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NGC 776

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
NGC 776
Galassia a spirale
NGC 776 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreHeinrich d'Arrest
Data2 dicembre 1861[1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneAriete
Ascensione retta01h 59m 54.5s[2]
Declinazione23° 38′ 14″[2][1]
Distanza223,7 milioni di a.l.
(68,59 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)12,4[3]
nella banda B: 13,2[3]
Redshift+0,016408 ± 0,000002[2]
Luminosità superficiale13,55
Angolo di posizioneN/A[3]
Velocità radiale4919 ± 1[2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSAB(rs)b[2], Sa[3], SBb?[1]
Dimensioni127000 a.l.
(38930 pc)
Altre designazioni
PGC 7560
MCG 4-5-28
UGC 1471
CGCG 482-37
IRAS 01570+2323[3]
Mappa di localizzazione
NGC 776
Categoria di galassie a spirale

NGC 776 è una galassia a spirale barrata situata nella costellazione dell'Ariete, a una distanza di circa 224 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

La galassia è stata scoperta il 2 dicembre 1861 dall'astronomo prussiano Heinrich d'Arrest.[1]

NGC 776 ha una classe di luminosità II e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

Il 13 marzo 1999, all'interno di NGC 776 è stata scoperta la supernova SN 1999di dagli astronomi amatoriali statunitensi Tim Puckett[4] e Alex Langoussis.[5] La supernova è stata classificata di tipo Ib.[6]

Gruppo di IC 187

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NGC 776 fa parte del Gruppo di IC 187.[7] Il gruppo comprende almeno 14 galassie, tra cui NGC 765, NGC 776, IC 187 e IC 1764. Queste ultime quattro, assieme a UGC 1451 (identificata anche come 0155+2507 o CGCG 0155.6+2507),[8] sono menzionate anche da Abraham Mahtessian nel suo articolo del 1998.[9] Mahtessian denomina Gruppo di NGC 765 questo raggruppamento di cinque galassie.

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 776, su cseligman.com. URL consultato l'11 agosto 2024.
  2. ^ a b c d e f g Results for object NGC 776, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato l'11 agosto 2024.
  3. ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 700 à 799, su astrovalleyfield.ca. URL consultato l'11 agosto 2024.
  4. ^ (EN) Puckett Observatory, su cometwatch.com. URL consultato l'11 agosto 2024.
  5. ^ (EN) Exploring Our Universe, su langoussis.com. URL consultato l'11 agosto 2024.
  6. ^ (EN) Bright Supernovae - 1999., su rochesterastronomy.org. URL consultato l'11 agosto 2024.
  7. ^ A.M. Garcia, General study of group membership. II - Determination of nearby groups, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, 100 #1, luglio 1993, pp. 47-90, Bibcode:1993A&AS..100...47G.
  8. ^ (EN) UGC 1451 su NASA/IPAC, su ned.ipac.caltech.edu. URL consultato l'11 agosto 2024.
  9. ^ Abraham Mahtessian, Groups of galaxies. III. Some empirical characteristics (PDF), in Astrophysics, 41 #3, luglio 1998, p. 308-321, DOI:10.1007/BF03036100. URL consultato l'11 agosto 2024.

Voci correlate

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