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Woke

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Woke (disambigua).
L'allora deputata statunitense Marcia Fudge mostra una maglietta che recita lo slogan "Stay Woke: Vote" (lett. "rimanete svegli: votate") (2018)

Woke (in inglese sveglio) è un termine nato negli anni Trenta del XX secolo per riferirsi alla consapevolezza delle problematiche relative agli afroamericani. A partire dagli anni 2010, il termine ha cominciato a designare una consapevolezza più ampia relativa alle disuguaglianze sociali come la discriminazione razziale e etnica, il sessismo, l'abilismo e la negazione dei diritti della comunità LGBTQ.

Lo slogan da cui deriva il termine, stay woke (rimani sveglio) venne popolarizzato in alcune registrazioni della prima metà del XX secolo dal cantante folk e attivista Lead Belly e, in tempi più recenti, dalla cantautrice Erykah Badu. Durante le rivolte di Ferguson del 2014, la frase venne ulteriormente popolarizzata dagli attivisti del movimento Black Lives Matter (BLM)[1]. per aumentare la consapevolezza della violenza della polizia sulla comunità nera[2]. Le occorrenze del termine su Google hanno raggiunto il picco nell’estate del 2017[2]. Divenuto popolare tra gli appartenenti della generazione millenial e generazione Z, il termine woke è stato aggiunto ufficialmente nel 2017 nell'Oxford English Dictionary[3][4][1] .

A partire dal 2019, il termine ha cominciato a venir utilizzato con accezione dispregiativa da parte di alcuni ambiti dell'estrema destra e del centro politico per riferirsi ai movimenti di sinistra e in generale progressisti al fine di denigrare azioni e atteggiamenti ritenuti come superficiali o poco sinceri relativamente alle tematiche. Successivamente, termine come woke-washing e woke capitalism e hanno cominciato ad apparire per riferirsi a individui o organizzazioni che pubblicizzano il loro impegno per la giustizia sociale a scopo di lucro, generando un fenomeno noto anche come "attivismo performativo".

Il movimento woke si attiene a due principi. Il primo è quello della wokeness,[5] con cui si intende il "non abbassare la guardia", ovvero essere consapevoli di fronte a problemi sociali come il razzismo e la disuguaglianza[6]. Il secondo è quello del wokeism (italianizzato in wokismo[7][8][9][10]), che indica il comportamento e gli atteggiamenti sensibili alle ingiustizie sociali e politiche[11].

Penetrato nel linguaggio politico anche in Europa, Asia e America Latina, il termine è ora principalmente usato da critici di destra e centro-destra per designare e stigmatizzare un comportamento,[12] considerato onnicomprensivo dell'agenda politica della sinistra, che comprenderebbe una gamma di posizioni politiche tipicamente progressiste (dal femminismo all'opposizione al razzismo a varie posizioni economiche e sociali di sinistra) e il cui fine spazierebbe dall'affinità con la "cultura della cancellazione" alla "distruzione delle nazioni" e al "neo-puritanesimo".[13]

Etimologia e storia

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Ventesimo secolo

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Originariamente la parola era impiegata nell'inglese afro-americano vernacolare come sinonimo di awake ("sveglio")[14][15].

Una delle primissime registrazioni dell'uso del termine wokeness utilizzato come concetto relativo alla consapevolezza politica risale al filosofo e attivista jamaicano Marcus Garvey, che nel 1923 scrisse e coniò lo slogan "Wake up Ethiopia! Wake up Africa!"

Il cantautore folk afroamericano Huddie Ledbetter, più conosciuto come Lead Belly, usò la frase "stay woke" in una registrazione del 1938 della sua canzone "Scottsboro Boys", la quale raccontava la vera storia di nove ragazzi afroamericani ingiustamente accusati di aver violentato due donne bianche nell'Alabama del 1931. Nella registrazione Lead Belly di aver incontrato di persona i nove accusati e il loro avvocato e di avvisare chiunque a fare molta attenzione quando si passasse per la cittadina di Scottsboro affermando che la cosa migliore sia "rimanere svegli (stay woke)" e "tenere gli occhi aperti"[16].

