Francesco Alighieri (1500-1562)
Francesco Alighieri (Verona, 1500 – Verona, febbraio 1562) è stato un letterato e religioso italiano, celebre soprattutto per essere stato l'ultimo discendente diretto in linea maschile di Dante Alighieri. Il nome della famiglia continuerà con la discendenza della nipote Ginevra, sposa di Marcantonio Serego nei conti Serego degli Alighieri, tuttora esistenti a Gargagnago.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Dante III Alighieri e di Lucia Lanfranchini, ricevette un'educazione umanistica molto avanzata[1] tanto da essere definito come «il più dotto tra i figli di Dante III»[2].
Partito per Roma nel 1518[3] al fine di migliorare le proprie cognizioni di arte e di lingua latina, si fece amico dell'umanista Benedetto Valenti e, grazie a lui, poté studiare il patrimonio archeologico della famiglia nella villa a Trevi, dando origine così alle Antiquitates Valentinae[4].
Divenuto famoso per la sua erudizione in materia antiquaria e linguistica, Francesco Alighieri rientrò a Verona nel 1545[3], quando i suoi parenti più prossimi (tra cui i due fratelli Pietro IV e Ludovico) erano deceduti senza lasciar discendenza, rendendolo l'ultimo discendente in linea maschile del famoso antenato Dante. Divenuto canonico della Cattedrale di Verona tra il 1552 e il 1555 Francesco Alighieri, che amava riposarsi però nella quiete della sua villa di Gargagnago nella Valpolicella[5], dichiarò proprio erede universale, nel testamento datato 12 agosto 1558[6] e rogato dal notaio Domenico dal Pozzo[5], Pieralvise Serego, figlio della nipote Ginevra (figlia a sua volta di Pietro IV) e del nobiluomo veronese Marcantonio Serego, purché Pieralvise aggiungesse al cognome paterno quello degli Alighieri[3][7].
Francesco Alighieri morì nel febbraio 1562 e fu sepolto nella Cappella Alighieri della chiesa di San Fermo Maggiore a Verona[3], da lui stesso costruita tra il 1545 e il 1558[8] per ospitare le spoglie dei fratelli e degli altri congiunti[9].
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Francesco ebbe tre figlie naturali (Aligera, Cornelia e Ortensia) nei primi anni '50 da una donna rimasta ignota[10].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Francesco Alighieri, Antiquitates Valentinae, Roma, apud Antonium Bladum Asulanum, 1537.[11], ora in Francesco Alighieri, Antiquitates Valentinae, a cura di Claudio Franzoni, Panini, 1991, ISBN 88-7686-173-4.
- Francesco Alighieri, traduzione del De architectura di Vitruvio[12].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La voce è costruita sulla voce dell'Enciclopedia dantesca di Serego Alighieri.
- ^ Dante e il suo secolo, p. 77; Maffei, p. 119; Cavattoni, p. 371
- ^ a b c d Serego Alighieri.
- ^ Panteon, p. 273 §1; Valentinae in riferimento etimologico al suo amico e protettore Benedetto Valentini (Dante e il suo secolo, p. 67)
- ^ a b Dante e il suo secolo, p. 77.
- ^ Pietro dei Serego-Alighieri, p. 33.
- ^ Pietro dei Serego-Alighieri, p. 27; Gli Alighieri a Verona:
«Intorno alla metà del XVI secolo la dinastia degli Alighieri non aveva più eredi maschi; per questo monsignor Francesco, nel testamento del 1558, lasciò i numerosi beni della sua famiglia a Pieralvise Serego, figlio della nipote Ginevra, a patto che sia lui, sia i suoi discendenti aggiungessero al loro cognome quello degli Alighieri.»
- ^ Moro.
- ^ Maffei, p. 119.
- ^ Serego Alighieri e Cavattoni, p. 370
- ^ Dante e il suo secolo, p. 77 e Pelli, p. 53
- ^ Secondo la testimonianza di Scipione Maffei. Cfr. Maffei, p. 119
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cesare Cavattoni, Documenti fin qua rimasti inediti che risguardano alcuni dei' posteri di Dante Alighieri, in Albo dantesco veronese, Milano, Alessandro Lombardi, 1865, pp. 347-375, SBN IT\ICCU\RAV\0190188.
- Scipione Maffei, Istoria letteraria o sia la notizia degli scrittori veronesi, in Verona illustrata, vol. 2, Milano, Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, 1825, SBN IT\ICCU\TO0E\006249. URL consultato il 28 luglio 2018.
- Giuseppe Pelli, Memorie per servire alla vita di Dante Alighieri ed alla storia della sua famiglia, 2ª ed., Firenze, Presso Guglielmo Piatti, 1823, SBN IT\ICCU\RAVE\001601. URL consultato il 28 luglio 2018.
- Leonardo Di Serego Alighieri, Alighieri, Francesco, collana Enciclopedia dantesca, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970, SBN IT\ICCU\LI3\0012137. URL consultato il 18 luglio 2018.
- Pietro dei Serego Alighieri, Dei Seratico e dei Serego-Allighieri: cenni storici, Torino, Tipografia di Seb. Franco e figli, 1865, SBN IT\ICCU\RAV\0203415. URL consultato il 18 luglio 2018.
- Dante e il suo secolo, vol. 1, Firenze, coi tipi di M. Cellini e C., 1865, SBN IT\ICCU\RAV\0232012. URL consultato il 19 luglio 2018.
- Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, vol. 1, A.Forni, 1886, SBN IT\ICCU\RAV\0179678.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Leonardo Di Serego Alighieri, Alighieri, Francesco, in Enciclopedia dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.
- Gli Alighieri a Verona, su verona-in.it, InVerona, 2 ottobre 2005. URL consultato il 18 luglio 2018.
- Alessandra Moro, A spasso con Dante: viaggio nell’Italia del 750º anniversario della nascita del Sommo Poeta, in lavocedinewyork, 17 maggio 2015. URL consultato il 29 luglio 2018.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 56700873 · ISNI (EN) 0000 0001 2363 9999 · SBN RAVV064619 · BAV 495/204261 · CERL cnp01228159 · LCCN (EN) nr2001005008 · GND (DE) 141886951 · BNE (ES) XX4954115 (data) · BNF (FR) cb124289855 (data) |
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