TA5
TA5 Tomba di Penthu | |
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Planimetria schematica della Tomba TA5[N 1] | |
Civiltà | Antico Egitto |
Utilizzo | tomba |
Epoca | XVIII dinastia |
Localizzazione | |
Stato | Egitto |
Località | Amarna |
Amministrazione | |
Patrimonio | Necropoli amarniana |
Ente | Ministero delle Antichità |
Visitabile | sì |
Sito web | www.amarnaproject.com/ |
Mappa di localizzazione | |
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Penthu in geroglifici |
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TA5 (Tomb of Amarna 5) è la sigla che identifica una delle Tombe dei nobili ubicate nell'area dell'antica Akhetaton, oggi nota come Amarna, capitale voluta e costruita dal faraone Amenhotep IV/Akhenaton della XVIII dinastia. La città venne abbandonata circa 30 anni dopo la sua fondazione; le tombe vennero abbandonate e in parte riutilizzate in epoca moderna come romitaggi di monaci copti. L'abbandono millenario e i danni causati dalla presenza umana hanno spesso reso irriconoscibili le strutture originarie e danneggiato pesantemente, quando non reso illeggibili, scene pittoriche e rilievi parietali.
Titolare
[modifica | modifica wikitesto]TA5 era la tomba di:
Titolare | Titolo | Necropoli | Dinastia/Periodo | Note |
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Penthu | Scriba reale primo sotto il re; Primo servo di Aton nella magione di Aton in Akhetaton; Capo dei medici del Signore delle Due Terre; Ciambellano; Colui che può avvicinare la persona del re; Capo dei capi; Nobile di primo rango, unico tra i compagni; Favorito dal Buon Dio [N 2]; Amato dal suo Signore[2][3] | Amarna | XVIII dinastia | area settentrionale a sud di un uadi, circa 50 m a sud della TA4 |
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Alto funzionario di Corte, come testimoniato dai molteplici titoli, Penthu servì Akhenaton durante il suo dodicesimo anno di regno. Nessuna altra notizia biografica, relativa alla famiglia, è ricavabile dalla tomba.
La tomba
[modifica | modifica wikitesto]La TA5 fa parte del gruppo settentrionale delle tombe di Amarna[N 3]. La facciata, intagliata in una falesia verticale alta circa 10 m, è larga circa 21 m e alta circa 5. Planimetricamente TA5 si sviluppa secondo uno schema a croce latina molto simile a quello della TA3 di Ahmose, con un corridoio perpendicolare all'ingresso che immette in una sala trasversale, da cui si accede ad una sala più interna; sul lato corto a sud della sala trasversale si apre un pozzo verticale profondo circa 12 m che immette nella camera funebre costituita da una sala rettangolare lunga circa 5 m e della stessa larghezza della sala trasversale. La tomba venne sicuramente adibita a dimora in tempi recenti e ampie nicchie sono state ricavate nelle pareti, danneggiando pesantemente le scene dipinte; deplorevoli le condizioni del corridoio perpendicolare, anche per la scarsa qualità della roccia in cui sono ancora visibili, tuttavia, le posizioni di alcuni dei dipinti preesistenti che, specie nei frammenti ancora sopravvissuti, dimostrano grande cura e meticolosità di realizzazione[4].
Il corridoio di ingresso è preceduto (nn. 1 e 2 in planimetria) da ritti e architrave in cui il defunto adora il cartiglio del dio Aton. Sulle pareti del corridoio (3 e 4) rappresentazioni del defunto e trascrizioni di inni ad Aton; Nel corridoio perpendicolare (5 e 6), nella parte alta, il re Akhenaton, la regina Nefertiti e tre principesse[N 4], con assistenti e scorta militare, sono diretti verso il Piccolo tempio di Aton; Penthu e uno, o forse due, preti attendono il corteo reale sulla porta del tempio. Una lunga iscrizione, andata persa, verosimilmente era esplicativa della cerimonia che, tuttavia, sembra celebrare la figura di Penthu quale Cancelliere del re. Nella parte inferiore della parete sono rimaste poche tracce di dipinti con carri, giardini, navi da trasporto e una scena di ricompensa concessa a Penthu dai sovrani. Poco oltre (7), nella parte alta il defunto premiato dalla coppia regale; nella parte bassa, danneggiata, una fila di bestiame. Sulla parete opposta, in cui gran parte del paramento pittorico è stato danneggiato, nella parte alta il re e la regina banchettano; nella parte bassa il defunto, nella sua qualità di medico di Corte, viene premiato dal re[5][6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1968, p. 210.