A metà del ventesimo secolo, il termine woke assunse maggiormnete il significato di "persona bene informata" e "consapevole" specialmente in riferimento a tematiche poliyiche e sociali. L'Oxford English Dictionary riporta come primo uso del termine in questa accezione un articolo del 1962 apparso sul New York Times Magazine scritto dal romanziere afroamericano William Melvin Kelley intitolato "If You're Woke You Dig It" in cui si menziona l'utilizzo dello slang tipicamente afroamericano anche da parte dei beatnik non afroamericani[17].

2008-2014 e hashtag #Staywoke

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Tra la fine degli anni 2000 e i primi anni 2010, il termine woke viene utilizzato maggiormente come avvertimento a "stare svegli" e a non passare indifferenti davanti alle ingiustizie e alle discriminazioni[16]. Questo significato è stato utilizzato dall'artista Childish Gambino nella sua canzone del 2016 "Redbone" contribuendo a popolarizzare il termine. Con la stessa accezione il termine era stato utilizzato nel 2008 dalla cantante soul Erykah Badu nel brano "Master Teacher"[18].

Come riportato da il The Economist, il termine woke e l'hashtag #Staywoke cominciarono maggiormente a essere utilizzati all'inizio del decennio per definire la consapevolezza individuale riguardanti le problematiche collegate a temi sociali come la discriminazione e le ingiustizie[19]. La stessa Badu utilizzò l'hashtag e il termine in riferimento al mantenersi informati e non dimenticare l'incarcerazione nel 2012 dei membri del gruppo rock femminista russo Pussy Riot. Questo caso è stato citato dal sito Know Your Meme come la prima attestazione dell'hashtag #Staywoke[20].

2014–2015: Black Lives Matter

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Nel 2015 a seguito dell'uccisione di Michael Brown, diciottenne afroamericano di Saint Paul, nel Missouri, disarmato crivellato di colpi da due poliziotti, la frase "stay woke" venne usato dai sostenitori del movimento Black Lives Matter come denuncia e invito alla consapevolezza verso l'abuso di potere da parte della polizia[16].

Awake, tuttavia, viene tuttora usato dagli oppositori del politicamente corretto per distinguersi appunto dai sostenitori dei diritti civili; da qui lo slogan "Awake, not woke".[21] Con lo sviluppo del movimento per i diritti civili degli anni sessanta del XX secolo, woke è diventato un termine politico ed è strettamente collegato al mondo dei paladini della giustizia sociale, per cui ha assunto anche un'accezione molto più negativa.[22]

2015–2019: ampliamento dell'uso del termine

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Seppur inizialmente utilizzato per riferirsi principalmente a problemi relativi il pregiudizio razziale e la discriminazione degli afroamericani, il termine woke ha cominciato a venir utilizzato anche da ulteriori gruppi attivisti relativamente a diverse problematiche. Aja Romano, giornalista di Vox, ha scritto che il termine si è evoluto in una parola singola che da sola rappresenta l'intera ideologia di sinistra e in particolare le componenti incentrate sulla giustizia sociale[16]. L'opinionista David Brooks ha scritto nel 2017 che "essere woke significa essere radicalmente consapevoli e giustificatamente paranoici. Significa essere consapevoli del marciume che pervade le strutture di potere" in contrasto a posizioni di rigida e fredda indifferenza (definite con l'aggettivo di cool)[23].

Il termine ottenne ulteriore popolarità durante la campagna elettorale e la prima presidenza di Donald Trump divenendo maggiormente popolare tra i millenial[24] e i membri della generazione Z[25]

2019–oggi: uso in senso dispregiativo

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A partire dal 2019, oppositori di istanze sociali progressiste hanno gradualmente iniziato a utilizzare il termine woke in senso sarcastico come accusa di attivismo performativo e poco sincero nonché come accusa di seguire un comportamento e un'ideologia moralizzante[16].

