Jeremy Herrin
Jeremy Herrin (New York, 19 gennaio 1970) è un regista teatrale e direttore artistico britannico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a New York nel 1970, Jeremy Herrin ha studiato al Royal Conservatoire of Scotland e tra il 1993 e il 1995 è stato assistente alla regia di Stephen Daldry al Royal Court Theatre. Dopo aver lavorato al National Theatre dal 1995 al 1999, ha proseguito con l'attività teatrale a Newcastle upon Tyne. Ha ottenuto il suo primo successo nel 2007 con la prima assoluta al Royal Court di That Face di Polly Stenham, poi riproposto nel West End.[1] Nel 2009 è tornato a collaborare con Stenham come regista di Tusk Tusk, valsogli una candidatura all'Evening Standard Theatre Award al miglior regista.[2] Tra il 2009 e il 2013 è stato vice-direttore artistico del Royal Court, mentre tra il 2013 e il 2020 ha diretto il Headlog Theatre.[3]
Nel 2011 ha diretto Molto rumore per nulla al Shakespeare's Globe con Eve Best e Charles Edwards,[4] mentre nel 2013 è stato candidato al Premio Laurence Olivier per la sua regia di This House di James Graham al National Theatre.[5] Nel 2015 ha esordito a Broadway alla regia di una riduzione teatrale di Wolf Hall, che aveva precedentemente diretto per la Royal Shakespeare Company e che gli è valsa una candidatura al Tony Award alla miglior regia di un'opera teatrale.[6] Successivamente ha lavorato prevalentemente nel West End londinese, dirigendo allestimenti di alto profilo, tra cui Erano tutti miei figli all'Old Vic con Bill Pullman e Sally Field (2019),[7] La visita della vecchia signora al National Theatre con Lesley Manville (2020),[8] Lo zoo di vetro con Amy Adams al Duke of York's Theatre (2022)[9] e Lungo viaggio verso la notte con Brian Cox e Patricia Clarkson al Wyndham's Theatre (2024).[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Matt Wolf, In London, two small shows attract full houses, for good reason, in The New York Times, 8 maggio 2007. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (EN) Staff, Evening Standard theatre awards dominated by Royal Court, in The Guardian, 9 novembre 2011. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (EN) Matt Trueman, Jeremy Herrin takes helm at Headlong, in The Guardian, 11 giugno 2013. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (EN) Michael Billington, Much Ado About Nothing – review, in The Guardian, 27 maggio 2011. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (EN) Olivier awards 2013 – full nominations, in The Guardian, 26 marzo 2013. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (EN) T. H. R. Staff, Tony Award Winners 2015: Full List, su The Hollywood Reporter, 7 giugno 2015. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (EN) Demetrios Matheou, ‘All My Sons’: Theater Review, su The Hollywood Reporter, 24 aprile 2019. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (EN) Arifa Akbar, The Visit review – Tony Kushner's plodding revenge epic falls flat, in The Guardian, 14 febbraio 2010. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (EN) The Glass Menagerie: Amy Adams' West End debut gets mixed reviews, su www.bbc.com. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (EN) David Benedict, ‘Long Day’s Journey Into Night’ Review: Patricia Clarkson Illuminates an Uneven West End Production, su Variety, 3 aprile 2024. URL consultato il 2 luglio 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jeremy Herrin, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
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