Coordinate: 45°48′37.77″N 13°25′43.52″E

Torre (fiume)

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Torre
Il fiume vicino a Tapogliano
StatoItalia (bandiera) Italia
Regioni  Friuli-Venezia Giulia
Lunghezza47 km
Altitudine sorgente529 m s.l.m.
NascePrealpi Giulie
46°18′27.25″N 13°16′22.36″E
Sfociafiume Isonzo
45°48′37.77″N 13°25′43.52″E

Il Torre (la Tor in friulano[1], Ter in sloveno) è un torrente del Friuli centrale, principale affluente di destra del fiume Isonzo. Il fiume dà il nome alla zona geografica delle Valli del Torre.

Origine del nome

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Il fiume viene citato come "Turrus" da Plinio nella sua Naturalis Historia (volume III, paragrafo 126) e ricordato, in testi medioevali, come "Turrim". L'idronimo è di origine dubbia e forse deriva da una base in lingua celtica "tur" a cui si è aggiunta la forma locale "is".[2]

Il Cornappo, affluente del Torre
Il Natisone, altro affluente del Torre
Confluenza di Torre e Isonzo

Drena, insieme all'affluente Natisone, una notevole porzione del bacino dell'Isonzo. Le sue acque, di ottima qualità, alimentano l'acquedotto di Udine, che ha le opere di captazione a Zompitta.

Nasce in una delle zone più piovose d'Europa, ai piedi del monte Sorochiplas (1.084 m).[3] nella catena prealpina dei Musi, ad una altitudine di 529 metri s.l.m.[4]. Inizialmente scorre in una profonda forra[4] che esso ha scavato, e che intaglia la prima catena montuosa delle Prealpi Giulie, ben visibile dalla pianura friulana orientale. All'uscita della zona collinare, dopo Tarcento e presso Nimis, e dopo aver ricevuto le acque del Cornappo, le sue acque vengono, in parte, captate da antiche rogge e da più moderne opere, per usi civili (acquedotti) e per l'irrigazione dell'arida campagna dell'alta pianura.[2]

Presso Reana del Rojale (rojale in friulano significa roggia) e Savorgnano del Torre, dopo la "presa" delle rogge di Udine e Cividina, le acque tendono a disperdersi nel sottosuolo molto permeabile e per un lungo tratto il letto è normalmente asciutto, salvo dopo le piogge a monte. In questa parte mediana il letto ghiaioso è molto ampio (la larghezza raggiunge anche i 500 metri). Dopo Pradamano e la confluenza con la Malina, nei pressi di Trivignano Udinese riaffiora e riceve le acque del Natisone. Da qui scorre per un brevissimo tratto in provincia di Gorizia, ricevendo da sinistra il torrente Judrio per poi rientrare in provincia di Udine dove, dopo 70 km.[3], sfocia da destra nell'Isonzo.

Da Zompitta fin oltre Udine sulla riva occidentale fu innalzato un argine per proteggere i paesi e la città da disastrose alluvioni come successe in passato. Su tale argine corre una "strada bianca" ora vietata al traffico autoveicolare. Proprio durante una delle impetuose piene del fiume, nel novembre 1938, successe un disastro ferroviario quando crollarono due arcate del ponte della ferrovia Udine-Cividale tra San Gottardo e Remanzacco causando la morte di 22 persone[5].

Il corso del fiume fu da sempre utilizzato come cava di pietrame, ghiaia e sabbia, sia per costruzione di edifici sia per la fabbricazione della calce. In particolare dopo la seconda guerra mondiale ci fu una enorme escavazione del fiume nel tratto udinese, a causa della domanda di inerti per l'espansione edilizia della città. Ciò causò una notevole abbassamento del letto e la conseguente messa in pericolo del ponte stradale di Salt che collega Udine con Povoletto, Faedis e Attimis. Fu infatti necessario costruire una briglia per stabilizzare l'altezza del letto del fiume e inoltre si dovette costruire un nuovo ponte a monte del precedente. All'interno della zona arginata, a San Gottardo di Udine, fu realizzata una grande cava di inerti, successivamente usata come discarica di rifiuti. La zona è all'interno del Parco del Torre.

Esiste un curioso detto friulano riferito al fiume: "Nol cjate un clap te Tor!" ("non trova un sasso nel Torre!") per indicare una persona incapace di fare le cose più semplici.

Principali affluenti

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Affluenti di destra

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  • Torrente Vedronza
  • Rio Zimor

Affluenti di sinistra

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Trota fario
Scazzone

Le specie ittiche presenti nel tratto più alto del fiume, prima dell'inizio della captazione delle acque per l'utilizzo in agricoltura e negli impianti civili, sono tutte della classe actinopterygii e vengono riassunte nelle seguenti tabelle:

Comune di Lusevera - ex presa ENEL[6]:

Nome comune Nome scientifico Famiglia % presenze a ex presa Enel
ibrido trota farioXtrota marmorata salmo trutta truttaXsalmo trutta marmoratus salmonidae 1%
trota fario salmo trutta trutta salmonidae 99%

Comune di Lusevera - Pradielis[7]:

Nome comune Nome scientifico Famiglia % presenze a Pradielis
ibrido trota farioXtrota marmorata salmo trutta truttaXsalmo trutta marmoratus salmonidae 11%
scazzone cottus gobio cottidae 4%
temolo thymallus thymallus salmonidae 1%
trota fario salmo trutta trutta salmonidae 84%

Comune di Lusevera - Verdonza[8]:

Nome comune Nome scientifico Famiglia % presenze a Verdonza
ibrido trota farioXtrota marmorata salmo trutta truttaXsalmo trutta marmoratus salmonidae 31%
scazzone cottus gobio cottidae 2%
temolo thymallus thymallus salmonidae 1%
trota fario salmo trutta trutta salmonidae 66%

La pesca nel fiume è soggetta a particolari restrizioni e divieti stabiliti dalla Regione Friuli Venezia Giulia [9][10]

  1. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana Archiviato il 27 settembre 2013 in Internet Archive..
  2. ^ a b Dizionario di toponomastica - Storia e significato dei nomi geografici italiani, UTET, Torino, 1990
  3. ^ a b Fiumi italiani
  4. ^ a b L'alta Val Torre
  5. ^ Il treno nel Torre: il disastro del 22 novembre 1938 Stefano Gasti (PDF), su storiastoriepn.it. URL consultato l'8 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2022).
  6. ^ Ex presa ENEL-Lista pesci e macroinvertebrati, su entetutelapesca.it. URL consultato il 16 aprile 2018.
  7. ^ Pradielis - specie ittiche emacroinvertebrati, su entetutelapesca.it. URL consultato il 16 aprile 2018.
  8. ^ Verdonza - lista pesci e macroinvertebrati, su entetutelapesca.it. URL consultato il 16 aprile 2018.
  9. ^ Calendario pesca sportiva nelle acque interne del Friuli Venezia Giulia (PDF), su entetutelapesca.it. URL consultato il 12 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2018).
  10. ^ Regolamenti della pesca nelle Valli del Natisone, su vallidelnatisone.com. URL consultato l'8 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2007).

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