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Sesso, bugie e selfie

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Sesso, bugie e selfie
Titolo originaleJodi Arias: Dirty Little Secret
PaeseStati Uniti d'America
Anno2013
Formatofilm TV
Generedrammatico, thriller
Durata89 minuti
Lingua originaleinglese
Rapporto16:9
Crediti
RegiaJace Alexander
SceneggiaturaRichard Blaney, Gregory Small
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
FotografiaSharone Meir
MontaggioYvette M. Amirian, Kathryn Himoff, Christopher Nelson
MusicheErran Baron Cohen
ScenografiaDenny Dugally
CostumiWendy J. Greiner
ProduttoreKyle Clark, Lina Wrong (produttori), Laurence Ducceschi (co-produttore)
Produttore esecutivoJoshua D. Maurer, Alixandre Witlin, Judith Verno
Casa di produzioneCity Entertainment, PeaceOut Productions, Silver Screen Pictures
Prima visione
Prima TV originale
Data22 giugno 2013
Rete televisivaLifetime
Prima TV in italiano
Data27 giugno 2014
Rete televisivaCrime+Investigation

Sesso, bugie e selfie (Jodi Arias: Dirty Little Secret) è un film statunitense del 2013 diretto da Jace Alexander, interamente dedicato all'assassinio di Travis Alexander, ucciso il 4 giugno 2008 a Mesa, in Arizona.

Jodi Arias, seducente aspirante fotografa di ventotto anni, è accusata di essere la colpevole del brutale omicidio dell'ex fidanzato Travis Alexander, ritrovato nudo nel bagno del suo appartamento con la gola tagliata, trafitto da ventisette coltellate e, infine, colpito da un proiettile in testa. La polizia ritrova alcune immagini nella macchina fotografica di Travis e di conseguenza crede che Jodi abbia agito d'istinto dopo aver scoperto che il ragazzo la tradiva. Tuttavia la ragazza continua a professarsi innocente, sostenendo di avere agito per legittima difesa.

Il film ha ricevuto sia giudizi positivi che negativi. In particolare su Metacritic ha ricevuto un punteggio di 52 su 100[1]. Randy Cordova di The Arizona Republic ha espresso un giudizio positivo, nonostante il film sia stato prodotto a soli cinque anni di distanza dall'assassinio di Travis Alexander.[2]

  1. ^ Recensione su Metacritic, su metacritic.com.
  2. ^ Recensione su TheArizona Republic, su azcentral.com.

Collegamenti esterni

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