Rete filoviaria di Perugia
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Tipo | rete filoviaria urbana | ||
Stati | Italia | ||
Città | Perugia | ||
Apertura | 1943 | ||
Chiusura | 1975 | ||
Linee impiegate | 3 | ||
Gestore | SAER (1943-1968) ATAM (1968-1975) | ||
Mezzi utilizzati | vedi | ||
Lunghezza | 9,520[1] km | ||
Trasporto pubblico | |||
La rete filoviaria di Perugia era una linea filoviaria in esercizio dal 1943 al 1975.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]A Perugia il filobus arrivò nel 1943, anno in cui la SAER costruì e inaugurò la prima linea, tra la piazza d'Armi e la stazione FS di Fontivegge, in sostituzione della preesistente tranvia. Aperta all'esercizio il 28 ottobre 1943, la filovia fu attiva fino al successivo 2 novembre, quando la Wehrmacht requisì i mezzi.
Il servizio riprese il 16 giugno 1946, con l'acquisto di sei filobus Fiat (cui si aggiunsero tra il 1949 e il 1950 tre Breda) e l'apertura di due linee:
- 1 Stazione-via Pellas-Centro
- 2 Porta San Costanzo-Centro-Policlinico
Negli anni sessanta si procedette ad acquistare tre nuovi filobus Fiat e a trasformare in filoviario il tratto tra il policlinico e Sant'Erminio (costruito dalla svizzera Kummler & Matter): in questo decennio la rete si componeva di tre linee:
- 1 Stazione-Centro
- 2 Elce-Porta San Costanzo
- 3 Sant'Erminio-via F.lli Pellas
Il 6 novembre 1968 la neonata municipalizzata ATAM subentrò alla SAER nella gestione della rete filoviaria. Ad inizio anni settanta, constatata la vetustà del bifilare e delle vetture, si decise di smantellare la rete, operazione conclusa entro il 1975, anno in cui chiuse l'ultima linea ancora in esercizio, la 1.
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]La filovia era alimentata a 550 V corrente continua. Il percorso, sinuoso e caratterizzato da forti pendenze a causa della morfologia della città, comprendeva lunghi tratti a singolo bifilare, in particolare sulle linee 2 e 3. Il deposito si trovava nei pressi della stazione FS.
Mezzi
[modifica | modifica wikitesto]Le varie fonti sono discordanti al riguardo dei mezzi che prestarono servizio sulla filovia perugina nel 1943: alcune[2] sostengono che sulla linea furono impiegati sei Fiat 635/580 carrozzati Breda, acquisiti di seconda mano, oltre a due rimorchi furgonati adibiti al servizio postale; altre[3] che furono impiegati cinque filobus Breda ceduti dalla romana ATAC. Non è nota la sorte toccata ai filobus requisiti dall'esercito tedesco.
L'elenco dei mezzi che prestarono servizio dopo il conflitto è contenuto nella seguente tabella:
Numeri sociali | Costruzione | Radiazione | Telaio | Carrozzeria | Equipaggiamento elettrico | Note |
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51-56 | 1946-1947 | 1971 | Fiat 635 | Varesina | Breda | Il mezzo n. 51 è stato ceduto nel 1987 al Museo Nazionale dei Trasporti |
101-103 | 1949-1950 | 1971 | Breda 2G | Breda | Breda | Il mezzo n. 101 è stato ceduto nel 1987 al Museo Nazionale dei Trasporti |
121 | 1938 | 1970 | Breda G80 | Breda | Breda | Proveniente da Roma, in servizio dal 1951 |
201-202 | 1962 | 1975 | Fiat 2404 F | Menarini | CGE | Il mezzo n. 201 è stato ceduto nel 1987 al Museo Nazionale dei Trasporti |
211 | 1964 | 1975 | Fiat 2411 F | Menarini | CGE |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato riferito al 1964.
- ^ Gregoris, Rizzoli, Serra, op. cit., pag. 192.
- ^ Rotabili di produzione anteguerra - Filobus prototipo a due assi, su tramroma.com, http://www.tramroma.com. URL consultato il 29 luglio 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli, Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, Calosci, Cortona, 2003, pp. 192-195. ISBN 8877851937.