Il termine wokeism, è divenuto di uso comune a partire dalla campagna elettorale per le elezioni presidenziali francesi del 2022. Spesso utilizzato in riferimento a ciò che viene percepito come un'importazione statunitense incompatibile con i valori tradizionali francesi. Il 13 ottobre 2021 il ministro francese Jean-Michel Blanquer ha presentato Le laboratoire de la République, un think tank per sensibilizzare i giovani sulla storia della Quinta Repubblica francese e, a sua detta, per "combattere l'ideologia woke e quella della cultura della cancellazione" ovvero ciò che viene percepito come un'importazione dai paesi anglosassoni. Il presidente del Consiglio superiore dei programmi scolastici francesi ha sostenuto che è difficile «proteggere l'istituzione scolastica da tutte le mode in voga nella società e dalle ideologie di decostruzione, postcoloniali o identitarie»[26]. Similmente si è espresso il filosofo sovranista Michel Onfray che ha definito l'ideologia woke come espressione di una "tirannia delle minoranze" nonché «una delle cause della rovina della Francia e della civiltà occidentale».[27]

Il sociologo e politologo francese Alain Policar ha sottolineato a riguardo come il termine "woke", originariamente nato tra le comunità afroamericane per descrivere la consapevolezza verso le ingiustizie sociali sia stato utilizzato con accezione negativa da diversi politici della sinistra repubblicana, centro-destra ed estrema destra per designare chiunque sia coinvolto in battaglie contro il razzismo, a favore dell'ecologia, del femminismo e contro le discriminazioni della comunità, LGBT come fosse un unico movimento omogeneo che propagherebbe una ipotetica "ideologia woke"[28].

Il filosofo Pierre-Henri Tavoillot ha definito il "wokeism" come un corpus di diverse idee riguardanti "l'identità, il genere e la razza", con il principio di denunciare e combattere determinate strutture di potere oppressive, tra i cui strumenti vi è anche l'approccio a un linguaggio più inclusivo, una maggiore attenzione all'educazione e una decostruzione delle vecchie norme di genere[29].

Nel Regno Unito, l'opposizione al concetto di woke e ciò che esso rappresenterebbe è di uso comune all'interno tra i membri del Partito Conservatore e sui media della destra politica come il Daily Telegraph e Daily Mail.

Il termine woke è frequentemente usato da esponenti politici conservatori, seppur spesso con intento dispregiativo: nel 2021 ad esempio la ministra dell'Università del Regno Unito e membro del Partito Conservatore britannico Michelle Donelan ha sostenuto che alcuni corsi accademici tratterebbero la decolonizzazione «censurando la storia come sotto l'Unione Sovietica»[30]. Nel 2024 durante la campagna elettorale, il Partito Conservatore al potere attrasse critiche con l'accusa di voler creare una guerra culturale basata attorno al concetto di woke[31]. Nel 2023, l'ex primo ministro conservatore Theresa May, nel promuovere il suo libro The Abuse of Power, si è autodichiarata woke, col significato di persona che riconosce l'esistenza e la presenza della discriminazione all'interno della società[32].

In un sondaggio condotto dalla piattaforma YouGov nel 2022, il 73% dei britannici che hanno utilizzato il termine hanno affermato di averlo fatto in senso dispregiativo, l'11% in in senso positivo, e il 14% non lo ha usato con alcuna accezione specifica[33]. L'opinionista Zoe Williams. ha scritto sul quotidiano britannico The Guardian che in Gran Bretagna il dibattito pubblico riguardo la presenza di ciclisti per le strade è divenuto "il perfetto microcosmo in cui la wokeness si frammenta in tutte le sue forme" con le posizioni contrarie ai ciclisti che definiscono quest'ultimi come "un gruppo di lunatici" includendoli tramite il termine woke in una macrogruppo politicizzato omogeneo vicino agli ecologisti e ai progressisti[34].

