Scione
Scione | |
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Nome originale | Σκιώνη |
Territorio e popolazione | |
Lingua | Ionico |
Localizzazione | |
Stato attuale | Grecia |
Coordinate | 39°56′12.9″N 23°33′14.9″E |
Cartografia | |
Scione (in greco antico: Σκιώνη?) era una città dell'antica Grecia nella penisola di Pellene, la parte più occidentale della Calcidica, nella costa meridionale ad est della moderna Nea Skioni.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Scione venne fondata intorno al 700 a.C. da coloni provenienti dalla Acaia;[2] gli abitanti di Scione dichiararono che i loro antenati fondarono quella città quando le loro navi vennero colte da una tempesta durante il loro ritorno dalla guerra di Troia.[3] La città "era situata sulla sommità di una collina a due creste e sui pendii verso il mare ... La collina con le fortificazioni e i frammenti di ceramica costituiva l'acropoli dell'antica Scione e la collina al di là era quella in cui i difensori si accamparono 'prima della costruzione della città."[4]
Il suo momento storico più importante fu durante la Guerra del Peloponneso, quando subito dopo la tregua tra Sparta e Atene nei primi mesi del 423 a.C., Scione si ribellò contro Atene e venne incoraggiata dal generale spartano Brasida con promesse di sostegno. Gli ateniesi inviarono una flotta per riprendere Mende e Scione; Dopo essersi assicurata la prima, posero d'assedio Scione e, nell'estate del 421 a.C., finalmente riuscirono a conquistarla; misero a morte i maschi adulti e ridussero in schiavitù le donne e i bambini, concedendo la terra a Platea, alleata di Atene.[5] Tim Rood ha scritto che "Tucidide ci fa sentire la sete di libertà di Scione", e dice che il risultato del suo racconto "non è una critica alla stoltezza di Scione, ma commozione."[6] W. Robert Connor dice che "la distruzione di Scione fu uno dei più noti eventi della guerra, e quasi ogni lettore greco avrebbe saputo del suo destino."[7]
Ai tempi dell'Impero romano, Scione era "quasi scomparsa nel nulla."[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Hubert Cancik, Helmuth Schneider, David E. Orton (eds), Brill's New Pauly: Encyclopaedia of the Ancient World, Vol. 13 (Brill, 2008: ISBN 90-04-14218-5), p. 93.
- ^ N. G. L. Hammond, A History of Macedonia, Vol. 1: Historical Geography and Prehistory (Clarendon Press, 1972), p. 426.
- ^ Tucidide, Guerra del Peloponneso, 4.120.
- ^ B. D. Meritt, "Scione, Mende and Torone," American Journal of Archaeology 27 (1923): 447-60, p. 451.
- ^ Tucidide, 5.32.
- ^ Tim Rood, Thucydides: Narrative and Explanation (Oxford University Press US, 1998: ISBN 0-19-815256-6), p. 77.
- ^ W. Robert Connor, Thucydides (Princeton University Press, 1987: ISBN 0-691-10239-2), p. 136.
- ^ James S. Reid, The Municipalities of the Roman Empire (The University Press, 1913), p. 395.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Monetazione di Scione, su wildwinds.com. URL consultato il 26 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2013).