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Théo et Hugo dans le même bateau

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Théo et Hugo dans le même bateau
Screenshot dal film
Titolo originaleThéo et Hugo dans le même bateau
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia
Anno2016
Durata97 min
Rapporto16:9
Generedrammatico, erotico
RegiaOlivier Ducastel e Jacques Martineau
SceneggiaturaOlivier Ducastel e Jacques Martineau
ProduttoreEmmanuel Chaumet, Daniel Chabannes de Sars e Corentin Dong-Jin Sénéchal
Casa di produzioneEcce Films, Epicentre Films
FotografiaManuel Marmier
MontaggioPierre Deschamps
Effetti specialiBastien Legros
Interpreti e personaggi

Théo et Hugo dans le même bateau, conosciuto anche come Paris 05:59, è un film del 2016 diretto da Olivier Ducastel e Jacques Martineau.

Il film, inedito in Italia, ha vinto nel 2016 il premio del pubblico al Teddy Award, premio per i film a tematica LGBT del Festival internazionale del cinema di Berlino.

Théo e Hugo sono due ragazzi parigini gay che s'incontrano in un cruising club e all'interno del quale hanno un rapporto sessuale. Usciti dal locale, i due realizzeranno che, travolti dal desiderio, si sono dimenticati di utilizzare il preservativo: questo fatto sconvolgerà la vita dei protagonisti in quanto Hugo è sieropositivo a carica non rilevabile e Théo rischia di contrarre l'HIV. Da qui inizierà un'odissea nella Parigi notturna.

Il film inizia alle 4:27, quando i protagonisti sono nel cruising club e finisce alle 6:00.

Oltre ai due protagonisti compaiono Jeffry Kaplow, nei panni di un puntiglioso paziente dell'ospedale, Claire Deschamps è la virologa che visita Théo mentre Marief Guittier è l'anziana signora che incontrano sul primo metrò del mattino.

Il film è stato girato in quindici giorni totali incluse nove notti con un piccolo budget. Nella prima stesura, la sceneggiatura prevedeva di raccontare le vicende in 28 giorni (ovvero il tempo della cura antivirale prescritta a Théo).[1]

Distribuzione

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Il film è stato distribuito all'estero con vari titoli quali "Paris 05:59", "Paris 05:59: Théo & Hugo" e "Théo & Hugo".

In Italia il film è ancora inedito sebbene sia stato presentato in concorso al Torino LGBT Film Festival 2016, al MIX Milano 2016 e al Florence Queer Festival 2016.[2]

La critica internazionale ha generalmente apprezzato il film: Leslie Felperin del The Guardian, che valuta il film con quattro stelle su cinque, sottolinea come sia un film ricco di sentimenti e coinvolgimento e lo associa a pellicole quali "Weekend" di Andrew Haigh e "Before Sunset - Prima del tramonto" di Richard Linklater.[3] Tuttavia Thomas Sotinel de Le Monde non riesce a promuovere il film, in quanto nota come il coinvolgimento iniziale (dato dalla passione dei due protagonisti) svanisca con il procedere dei minuti attraverso scene quali la visita virologica.[4]

I critici italiani che hanno potuto vedere il film al Festival di Berlino hanno dato un parere positivo in merito: in particolare Elena Pedoto di Everyeye scrive: "Sessualmente esplicito e per questo destinato a restare prodotto sotterraneo, di nicchia, il film dei registi francesi è un elogio scanzonato e impavido all’attrazione e all’amore. A quei momenti che all’interno di spazi e tempi definiti assumono il profilo dell’infinito." [5]

Inoltre Todd Reeser, ricercatore nel campo dei gender studies, nota come il film rilegge il mito di Orfeo e Euridice con due personaggi omosessuali.[6]

In Messico il film doveva essere proiettato nell'ambito della manifestazione del Premio Maguey, ma a causa di intimidazioni da parte delle autorità locali la proiezione è stata annullata.[7]

Riconoscimenti

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  1. ^ Olivier Ducastel & Jacques Martineau de 5 à 7, su critikat.com.
  2. ^ Théo et Hugo dans le même bateau, su eccefilms.fr.
  3. ^ Theo and Hugo review – lovers on a soul searching odyssey, su theguardian.com.
  4. ^ « Théo et Hugo dans le même bateau » : plaisirs et périls d’une nuit parisienne, su lemonde.fr.
  5. ^ RECENSIONE THÉO E HUGO DANS LE MÊME BATEAU, su cinema.everyeye.it.
  6. ^ Todd W. Reeser, « The Anti-Orpheus: Queering Myth in Ducastel et Martineau’s Théo et Hugo dans le même bateau (Paris 05:59)  », Studies in 20th & 21st Century Literature, vol. 42, n. 2, 12 febbraio 2018
  7. ^ Oliver Zazueta, Frena censura al Maguey, in Mural, 16 marzo 2016, p. 6.

Collegamenti esterni

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