Stati Uniti d'America

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Tra i conservatori e parte dei centristi statunitensi, il termine woke è considerato alla pari di un vero e proprio insulto. Membri del Partito Repubblicano hanno sempre più maggiormente utilizzato il termine per riferirsi ai membri del Partito Democratico con accezione ingiuriosa, mentre diversi membri centristi e moderati dei democratici hanno utilizzato il termine contro i membri del proprio partito ritenuti più di sinistra. Queste voci critiche ritengono che le istanze sociali e le richieste di vari movimenti come il Black Lives Matter esagerino la realtà portata delle problematiche sociali denunciate.

Tra gli utilizzi del termine da parte dei repubblicani uno dei più popolari è stato lo Stop WOKE Act, una legge creata per limitare il dibattito sul razzismo all'interno delle scuole della Florida, un programma per eliminare tutti i libri di autori neri e della comunità LGBT dalle scuole e un gruppo di vigilantes istituito dal governo dello stato della Florida autodenominatisi "woke busters" (cacciatori di woke)[35].

Nel 2021 alcuni media conservatori riportarono come esempio di "woke" la notizia che l'Università di Yale avrebbe annunciato l'annullamento del famoso corso di Introduzione alla Storia dell’arte, dal Rinascimento a oggi, insegnato per decenni da Vincent Scully, uno dei più celebri professori di Yale, in quanto il presidente del dipartimento di Storia dell’arte l'avrebbe definito definito «troppo problematico» e che il nuovo corso avrebbe trattato l’arte in relazione a «genere, classe e razza». In realtà nel comunicato ufficiale non vi era alcuna menzione di fattori di "genere, classe e razza" né ad una sua supposta problematicità ma che "l'arte è una disciplina universale" e che in quanto tale sarebbe stato inadeguato per un corso di introduzione del primo anno focalizzarsi esclusivamente sulla storia dell'arte occidentale dal Rinascimento a oggi[36]. Lo stesso anno Pano Kanelos, ex rettore del St. John College di Annapolis di orientamento conservatore, ha annunciato la nascita della University of Austin, una nuova università privata in opposizione alla "correttezza politica" e all'"ideologia woke", all'insegna della quale verrebbero esercitate pressioni sui docenti per il loro pensiero[37]. Tra i finanziatori del nuovo ateneo figura l'imprenditore Elon Musk[38][39], che in un'intervista ha criticato l'ideologia woke definendola «la più grande minaccia alla civiltà moderna» e una forma di neo-puritanesimo che «sostanzialmente vuole rendere illegale la commedia» e facendo notare che l'industria di intrattenimento mainstream occidentale (in primis Hollywood, dunque Netflix e Disney) avrebbe avuto un brusco calo dei fan, clienti paganti, azionisti e spettatori (e quindi di profitti e azioni) dopo aver «completamente abbracciato l'ideologia woke e politicamente corretta» (da qui lo slogan go woke, go broke). Sempre stando a Musk, l'ideologia woke è «divisiva, escludente e odiosa» ed «offre alle persone cattive uno scudo per essere meschine e crudeli, mascherate dietro una falsa virtù».[40][41][42][43][44]

Il linguista John McWhorter ha affermato come la storia del concetto di woke sia molto simile a quella di politically correct, un altro termine in passato usato in termine neutro dalla sinistra ma di cui poi la destra se ne è appropriata in qualità di insulto. Aja Romano sottolinea come il termine woke e cancel culture siano diventati termini ombrello volutamente ambigui ed elastici tra la destra statunitense per attaccare qualunque cosa sia bollata come "politicamente corretto" e che attaccare i concetti di wokeness, di cancel culture, così come quello di critical race theory, è divenuta una strategia elettorale del parito repubblicano[16]. L'ex presidente Donald Trump ha affermato nel 2021 che l'amministrazione Biden stesse "distruggendo" il paese "con il woke", e il senatore repubblicano Josh Hawley ha usato il termine per pubblicizzare un suo libro affermando che la "mafia woke" stesse tentando di impedirgli di pubblicarlo[45].