- ^ Grande, o Buon, Dio (Nefer Netjer) era l'epiteto con cui si faceva riferimento al sovrano precedentemente alla formula "Grande Casa", ovvero Per-Aa, da cui, in periodo greco, deriverà il moderno termine faraone. Tale epiteto verrà istituito durante il regno di Thutmosi III. In tal senso, usare il termine faraone per re di dinastia precedente alla XVIII, sarebbe errato anche se, ormai, comunemente accettato.
- ^ Si tratta di sei tombe: TA1 di Huya; TA2 di Meryra (II); TA3 di Ahmes; TA4 di Meryra (I); TA5 di Penthu e TA6 di Paneshy.
- ^ Due di queste sono state identificate per Merytaton e Maketaton.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Davies 1903, Parte IV, p. 1.
- ^ Davies 1903, Parte IV, p. 6.
- ^ Reeves 2001, p. 135.
- ^ Davies 1903, Parte IV, pp. 1-2.
- ^ Porter e Moss 1968, Vol. IV, p. 217.
- ^ Davies 1903, Parte IV, pp. 3-6.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Flinders Petrie, Medum, Londra, David Nutt, 1892.
- (DE) Karl Richard Lepsius, Denkmäler aus Aegypten und Aethiopien, in 12 voll., 1849-1859.
- (EN) Alan Gardiner e Arthur E.P. Weigall, Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes, Londra, Bernard Quaritch, 1913.
- (EN) N. de Garis Davies, The Rock Tombs of Amarna, Londra, Offices of the Egypt Exploration Fund, 1903.
- (EN) Seton Lloyd, Model of a Tell el-'Amarnah House, in The Journal of Egyptian Archaeology, Vol. XIX, pp. 1-7, Sage Publications Ltd., 1933.
- (EN) Nicholas Reeves, Egypt's False Prophet Akhenaten, Londra, Thames & Hudson, 2001, ISBN 978-0-500-28552-7.
- (EN) Bertha Porter e Rosalind L.B. Moss, Topographical Bibliography of Ancient Egyptian hierogliphic texts, reliefs, and paintings. Vol. IV Lower and Middle Egypt, Oxford, Oxford at the Clarendon Press, 1968.
- (EN) Anna K. Hodgkinson, Technology and Urbanism in Late Bronze Age Egypt, Oxford, Oxford University Press, 2018, ISBN 978-0-19-880359-1.
- (FR) Frederic Louis Norden, Voyage d'Egypte et de Nubie, Copenhagen, Imprimerie de la Maison Royale des Orphelines, 1755.
- (FR) Marc Gabolde, La redécouverte de la nécropole royale de Tell el-Amarna, in Égypte Afrique & Orient: "La redécouverte d'Amarna", n. 52, 2009.
- (EN) Aidan Dodson e Dyan Hilton, The complete Royal families of Ancient Egypt, Londra, Thames & Hudson, 2004, ISBN 9-780500-051283.
- Franco Cimmino, Dizionario delle Dinastie faraoniche, Bompiani, 2003, ISBN 9-788845-255311.
- (EN) Leonore O. Congdon, A rare solar display depicted in the tomb of Meryre I at El Amarna, in Amarna Letters: Essays on Ancient Egypt ca. 1390-1310 B.C., 2000.
Altri progetti
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