The Legend of Zelda: Tri Force Heroes
The Legend of Zelda: Tri Force Heroes videogioco | |
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La copertina del gioco | |
Titolo originale | ゼルダの伝説 トライフォース3銃 |
Piattaforma | Nintendo 3DS |
Data di pubblicazione | 22 ottobre 2015[1] 23 ottobre 2015[1] 23 ottobre 2015[1] 24 ottobre 2015 |
Genere | Avventura dinamica |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Nintendo EPD, 1-UP Studio, Grezzo |
Pubblicazione | Nintendo |
Direzione | Hiromasa Shikata |
Produzione | Eiji Aonuma |
Design | Yoichi Yamada |
Programmazione | Shiro Mouri |
Direzione artistica | Keisuke Umeda |
Musiche | Ryo Nagamatsu |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Supporto | Scheda di gioco, download |
Distribuzione digitale | Nintendo eShop |
Fascia di età | CERO: A · ESRB: E · OFLC (AU): G · PEGI: 7 · USK: 6 |
Serie | The Legend of Zelda |
Preceduto da | The Legend of Zelda: A Link Between Worlds |
Seguito da | The Legend of Zelda: Breath of the Wild |
The Legend of Zelda: Tri Force Heroes (ゼルダの伝説 トライフォース3銃?, Zeruda no Densetsu: Toraifōsu San-jūshi) è un videogioco uscito per la console Nintendo 3DS. Quarto videogioco della serie sbarcato su Nintendo 3DS e diciassettesimo capitolo dell'intera saga, è anche il diretto seguito di The Legend of Zelda: A Link Between Worlds (anch'esso uscito su 3DS).
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La trama del gioco si svolge diversi anni dopo gli avvenimenti di The Legend of Zelda: A Link Between Worlds e vede Link (assieme ad altri due Link, uno rosso ed uno blu) imbattersi nel misterioso regno di Hytopia, la cui prosperità era stata per anni garantita dal campo della moda. La principessa della terra, Styla, la cui moda aveva costituito un grande potere per il reame, veniva qui adorata da tutti i suoi sudditi, ma un giorno la perfida Lady Maud, una strega abitante i territori di Drablands, invidiosa del suo modo di vestire, le regalò un abito stregato che una volta indossato si trasformò in un inamovibile tuta nera.
Il regno iniziò così il suo declino ed il padre della fanciulla, il Re Tuft, altamente disperato, decise di inviare una richiesta di aiuto per far cessare la maledizione ribattendo a tutti i sudditi che si offrivano che il vero eroe cercato, secondo una sacra profezia, doveva essere accompagnato nell'avventura da altri due compagni con i quali poteva formare una scala a totem. Quegli eroi si rivelano così essere proprio i tre Link che partono per salvare la prosperità del regno e liberare la Principessa Styla dall'incantesimo.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]La particolarità del videogioco consiste nella sua predisposizione per il multiplayer, in quanto esso è giocabile unicamente con la cooperazione di tre giocatori differenti (che possono essere scelti random via internet, o possono essere connessi localmente via wireless) per risolvere puzzle e sconfiggere vari nemici.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il gioco è stato pubblicato in Giappone il 22 ottobre 2015, il giorno successivo in America del Nord ed Europa, e il giorno dopo ancora in Australia.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Legend of Zelda: Tri Force Heroes, su RPGamer. URL consultato il 16 aprile 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su The Legend of Zelda: Tri Force Heroes
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (JA) Sito ufficiale, su nintendo.co.jp.
- (EN) Sito ufficiale, su zelda.com.
- (EN) Sito ufficiale, su nintendo.co.uk.
- (ZH) Sito ufficiale, su nintendo.com.hk.
- The Legend of Zelda: Tri Force Heroes - Topic (canale), su YouTube.
- (EN) The Legend of Zelda: Tri Force Heroes, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) The Legend of Zelda: Tri Force Heroes, su GameFAQs, Red Ventures.
- (EN) The Legend of Zelda: Tri Force Heroes (doppiaggio), su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
- (EN) The Legend of Zelda: Tri Force Heroes (album musicali), su VGMdb.net.
- (EN) The Legend of Zelda: Tri Force Heroes, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Zeruda no densetsu: Toraifôsu sanjuushi, su IMDb, IMDb.com.