  1. ^ a b (EN) Benjamin Butterworth, What does ‘woke’ mean? Origins of term, and how the meaning has changed [Cosa significa "woke"?Origini del termine e come è cambiato il significato], in INews. URL consultato il 22 maggio 2022.
  2. ^ a b Definizione di woke, su Zanichelli Dizionari Più, Zanichelli Editore. URL consultato il 24 maggio 2022.
  3. ^ (EN) New words notes June 2017, su Public.oed.com, Oxford English Dictionary. URL consultato il 22 maggio 2022.
  4. ^ (EN) The new sense of 'woke' is gaining popularity, su Merriam-Webster.com, Merriam-Webster. URL consultato il 22 maggio 2022.
  5. ^ Cosa si intende per “woke”, su Il Post, 12 novembre 2021. URL consultato il 27 settembre 2023.
  6. ^ (EN) Definition of wokeness, su dictionary.cambridge.org, Cambridge dictionary. URL consultato il 22 maggio 2022.
  7. ^ Daniele Zappalà, Società multiculturale. Diritti, i francesi si ribellano all'ideologia del «wokismo», in Avvenire, Milano, 29 gennaio 2022. URL consultato il 27 maggio 2022.
  8. ^ Francesco De Remigis, La Sorbona cancella la cancel culture, in il Giornale, Milano, 9 gennaio 2021. URL consultato il 27 maggio 2022.
  9. ^ Il woke, oppio degli intellettuali, in Il Foglio, 9 agosto 2021. URL consultato il 27 maggio 2022.
  10. ^ (EN) La barba di Diogene // 16 January 2022 at 15:19, Neppure Tolkien supera l’esame del “wokismo”, su LA BARBA DI DIOGENE, 16 gennaio 2022. URL consultato il 27 maggio 2022.
  11. ^ (EN) Definition of wokeism, su Collins dictionary, Collins. URL consultato il 27 maggio 2022.
  12. ^ (EN) Republicans are crusading against 'woke', su NBC News, 2 maggio 2021. URL consultato il 10 luglio 2024.
  13. ^ Cosa si intende per “woke”, su Il Post, 12 novembre 2021. URL consultato l'11 febbraio 2024.
  14. ^ (EN) C.A. Bridges, What does it mean to be 'woke,' and why does Florida Governor Ron DeSantis want to stop it? [Cosa significa essere "woke" e perché il governatore della Florida, Ron DeSantis, vuole fermarlo?], in Palm Beach Post, Palm Beach. URL consultato il 22 maggio 2022.
  15. ^ (EN) How US 'wokeness' became a right-wing cudgel around the world [Come la "wokeness" statunitense è diventata un randello della destra nel mondo], in France 24. URL consultato il 22 maggio 2022.
  16. ^ a b c d e f (EN) Aja Romano, A history of “wokeness”, su Vox, 8 ottobre 2020.
  17. ^ (EN) New Words Notes, June 2017, su Oxford English Dictionary (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2023).
  18. ^ (EN) Stay Woke: The new sense of 'woke' is gaining popularity, su merriam-webster.com, 4 gennaio 2017.
  19. ^ (EN) How has the meaning of the word “woke” evolved?, su The Economist, 30 luglio 2021.
  20. ^ (EN) Elaine Richardson e Alice Ragland, #StayWoke: The Language and Literacies of the #BlackLivesMatter Movement, su digitalcommons.fiu.edu, 21 gennaio 2021.
  21. ^ Noelle Mering, 2021.
  22. ^ Cos’è woke? L’ideologia spiegata in 5 punti, su Money.it, 28 luglio 2023. URL consultato il 27 settembre 2023.
  23. ^ (EN) David Brooks, How Cool Works in America Today, su The New York Times, 25 luglio 2017.
