è divenuta artista del popolo della RSFSR, mentre nel 2005 le è stata assegnata l'onorificenza dell'Ordine d'onore[3]. Nel 2010 ha ricevuto invece l'Ordine dell'Amicizia e nel 2017 quello al merito per la Patria di IV classe.
Nel 2004, per la sua interpretazione nella serie televisiva Linii sud'by, Valentina Talyzina ha ricevuto il premio Aquila d'oro come migliore attrice televisiva. Nel 2007 ha preso parte nel film Attacco a Leningrado.
Nel 2014 l'attrice ha scritto una lettera in cui mostrava il suo sostegno concernente l'annessione russa della Crimea[4]. In seguito a ciò le è stato vietato di entrare nel territorio ucraino, così come molti altri artisti russi che hanno supportato l'annessione[5][6]. Nel 2023, durante un'intervista, ha affermato di essere d'accordo con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia[7]; nella stessa intervista ha anche rilasciato diverse dichiarazioni antisemite[8].
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]È stata sposata col grafico Leonid Nepomnjaščij, assieme al quale ha avuto una figlia, l'attrice Ksenija Chajrova. I due si sono separati poco dopo la nascita della figlia[9].
Filmografia parziale
[modifica | modifica wikitesto]- Čelovek, kotoryj somnevaetsja (Человек, который сомневается), regia di Leonid Agranovič (1963)
- Put' v Saturn (Путь в «Сатурн»), regia di Villen Azarov (1967)Leonid Danilovič Agranovič
- Konec Saturna (Конец «Сатурна»), regia di Villen Azarov (1968)
- Zigzag udači (Зигзаг удачи), regia di Ėl'dar Rjazanov (1968)
- Stariki-razbojniki (Старики-разбойники), regia di Ėl'dar Rjazanov (1971)
- Ivanov kater (Иванов катер), regia di Mark Osep'jan (1972)
- Una matta, matta, matta corsa in Russia (Невероятные приключения итальянцев в России), regia di Ėl'dar Rjazanov (1973)
- Afonia (Афоня), regia di Georgij Danelija (1975)
- Equivoci di una notte di capodanno (Ирония судьбы, или С лёгким паром!), regia di Ėl'dar Rjazanov (1975)
- Poka stojat gory (Пока стоят горы), regia di Vadim Michajlov (1976)
- Ženit'ba (Женитьба), regia di Vitalij Mel'nikov (1977)
- Gli anelli di Magozor (Кольца Альманзора), regia di Igor' Voznesenskij (1977)
- Obratnaja svjaz' (Обратная связь), regia di Viktor Tregubovič (1977)
- Portret s doždёm (Портрет с дождём), regia di Gavriil Egiazarov (1977)
- Veroj i pravdoj (Верой и правдой), regia di Andrej Smirnov (1979)
- Večernij labirint (Вечерний лабиринт), regia di Boris Bušmelёv (1980)
- Agonia (Агония), regia di Ėlem Klimov (1981)
- Bezumnyj den' inženera Barkasova (Безумный день инженера Баркасова), regia di Nikolaj Lyrčikov (1983)
- Eščё ljublju, eščё nadejus' (Ещё люблю, ещё надеюсь), regia di Nikolaj Lyrčikov (1984)
- Posle doždička v četverg (После дождичка, в четверг...), regia di Michail Juzovskij (1985)
- Genij (Гений), regia di Viktor Sergeev (1991)
- Udači vam, gospoda! (Удачи вам, господа!), regia di Vladimir Bortko (1992)
- Linii sud'by (Линии судьбы), regia di Dmitrij Meschiev (2003)
- Ironija sud'by. Prodolženie (Ирония судьбы. Продолжение), regia di Timur Bekmambetov (2007)
- Attacco a Leningrado (Ленинград), regia di Aleksandr Buravskij (2009)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (RU) Театр Моссовета: Валентина Талызина, su mossoveta.ru. URL consultato il 16 aprile 2024.
- ^ (RU) Биография Валентины Талызиной, su RIA Novosti, 20150122T1030. URL consultato il 16 aprile 2024.
- ^ (RU) УКАЗ Президента РФ, su web.archive.org, 24 luglio 2015. URL consultato il 16 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2015).
- ^ (RU) Деятели культуры России поддержали Путина по Крыму, su BBC News Русская служба, 12 marzo 2014. URL consultato il 16 aprile 2024.
- ^ (RU) "Оппозиционный блок" Украины назвал «маразмом» запрет «Иронии судьбы», su The Insider, 23 dicembre 2015. URL consultato il 16 aprile 2024.
- ^ (RU) Киев: в Украине никто не запрещает фильм «Ирония судьбы...», su Крым.Реалии, 28 dicembre 2015. URL consultato il 16 aprile 2024.
- ^ (RU) Валентина Талызина грязно оскорбила Лию Ахеджакову за поддержку Украины, su stars.glavred.info, 14 agosto 2023. URL consultato il 16 aprile 2024.
- ^ (RU) Валентина Талызина выступила с антисемитскими заявлениями, su Лехаим, 15 agosto 2023. URL consultato il 16 aprile 2024.
- ^ (RU) Умер советский плакатист Леонид Непомнящий, su OSN, 27 novembre 2023. URL consultato il 16 aprile 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Valentina Talyzina
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Valentina Talyzina, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Valentina Talyzina, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Valentina Talyzina, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Valentina Talyzina, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Valentina Talyzina, su AllMovie, All Media Network.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 33155064 · ISNI (EN) 0000 0000 2281 3994 · LCCN (EN) n2013050078 · GND (DE) 132281155 |
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