Successione di Mayer-Vietoris
In matematica, più precisamente in topologia algebrica, la successione di Mayer-Vietoris è uno strumento per calcolare alcuni invarianti topologici come i gruppi di omologia e di coomologia di uno spazio topologico attraverso i gruppi di omologia (o, rispettivamente, di coomologia) di suoi sottospazi e della loro intersezione; è analoga al teorema di Van Kampen per il calcolo del gruppo fondamentale. Prende il nome dai due matematici austriaci Walther Mayer e Leopold Vietoris, che lo dimostrarono negli anni Venti del Novecento.
Definizione
[modifica | modifica wikitesto]Dato uno spazio X e due suoi aperti U e V che ricoprono X, la successione di Mayer-Vietoris è la successione esatta
dove gli Hi sono i gruppi di omologia (o di coomologia).
Le mappe i* e j* corrispondono alle inclusioni di in U e V rispettivamente, mentre k* ed l* a quelle di U e V in X.
Applicazioni
[modifica | modifica wikitesto]Omologia delle sfere
[modifica | modifica wikitesto]Una prima ed importante applicazione della successione di Mayer-Vietoris è il calcolo dei gruppi di omologia delle sfere n-dimensionali Sn. Scegliendo due punti p e q della sfera, e
questi sono omeomorfi a (quindi contraibili e con gruppi di omologia, eccetto lo 0-esimo, banali) mentre la loro intersezione è omeomorfa a , e quindi omotopicamente equivalente a Sn -1. Si ha dunque, per n > 1,
ovvero
e quindi è isomorfo a ; da cui, usando l'omologia di S0 (che consiste di due punti), si ha
Bouquet
[modifica | modifica wikitesto]La successione di Mayer-Vietoris permette di calcolare facilmente i gruppi di omologia del bouquet di due spazi se questi sono localmente contraibili (ovvero se i punti identificati hanno intorni di cui sono un loro retratto di deformazione): in questo caso, prendendo come U e V i due spazi più la parte l'intorno contraibile del punto base si ha
e quindi
Superfici
[modifica | modifica wikitesto]Un'altra applicazione è nel calcolo dei gruppi di omologia delle superfici; per questo è conveniente utilizzare la loro rappresentazione come quoziente di poligoni, prendendo come U l'interno del poligono (o meglio la sua immagine secondo la mappa quoziente) e come V la superficie meno un punto (interno al poligono): il primo aperto è contraibile, mentre il secondo è omotopicamente equivalente ad un bouquet di un certo numero (dipendente dal genere della superficie) di circonferenze, di cui è possibile calcolare l'omologia.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Allen Hatcher, Algebraic Topology, Cambridge University Press, 2002, ISBN 978-0-521-79540-1.
- Czes Kosniowski, Introduzione alla topologia algebrica, Bologna, Zanichelli, 1988, ISBN 88-08-06440-9.