Microsoma
I microsomi sono artefatti cellulari vescicolari derivati dalla frammentazione in laboratorio del reticolo endoplasmatico. Per definizione non sono presenti nelle cellule viventi[1][2].
Si ottengono in seguito alla centrifugazione differenziale a 100.000 g per 60 minuti di un preparato citologico e hanno una dimensione compresa tra i 16 e i 105 nm[3]. Questi derivano da strutture realmente presenti nella cellula, ovvero i ribosomi e le vescicole lisce e ruvide del reticolo endoplasmatico[4].
I microsomi contengono gli enzimi che caratterizzano queste strutture, in particolare quelli del sistema delle monoossigenasi CYP-dipendenti[5], e possono essere pertanto utilizzati per lo studio della sua funzione[3]. Altri enzimi contenuti sono quelli relativi al sistema della monoossigenasi contenente flavina (FMO) e della cicloossigenasi[5].
Tramite questa metodica possono essere rilevati anche enzimi citosolici, quali idrolasi ed enzimi responsabili della coniugazione epatica, ovvero glutatione transferasi, glucuronato reduttasi, acetilasi, metil transferasi e zolfo transferasi[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Donald Voet e Judith G. Voet, Biochemistry, 3rd, Wiley, 2004, p. 1309, ISBN 0-471-19350-X.
- ^ Voce Treccani
- ^ a b Adams, pp. 36-8, 1992.
- ^ MeSH
- ^ a b c Hodgson, pp. 112-3, 2011.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Adams, Knowler, Leader, The Biochemistry of the Nucleic Acids, Springer, 1992.
- Ernest Hodgson, A Textbook of Modern Toxicology (PDF), John Wiley & Sons, 2011. URL consultato il 2 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2016).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- microsoma, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.