Francesco Maria Molza
Francesco Maria Molza (Modena, 18 giugno 1489 – Modena, 28 febbraio 1544) è stato un umanista e poeta italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Studiò nelle Università di Modena, Bologna e Roma. Passò la sua giovinezza fra amori e dissipazioni, poi a Modena si sposò ed ebbe figli. Dal 1516 visse a Roma presso il cardinale Ippolito de' Medici e, dopo la morte di costui, presso Alessandro Farnese, suoi mecenati. A Roma fu fra i principali animatori dell'Accademia della Virtù, un circolo fondato da Claudio Tolomei di cui fecero parte fra gli altri Annibal Caro, Marco Antonio Flaminio e Luca Contile. Fu amico dei più importanti letterati del XVI secolo. Pietro Bembo lo additò ad esempio come eccellente scrittore in latino e in volgare.[1]
Per alcuni anni non ebbe buona salute. Verso il 1540 il Molza tornò a Modena, dove morì a cinquantaquattro anni per la sifilide contratta durante la sua esistenza dissoluta.
Sua nipote è la poetessa e musicista Tarquinia Molza.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Molza fu autore di componimenti in lingua latina e in volgare. Fu un poligrafo versatile. Dei vari suoi componimenti in volgare ebbe fama soprattutto un poemetto in ottave, La ninfa tiberina,[2] composto per celebrare Faustina Mancini. L'opera, composta verso il 1537, fu giudicata dai contemporanei superiore addirittura alle Stanze del Poliziano per l'eleganza stilistica. In volgare scrisse anche poesie d'amore in stile petrarchesco, Canzoni e i Capitoli. Aderì al filone di intonazione popolareggiante con composizioni su argomenti insoliti e apparentemente non adatti alla trattazione in versi come, per esempio, un epigramma intitolato Lodi dell'insalata (......Quant'io parlo di te, tanto m'infoca E, s'io vo' dire il ver, di lauri o mirti A paragon di te mi curo poco... ), un altro intitolato Capitolo in lode dei fichi ("Non so como quest'oso poi lasciaro/ quei che venner di dietro; ed in lor vece/ il Lauro, assai più che le fiche amaro") e Capitoli erotici, di stile boccaccesco.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rime di m. Pietro Bembo corrette, illustrate, ed accresciute con le annotazioni di Anton-Federigo Seghezzi, e la vita dell'autore novellamente rifatta sopra quella di monsig. Lodovico Beccatelli. In Bergamo: appresso Pietro Lancellotti, 1753 (on-line)
- ^ La ninfa tiberina a cura di S. Bianchi, Mursia, Milano ISBN 9788842509073
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Girolamo Tiraboschi, Storia della letteratura italiana di Girolamo Tiraboschi. Milano : Dalla società tipografica de' classici italiani, 1823, Dall'anno MD fino all'anno MDC, Tomo VII, parte III, pp. 1652-1657 (on-line)
- Francesco Maria Molza, Poesie di Francesco Maria Molza colla vita dell'autore scritta da Pierantonio Serassi. Milano: dalla Società tipografica de' Classici italiani, contrada di s. Margherita, N 1118, 1808 (on-line)
- Ettore Bonora, Poemetti mitologici e didascalici. La ninfa tiberina del Molza. Storia della letteratura italiana IV, Milano, Garzanti, 1988
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Francesco Maria Molza
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco Maria Molza
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mòlza, Francesco Maria, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mario Pelaez, MOLZA, Francesco Maria, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- Franco Pignatti, MOLZA, Francesco Maria, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 75, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011.
- Opere di Francesco Maria Molza, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Francesco Maria Molza / Francesco Maria Molza (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Spartiti o libretti di Francesco Maria Molza, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- La Ninfa Tiberina, su classicitaliani.it. URL consultato il 21 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2008).
- La Ficheide, su classicitaliani.it. URL consultato il 19 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2014).
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