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Nunzio Gallo

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Nunzio Gallo
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereMusica leggera
Canzone napoletana
Periodo di attività musicale1945 – 2008
Album pubblicati3
Studio3

Nunzio Gallo (Napoli, 25 marzo 1928Telese Terme, 22 febbraio 2008) è stato un cantante e attore italiano.

Gli inizi come cantante lirico

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Nasce a Napoli il 25 marzo 1928, ma la sua nascita viene dichiarata dai genitori il giorno successivo, per cui all'anagrafe risulta nato il 26, mentre ha sempre festeggiato il compleanno il 25, data che coincide anche con l'onomastico.

Dotato di una bella voce, duttile e potente, prima tenorile e poi baritonale, inizia la carriera come cantante lirico per necessità e per passione, studiando al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli sotto la guida del tenore Nunzio Bari e del maestro Mino Campanino. Debutta a soli 17 anni, nel 1945, al Teatro delle Palme di Napoli in uno spettacolo organizzato dalla Special Services Division dell'esercito statunitense. Il successo è tale che decide di continuare su questa strada e supera, nel 1948, un concorso di musica leggera nel quale si classifica al secondo posto, riuscendo ad entrare nella Rai.

Nel 1952 fa parte del cast della Traviata di Verdi diretta da Carlo Maria Giulini con Renata Tebaldi, Giacinto Prandelli, Gino Orlandini e l'orchestra della RAI di Milano.

Canzonissima e il Festival di Sanremo

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1956: Vincitore di Canzonissima

Nel 1956 vince la prima Canzonissima con la canzone Mamma e l'anno successivo vince anche il Festival di Sanremo con Corde della mia chitarra in coppia con Claudio Villa. Con la stessa canzone partecipa alla seconda edizione dell'Eurovision Song Contest (a Francoforte sul Meno) piazzandosi al sesto posto.

Nel 1957 vince anche il Concorso Nazionale della Piedigrotta con Sera d'està, a pari merito con Grazia Gresi (che presenta Dimane..chi sa')[1].

Nel 1961 ottiene un grande successo vendendo un milione di dischi con la canzone Sedici anni.

Sempre a Sanremo, nel 1962, giunge in finale al Festival cantando in coppia con Rocco Montana un brano di Mascheroni e Testoni, Inventiamo la vita.

Il Festival di Napoli

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Nel 1958 vince il Festival di Napoli con Vurria in coppia con Aurelio Fierro e vi partecipa in altre numerose edizioni, fino all'ultima, del 1970. Nel 1961 partecipa al Giugno della Canzone Napoletana e nel 1973 partecipa alla Piedigrotta: Le nuove Canzoni di Napoli.

Nunzio Gallo nel film Così parlò Bellavista

Partecipa anche ad una ventina di film, tra i quali si ricorda Il mammasantissima di Alfonso Brescia (1979), con Mario Merola e Napoli storia d'amore e di vendetta di Mario Bianchi (1979), con Sal Da Vinci e Paola Pitagora.

Nel 1959 si sposa con Bianca Maria Varriale dalla quale nascono Jerry Gallo, Gianfranco Gallo, Loredana Gallo e Massimiliano Gallo.

La malattia e la morte

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Durante il pomeriggio del 23 settembre 2007, poco tempo dopo la sua ultima esibizione in pubblico, e dopo aver ricevuto un Premio alla carriera, viene colpito da una grave emorragia cerebrale e ricoverato presso la rianimazione dell'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, che lascia nella mattinata del 2 gennaio 2008 per essere trasferito presso la clinica San Raffaele di Cassino. Resta nella clinica per più di un mese, durante il quale le sue condizioni peggiorano ulteriormente. Solo tre giorni prima di morire viene trasferito in un centro di riabilitazione a Telese Terme, in provincia di Benevento, ma i danni subiti dalle mancate cure a Cassino sono deleteri per cui non si riprende più e muore in quest'ultima clinica nella tarda serata del 22 febbraio, a 79 anni. Il funerale viene celebrato nella chiesa di San Ferdinando a Napoli il 25 febbraio, alla presenza di tanti colleghi e gente comune. Il suo corpo è stato cremato e riposa nel cimitero Monumentale di Napoli.

Tra i suoi successi, si ricordano: Anema nera, Inno del Napoli, Corde della mia chitarra, Paisà, Ninna nanna a Napule (con Sal Da Vinci), 'E rrose e tu, Catene d'ammore, L'ultimo pezzo di terra, Damme a mano, Serenatella 'e maggio, Solitudine, Inutilmente, Annamaria, Ammore mio, Sciudezza bella, Serenatona, O paese d'o sole, Te sì scurdato 'e Napule, Priggiuniero 'e guerra, Oilì oilà, Sora mia!, Lassammoce, Tarantelluccia, Carcere, Chella d'e rrose, Povero guappo, Sedici anni, A vucchella, La ballata del clown, Catarì e Voglio te. Ha inciso per le etichette discografiche Odeon, Vis Radio, Phonotype, Zeus.

Omaggi dopo la scomparsa

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Il 27 settembre 2024, su Rai 3, Gallo è presente nel docufilm 'O Festivàl, dove, con artisti come Claudio Villa, Aurelio Fierro, Domenico Modugno, Ornella Vanoni, Mario Trevi e Peppino Di Capri, è testimone del Festival di Napoli attraverso filmati storici.[2]

Album in studio

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Programmi radiofonici Rai

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN71602596 · ISNI (EN0000 0001 0985 9311 · SBN CFIV208537 · Europeana agent/base/18936 · LCCN (ENno88003440 · GND (DE122966582X · BNF (FRcb14179902p (data) · J9U (ENHE987011001561405171