Luigi Arcovito
Luigi Arcovito | |
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Nascita | Reggio Calabria, 29 maggio 1766 |
Morte | Reggio Calabria, 19 marzo 1834 |
Dati militari | |
Paese servito | Svezia Regno di Napoli Repubblica Napoletana Regno di Napoli (1806-1815) Regno delle Due Sicilie |
Forza armata | Marina svedese Marina del Regno delle Due Sicilie Esercito delle Due Sicilie Esercito del Regno di Napoli |
Arma | Marina militare Fanteria |
Grado | Generale di divisione |
Comandanti | Gioacchino Murat |
Guerre | Guerra russo-svedese (1788-1790) Guerre rivoluzionarie francesi Guerre napoleoniche Moti del 1820-1821 |
Campagne | Invasione di Napoli (1806) Campagna d'Italia (1813-1814) Guerra austro-napoletana |
Battaglie | Assedio di Tolone (1793) Invasione di Scilla Invasione di Capri |
Comandante di | Castel Sant'Elmo |
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Luigi Arcovito (Reggio Calabria, 29 maggio 1766 – Reggio Calabria, 19 marzo 1834) è stato un generale e patriota italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Reggio Calabria nel 1766. Nel 1784 andò a Stoccolma, dove si addestrò nell'artiglieria e ricevette, grazie all'interessamento del re Gustavo III, l'autorizzazione di ufficiale a fungere da guardiamarina nella marina svedese. Come tale prese parte alla guerra russo-svedese, dove si distinse particolarmente durante il raid al Baltijskij Port il 17 marzo 1790. Dopo questa battaglia fu promosso tenente. Tornò in Italia nel 1792. Partecipò con il Regno di Napoli alle guerre rivoluzionarie francesi e fu presente all'assedio di Tolone (1793).[1]
Aderì alla Repubblica Napoletana e, dopo essere sfuggito alla controrivoluzione borbonica, anche al Regno di Napoli bonapartista.[1] Fu un fedele servitore del re Gioacchino Murat e suo aiutante di campo, partecipando, tra le altre, all'invasione di Capri e alla campagna d'Italia (1813-1814).[1] Nel 1815 partecipò alla guerra austro-napoletana e fu promosso generale di divisione.
Partecipò ai moti del 1820-1821 nel Regno delle Due Sicilie e dopo il loro fallimento fu condannato di nuovo all'esilio, potendo tornare nelle Due Sicilie nel 1825 grazie a un'amnistia del nuovo re Francesco I.[1] Morì a Reggio Calabria nel 1834.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d ARCOVITO, Luigi in "Dizionario Biografico", su www.treccani.it. URL consultato il 14 ottobre 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mariano d'Ayala, Vite dei più celebri capitani e soldati napoletani, Napoli 1877, pp. 111-127;
- Maurice-Henri Weil, Joachim Murat, roi de Naples. La dernière année du Règne, Parigi 1909-1910, I, p. 58; II, p. 351; III, p. 320; IV, pp. 37, 61, 380, 470; V, pp. 174, 475 s.
- Francesco Pignatelli, VII principe di Strongoli, Memorie di un generale della Repubblica e dell'Impero, a cura di Nino Cortese, II, Bari 1927, pp. 121, 242, 246, 356-358, 381.
- Generali italiani del XVIII secolo
- Generali italiani del XIX secolo
- Patrioti italiani del XVIII secolo
- Patrioti italiani del XIX secolo
- Nati nel 1766
- Morti nel 1834
- Nati il 29 maggio
- Morti il 19 marzo
- Nati a Reggio Calabria
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- Generali italiani delle guerre napoleoniche
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- Personalità del Risorgimento
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