Hedda Hopper

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Hedda Hopper su Stars of the Photoplay (1930)

Hedda Hopper, all'anagrafe Elda Furry (Hollidaysburg, 2 maggio 1885Hollywood, 1º febbraio 1966), è stata un'attrice e giornalista statunitense.

Insieme a Elsa Maxwell e Louella Parsons, faceva parte di quello che veniva popolarmente conosciuto come il trio delle più famose pettegole di Hollywood, giornaliste che avevano ognuna una seguitissima rubrica di gossip sui più diffusi giornali degli USA.

Elda Furry era nata nel 1885 in Pennsylvania, in una famiglia di piccoli commercianti. Quando la piccola ebbe tre anni, la famiglia si trasferì ad Altoona, dove suo padre aprì una macelleria. La giovane Elda iniziò a calcare le tavole di un palcoscenico cercando di farsi strada nel teatro musicale. A New York, trovò lavoro come ballerina di fila, ma senza grande successo. Il coreografo Ned Wayburn la definì "una mucca goffa".[1]

Tempo dopo riuscì a entrare a far parte della compagnia dell'idolo delle platee DeWolf Hopper, che poi divenne suo marito. Ma Elda, pur cominciando ad aver successo, riteneva che far parte del corpo di ballo non significasse fare l'attrice. Ottenne una parte in una commedia di Edgar Selwyn, studiando nel frattempo canto. Le precedenti mogli dell'attore si chiamavano Ella, Ida, Edna e Nella. La somiglianza dei nomi indisponeva l'attrice che decise di cambiare il suo (Elda), facendolo diventare Hedda.

Hedda Hopper interprete di sé stessa in Viale del tramonto

A 26 anni, nel 1911, iniziò la sua carriera di attrice cinematografica in The Battle of Hearts di Oscar Apfel, accanto a William Farnum. Alta 1,70, filiforme e dai modi eleganti, sostenne ruoli che la vedevano rivestire spesso i panni di signore della buona società. Nella sua carriera prese parte a 141 pellicole, quasi tutte appartenenti all'epoca del muto. Molte di esse sono andate perdute.

Nel 1937 le fu offerta l'occasione di scrivere una rubrica di pettegolezzi. Hedda Hopper's Hollywood esordì il 14 febbraio 1938 sul Los Angeles Times. Quando nel 1950 Billy Wilder girò Viale del tramonto, impiegò nel suo film numerosi attori del muto; vi comparve anche Hedda Hopper, che impersonò se stessa, nel ruolo della giornalista alla ricerca dei gossip sulle star hollywoodiane. Poco prima di morire, nel 1966 interpretò se stessa anche nel film Tramonto di un idolo di Russell Rouse.

Nel 1952 Hedda Hopper diede alle stampe la sua autobiografia From under my Hat nella quale, oltre a raccontare la sua carriera, descrisse numerosi particolari inediti della vita delle star di Hollywood.[1]

Anticomunismo

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Fervente repubblicana, Hedda Hopper fu tra coloro che contribuirono alla creazione della lista nera di Hollywood, usando i suoi 35 milioni di lettori per distruggere le carriere degli attori in odore di comunismo o di quelli omosessuali; inoltre si compiaceva nello screditare le persone da lei giudicate discutibili per lo stile di vita peccaminoso [2]. Era un membro di spicco della Motion Picture Alliance for the Preservation of American Ideals, fondata nel 1944 con l'intento di sradicare i sospetti comunisti a Hollywood. Si considerava una custode degli standard morali a Hollywood e arrivò in alcuni casi a collaborare con l'FBI.

Inserì lo sceneggiatore Dalton Trumbo nella lista nera per tutta la fine degli anni Quaranta e Cinquanta, a causa della sua appartenenza al Partito Comunista. Charlie Chaplin fu un altro bersaglio della Hopper per le sue presunte simpatie comuniste e per i suoi rapporti con donne molto più giovani, che lei considerava immorali nonostante ella stessa si fosse sposata con un uomo di 27 anni più anziano. Gli rinfacciava inoltre di essere rimasto cittadino britannico e di non essere diventato statunitense, ritenendolo un ingrato nei confronti di un Paese che gli aveva dato tanto. Le sue continue critiche a Chaplin furono uno dei fattori che contribuirono a fargli negare il rientro negli Stati Uniti nel 1952.

Anche l'attrice Ingrid Bergman fu inserita nella lista nera di Hedda Hopper, per essere rimasta incinta al di fuori del matrimonio ed essersi unita a un uomo sposato.

Morì di polmonite doppia all'età di 80 anni al Cedars of Lebanon Hospital. Venne sepolta al Rose Hill Cemetery di Altoona in Pennsylvania.

L'8 maggio 1913, si sposò con DeWolf Hopper nel New Jersey. La coppia ebbe un figlio, l'attore William Hopper, conosciuto per il ruolo di Paul Drake, l'investigatore della serie Perry Mason. DeWolf e Hedda divorziarono nel 1922.

Riconoscimenti

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Per il suo contributo all'industria cinematografica, Hedda Hopper ha avuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame al 6313½ Hollywood Boulevard.

  1. ^ a b Hedda Hopper, Sotto il mio cappello, Milano, Longanesi, 1954.
  2. ^ https://www.suffragettecinema.org/2017/02/19/hedda-hopper-e-le-liste-nere/
  • From under my hat, autobiografia di Hedda Hopper in lingua inglese, Doubleday & C., Garden City, N.Y., 1952

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