Nothing Special   »   [go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Jean Echenoz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jean Echenoz

Jean Echenoz (Orange, 26 dicembre 1947) è uno scrittore francese. Quando nel 1989 gli fu chiesto di redigere la sua autobiografia si limitò a scrivere "Jean Echenoz, nato il 4 agosto 1946 a Valenciennes. Studi di chimica organica a Lilla. Studi di contrabbasso a Metz. Discreto nuotatore".

Dopo studi di sociologia e ingegneria civile, nel 1970 si trasferisce a Parigi, dove inizia a scrivere con regolarità e dove collabora per un breve periodo al giornale L'Humanité. Il suo primo manoscritto viene accettato e pubblicato nel 1979 da Les Éditions de Minuit, allora diretta da Jérôme Lindon. Inizia così una proficua collaborazione che vedrà la casa editrice pubblicare anche i suoi romanzi successivi. A 32 anni pubblica il suo primo libro, intitolato Le Méridien de Greenwich. I suoi primi quattro libri vengono presentati come esercizi di letteratura, ed omaggi ai codici di genere. Le Méridien de Greenwich per l'immaginario, Cherokee (1983) per il poliziesco, L'équipée Malaise (1989) per l'avventura e Lac (1989) per la spy story.

I critici[1] affermano che la sua opera sarebbe addirittura emblematica della "postmodernità letteraria", un Movimento che nasce negli Stati Uniti negli anni '50 e rappresenta una volontà di rottura con la modernità. Francesco Prisco[2][3], esaminando e confrontando le tre biografie (o "biofictions"), Ravel, Courir e Des éclairs afferma: "Prendi una vita più o meno celebre e trasformala in un poema epico. È il sogno di molti scrittori. Non è alla portata di tutti, beninteso. Ma è un gioco che riesce benissimo al francese Jean Echenoz"

  • Le méridien de Greenwich, Éditions de Minuit, 1979
  • Cherokee, 1983
    • Cherokee, tr. di Ranieri Carano, Mondadori, Milano, 1988
  • L'Équipée malaise, 1986
    • La spedizione Malese, trad. di Elina Klersy Imberciadori, Mondadori, Milano, 1989
  • L'occupation des sols, 1987
    • L'occupazione del suolo, trad. di Francesca Ilardi, Galaad, Giulianova, 2017
  • Nous Trois, 1992
  • Les Grandes Blondes, 1995
    • Le biondone, trad. di Simona Mambrini, Libreria dell'Orso, Pistoia, 2004
  • Un an, 1997
  • Je m'en vais, 1999
    • Me ne vado, trad. di Stefana Paganoni, Einaudi, Torino, 2000
  • Jérôme Lindon 2001
    • Il mio editore, trad. di Giorgio Pinotti, Adelphi, 2008
  • Au piano, 2003
    • Al pianoforte, trad. di Maurizia Balmelli, Einaudi, Torino, 2008
  • Ravel, 2006
    • Ravel. Un romanzo, trad. di Giorgio Pinotti, Adelphi, Milano, 2007
  • Courir, 2008
    • Correre, trad. di Giorgio Pinotti, Adelphi, Milano, 2009
  • Des éclairs, 2010
    • Lampi, trad. di Giorgio Pinotti, Adelphi, Milano, 2012
  • 14, 2012
    • 14, trad. di Giorgio Pinotti, Adelphi, Milano, 2014
  • Caprice de la reine, 2014
  • Envoyée spéciale, 2016
    • Inviata speciale, trad. di Federica e Lorenza Di Lella, Adelphi, Milano, 2018
  • Vie de Gérard Fulmard, Les Éditions de Minuit, 2020.
  1. ^ Cfr. Enciclopedia Treccani
  2. ^ Giornalista free lance che collabora con Il Sole 24 ORE
  3. ^ Conversazione con Echenoz su Il Sole 24 Ore del 26 marzo 2012
  4. ^ (EN) Prix Fénéon Winners, su goodreads.com. URL consultato il 12 novembre 2022.
  5. ^ (FR) MÉDICIS: Jean Echenoz pour "Cherokee", su lemonde.fr. URL consultato il 12 novembre 2022.
  6. ^ Lista dei libri che hanno vinto il prix Goncourt, su bellevillenews.it. URL consultato il 12 novembre 2022.
  7. ^ Grand Prix de Littérature Paul Morand, su academie-francaise.fr. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  8. ^ Archivio Premio Giovanni Comisso, su premiocomisso.it. URL consultato il 12 novembre 2022.
  9. ^ Albo d'Oro del Premio, su premioletterarioelba.it. URL consultato il 12 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2022).
  10. ^ (EN) The DUBLIN Literary Award, su my.christchurchcitylibraries.com. URL consultato il 12 novembre 2022.
  11. ^ I vincitori del premio «Scienza e letteratura», Corriere della Sera, 11 giugno 2012
  12. ^ (FR) L'univers de Jean Echenoz récompensé par le Prix MARGUERITE YOURCENAR, su booksquad.fr. URL consultato il 12 novembre 2022.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN64005105 · ISNI (EN0000 0001 2136 3239 · SBN CFIV089377 · Europeana agent/base/81957 · LCCN (ENn79082716 · GND (DE119104040 · BNE (ESXX913364 (data) · BNF (FRcb11901528v (data) · J9U (ENHE987007291098505171 · NSK (HR000237896 · NDL (ENJA00513031 · CONOR.SI (SL48342627