Isabella d'Orléans
Isabella d'Orléans | |
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Isabella d'Orléans fotografata da Carl Sonne negli anni '10 del Novecento | |
Duchessa d'Orléans | |
In carica | 28 marzo 1926 – 25 agosto 1940 |
Predecessore | Maria Dorotea d'Asburgo-Lorena |
Successore | Isabella d'Orléans-Braganza |
Duchessa di Guisa | |
In carica | 30 ottobre 1899 – 25 agosto 1940 |
Predecessore | Batilde di Borbone-Orléans |
Successore | Titolo estinto |
Nome completo | francese: Isabelle Marie Laure Mercédès Ferdinande d'Orléans italiano: Isabella Maria Laura Mercedes Ferdinanda d'Orléans |
Nascita | Eu, Francia, 7 maggio 1878[1] |
Morte | Larache, Marocco, 21 aprile 1961 |
Dinastia | Casato d'Orléans |
Padre | Principe Filippo, conte di Parigi |
Madre | Principessa Maria Isabella d'Orléans |
Coniuge | Principe Giovanni, duca di Guisa |
Figli | Isabella Francesca Anna Enrico |
Religione | Cattolicesimo |
Isabella d'Orléans, duchessa di Guisa, in francese Isabelle Marie Laure Mercédès Ferdinande d'Orléans, princesse de France (Eu, 7 maggio 1878 – Larache, 21 aprile 1961), fu un membro della famiglia reale degli Orléans e, per matrimonio, considerata dagli Orleanisti "Regina di Francia" dal 1926 alla sua morte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia ed esilio
[modifica | modifica wikitesto]Suo padre era Luigi Filippo Alberto d'Orléans, conte di Parigi, figlio di Ferdinando Filippo d'Orléans e di Elena di Meclemburgo-Schwerin; sua madre era Maria Isabella d'Orléans, infanta di Spagna, figlia di Antonio d'Orléans e di Luisa Ferdinanda di Borbone-Spagna.
Miou, come la chiamavano in famiglia, trascorse i primi anni della sua vita in Normandia, insieme ai suoi genitori. Ma nel 1886, quando aveva appena otto anni, la legge dell'esilio, che riguardava i membri della famiglia, fu promulgata dal governo della Terza Repubblica.
La giovane Isabella dovette lasciare il castello d'Eu per andare con i suoi genitori e i suoi fratelli e sorelle a Stowe House, nel Regno Unito, e poi a Villamanrique de la Condesa, in Spagna. Successivamente, tuttavia, Isabella poté occasionalmente tornare in Francia, poiché la legge riguardava solo i capi delle famiglie che avevano governato in Francia e i loro eredi diretti, e le donne erano escluse dalle funzioni di capofamiglia dalla legge del 26 ventoso, anno XI (17 marzo 1803), che rimase in vigore fino al 1970.
Da giovane, Isabella fu educata in un ambiente selezionato in cui la cultura, e in particolare la storia, svolgevano un ruolo fondamentale; ciononostante, come la maggior parte dei membri della sua famiglia, mostrò di avere una pessima ortografia, come si evidenzia dalla sua corrispondenza.
Trattative matrimoniali
[modifica | modifica wikitesto]Crescendo, divenne una ragazza molto carina, il che, sommato alla qualità di pretendente al trono rivendicato da suo padre, le permise di avere moltissimi pretendenti. Tra questi, il più notevole è certamente il futuro Alberto I del Belgio, ma dovette purtroppo abbandonare l'idea per l'opposizione di suo zio, il re Leopoldo II che temeva le reazioni di Parigi per un matrimonio con la figlia di un pretendente esiliato[2].
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Isabelle sposò a Twickenham, il 30 ottobre 1899, suo cugino Giovanni di Guisa. Giovanni era figlio di Roberto d'Orléans e di Francesca Maria d'Orléans. A quel tempo, Isabella e suo marito ricevettero da suo fratello, Filippo VIII, duca d'Orleans, i titoli di cortesia di duca e duchessa di Guisa.
Per diversi anni, la coppia visse tra Parigi e le loro terre di Le Nouvion-en-Thiérache. Dopo la nascita del loro ultimogenito, si trasferirono in Marocco.
Durante la prima guerra mondiale, il Duca di Guisa tornò in Francia per militare come delegato della Croce Rossa vicino al fronte, ma sua moglie e i suoi figli restarono in Marocco.
Duchessa d'Orléans
[modifica | modifica wikitesto]Fu solo dopo la morte del fratello della duchessa di Guisa e l'aspirazione del marito a capo della casa di Francia, nel 1926[3], che la coppia si stabilì nel Manoir d'Angiò, in Belgio. E mentre il nuovo pretendente parlava di politica con i militanti francesi che venivano regolarmente a visitarlo[4], la Duchessa d'Orléans si occupava di opere di beneficenza e divenne sponsor particolare dei campi estivi per i bambini poveri.
Ultimi anni e morte
[modifica | modifica wikitesto]Allo scoppio della seconda guerra mondiale, il Duca e la Duchessa di Guisa tornarono in Marocco. Suo marito morì poco dopo l'inizio dell'occupazione tedesca della Francia. Circondata da suo figlio, il nuovo conte di Parigi, sua nuora e diversi nipoti, la duchessa di Guisa non si perse di coraggio: mantenne le sue funzioni caritatevoli visitando regolarmente i diseredati e gestendo la "Casa del Niño", un'istituzione da lei fondata e dedicata al soccorso dei bambini poveri.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Dal matrimonio tra Isabella e Giovanni di Guisa sono nati quattro figli:
- Isabella di Francia (1900-1983), che sposò in prime nozze, nel 1923, il conte Bruno d'Harcourt, al quale diede quattro figli; rimasta vedova nel 1930, nel 1934 sposò in seconde nozze il principe Pierre Murat;
- Francesca d'Orléans (1902-1953), che sposò Cristoforo di Grecia;
- Anna d'Orléans (1906-1986), che sposò Amedeo di Savoia-Aosta, duca d'Aosta e Viceré d'Etiopia;
- Enrico VI (1908-1999), conte di Parigi e pretendente al trono di Francia e di Navarra, che sposò Isabella d'Orléans-Braganza.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Archives départementales de la Seine-Maritime en ligne, acte de naissance 4E 05277, vue 55/145, acte 100
- ^ Pierre Daye, Léopold II, Fayard, 1934, p. 462
- ^ Georges Poisson, Op. cit., p. 344-345.
- ^ Da parte sua, il duca d'Anjou e di Madrid diresse dopo il 1909 le corrente legittimista.
- ^ (ES) Hemeroteca Digital. Biblioteca Nacional de España, su hemerotecadigital.bne.es, p. 212. URL consultato il 22 aprile 2019.«1899 : S.A.R. la Princesa Maria Isabel de Orléans, Duquesa de Guisa, 24 Octubre.»
- ^ (EN) Le duc et la duchesse de Guise, et leur fils le comte de Paris, reçus au Vatican dans les années 1930 (JPG), su static.princemichaelschronicles.com (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2019).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Isabella d'Orléans
Controllo di autorità | VIAF (EN) 285581051 · ISNI (EN) 0000 0003 9168 1659 · BNF (FR) cb148975528 (data) |
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