  24. ^ Whither ‘woke’: What does the future hold for word that became a weapon?, su theneweuropean.co.uk, 25 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2021).
  25. ^ Generation Z: The Woke Generation, su sponsored.chronicle.com.
  26. ^ (FR) Judith Waintraub, Antiracisme, idéologie LGBT+, décolonialisme... Comment on endoctrine nos enfants à l’école, in Le Figaro, 12 novembre 2021.
  27. ^ (FR) Front Populaire. La revue de Michel Onfray, n. 12, marzo-aprile-maggio 2023.
  28. ^ Renaud Dély, Vous avez dit Wokisme ?, in Humanisme, n. 335, Febbraio 2022, pp. 4-9.
  29. ^ Pierre-Henri Tavoillot, Le wokisme ou le progressisme devenu fou, in Administration, n. 273, Gennaio 2022, pp. 63-66.
  30. ^ (EN) Peter Stubley, Universities minister compares ‘decolonisation’ of history to ‘Soviet Union-style’ censorship, in The Independent, Londra, 28 febbraio 2021. URL consultato il 5 aprile 2022.
  31. ^ UK voters frustrated with politicians’ ‘desperate’ culture war tactics, survey finds, su theguardian.com, 21 aprile 2024.
  32. ^ Theresa May Just Declared She's 'Woke And Proud’. History Might Suggest Otherwise, su huffingtonpost.co.uk, 15 settembre 2023.
  33. ^ Most Britons Now Know What Woke Is, su yougov.co.uk.
  34. ^ Zoe Williams, Why is the right at war with cyclists? We’re not ‘wokerati’ – we’re just trying to get around, su theguardian.com, 25 marzo 2024.
  35. ^ Charles Bethea, Why Some Florida Schools Are Removing Books from Their Libraries, su The New Yorker, 2 Febbraio 2023.
  36. ^ Bendor Grosvenor, Is art history becoming too woke?, su The Art Newspaper, 6 marzo 2020.
  37. ^ Roberto Vivaldelli, L'università coraggio che sfida il politically correct, in il Giornale, Milano, 9 novembre 2021. URL consultato il 5 aprile 2022.
  38. ^ Malgorzata Sidz, Elon Musk finanzia l'università dei professori "cancellati" dal politically correct, in la Repubblica, Roma, 2 febbraio 2022. URL consultato il 5 aprile 2022.
  39. ^ Giulio Meotti, Musk contro il pensiero unico, in Il Foglio, Roma, 21 febbraio 2022. URL consultato il 5 aprile 2022.
  40. ^ (EN) Elon Musk Blames 'Woke Mind Virus' for Netflix Stock Woes: It's 'Unwatchable', su thewrap.com, 20 aprile 2022. URL consultato il 9 maggio 2022.
  41. ^ (EN) Jessica Guynn, Why Elon Musk believes 'woke mind virus' and 'wokeness' are threats to modern civilization, su USA TODAY. URL consultato il 9 maggio 2022.
  42. ^ (EN) ZACHARY ROGERS | The National Desk, Elon Musk says 'wokeness' is 'divisive, exclusionary, and hateful', su The National Desk, 22 dicembre 2021. URL consultato il 9 maggio 2022.
  43. ^ (EN) Republic World, Elon Musk names 'virus' that poses 'biggest' threat to civilisation; slams cancel culture, su Republic World. URL consultato il 9 maggio 2022.
  44. ^ (EN) Elon Musk doesn't hold back: ‘At its heart, wokeness is divisive, exclusionary, and hateful’, su Washington Examiner, 22 dicembre 2021. URL consultato il 9 maggio 2022.
  45. ^ Repubblicans are crusading against "woke", su nbcnews.com, 2 maggio 2021.

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