Pop-jazz
Aspetto
Pop-jazz | |
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Origini stilistiche | Musica pop, Jazz |
Origini culturali | Anni cinquanta, Stati Uniti d'America |
Strumenti tipici | pianoforte, sassofono, tromba, contrabbasso, basso elettrico, batteria, chitarra, voce, clarinetto, trombone, vibrafono, tuba, cornetta, flauto traverso |
Popolarità | media |
Generi correlati | |
Fusion |
Il pop-jazz o jazz-pop è uno stile musicale nato dalla fusione fra musica pop e jazz e correlato al genere fusion.[1]
Più semplice e melodico rispetto al jazz, si distingue da quest'ultimo in quanto sono meno presenti i momenti dedicati alle improvvisazioni. Fra gli artisti solitamente considerati pop-jazz vi sono, tra i tanti, Frank Sinatra, Tony Bennett, Nat King Cole, Mel Tormé, Nancy Wilson, con incursioni nel genere da parte di Eumir Deodato, Chuck Mangione,[1] Spyro Gyra, Bob James, George Benson, Bill Frisell,[1] The Yellowjackets[1] e Kenny G, che contribuì a far nascere il formato radiofonico smooth jazz.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Marc Myers, Why Jazz Happened, University of California, 2013.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jazz-pop, su AllMusic, All Media Network.