Takashina no Takako
Takashina no Takako (高階貴子 talvolta letto Takashina no Kishi, conosciuta anche come Gidōsanshi no haha (仪同三司母, la madre del Gran Ministro Onorario) o come Kō no Naishi (高内議); ... – 996) è stata una poeta giapponese waka del medio periodo Heian.
È considerata una delle trentasei poetesse immortali. Una delle sue poesie è stata inclusa nell'Ogura Hyakunin Isshu.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era la figlia di Takashina no Naritada[1].
Era comunemente conosciuta con il nome di Kō no Naishi (高内侍), o come Gidō Sanshi no Haha (儀同三司母, madre del Gran Ministro Onorario). Il primo è una combinazione del primo carattere del suo cognome patronimico - taka o kō - e della sua posizione al servizio dell'imperatore En'yū, naishi, mentre il secondo è riferito al titolo ufficiale (儀同三司, Gidōsanshi) di suo figlio, Fujiwara no Korechika.
Fu prolifica nella poesia waka e scrisse numerose opere letterarie in prosa e in versi. Servì nella corte imperiale durante il regno dell'imperatore En'yū e nutriva una profonda ammirazione per la cultura cinese. Durante questo periodo, sposò il reggente Fujiwara no Michitaka e diede alla luce tre figli e quattro figlie tra i quali l'imperatrice Teishi e Korechika.
Intorno al 990, suo marito divenne reggente dell'imperatore Ichijō e suo figlio Korechika salì gradualmente a posizioni governative, per succedere a Michitaka come reggente. Tuttavia, la morte improvvisa di Michitaka nel 995 scatenò una lotta di potere tra Korechika e suo zio Fujiwara no Michinaga, quest'ultimo soppiantò la famiglia di Kishi. Nel 996, a seguito di un incidente che coinvolse Korechika e suo fratello Takaie con l'imperatore in pensione Kazan, l'intera famiglia fu costretta all'esilio nella provincia di Izumo. Kishi pregò che non fosse esiliata, ma senza successo e mentre era in viaggio si ammalò. Nonostante le cure dei suoi figli, morì quello stesso anno. Si ritiene che avesse circa 40 anni quando è morta.
Poesia
[modifica | modifica wikitesto]Cinque delle sue poesie furono incluse nelle antologie imperiali dallo Shūi Wakashū in poi.
La seguente poesia è stata inclusa nell'Ogura Hyakunin Isshu:
«忘れじの行く末まではかたければけふを限りの命ともがな[2]»
«Hai promesso che non mi dimenticherai mai, ma la fine dei tempi è troppo lontana. Quindi lasciami morire oggi, ancora amata da te»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (JA) Gidōsanshi no haha, su kotobank.
- ^ Suzuki et al. 2009 : 69.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Peter McMillan, One hundred poets, one poem each: a translation of the Ogura Hyakunin Isshu, New York, Columbia University Press, 2008, ISBN 978-0-231-14398-1.
- (EN) Donald Keene, A History of Japanese Literature, Vol. 1: Seeds in the Heart — Japanese Literature from Earliest Times to the Late Sixteenth Century, New York, Columbia University Press, 1999, ISBN 978-0-231-11441-7.
- (JA) Hideo Suzuki, Shin'ichi Yamaguchi e Yasushi Yoda, Genshoku: Ogura Hyakunin Isshu, Tokyo, Bun'eidō, 2009 [1997].
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Takashina no Takako
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (JA) Takashina no Takako, su Kotobank.
- (JA) Testo online delle poesie di Takashina no Takako, su asahi-net.or.jp.