Filippi
Filippi Φίλιπποι | |
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Cartina della Grecia che mostra la posizione della città di Filippi. | |
Civiltà | Civiltà greca |
Utilizzo | Città |
Epoca | IV secolo a.C. |
Localizzazione | |
Stato | Grecia |
Comune | Kavala |
Mappa di localizzazione | |
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Sito archeologico di Filippi | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (iii)(iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2016 |
Scheda UNESCO | (EN) Archaeological Site of Philippi (FR) Scheda |
Filippi (in greco antico: Φίλιπποι?, Phílippoi) è un'antica città della Macedonia e non distante dal mare Egeo, facente parte attualmente del comune di Kavala (fino al 2010 all'ex comune di Filippoi).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sorge sul sito dell'antica Crenides e prese il nome dal re Filippo II di Macedonia, che la fece ingrandire e fortificare nel 356 a.C. per farne un centro minerario. Fu conquistata dai Romani nel 168 a.C.. Nell'ottobre del 42 a.C. fu teatro della famosa battaglia di Filippi, decisiva tra le truppe di Ottaviano e Antonio contro quelle degli uccisori di Giulio Cesare, Bruto e Cassio, che furono sconfitti; Ottaviano, divenuto successivamente Augusto, la elevò al rango di colonia.
La città di Filippi ebbe un notevole ruolo nei primi secoli del Cristianesimo; essa fu la prima città d'Europa ad essere evangelizzata da san Paolo, che alla comunità di Filippi indirizzò una delle sue epistole, la lettera ai Filippesi; anche sant'Ignazio di Antiochia e san Policarpo di Smirne indirizzarono alla chiesa locale alcuni dei loro scritti[1].
Fu un centro importante anche in epoca bizantina; fu occupata dai Latini durante la IV crociata e fu in seguito abbandonata.
Attualmente il sito è registrato nella lista del patrimonio dell'umanità (UNESCO, 2016).
Ci rivedremo a Filippi
[modifica | modifica wikitesto]«[…] Ὄψει δέ με περὶ Φιλίππους.»
«[…] E mi vedrai presso Filippi.»
«Ghost. To tell thee thou shalt see me at Philippi.»
«Spett. Dirti che mi rivedrai a Filippi.»
L'espressione popolare "ci rivedremo a Filippi" è usata per significare che prima o poi si arriverà alla resa dei conti e presagio di avverso destino; deriva dalle Vite parallele di Plutarco e successivamente ripresa letterariamente nel IV atto del Giulio Cesare di William Shakespeare laddove il fantasma di Giulio Cesare apparso a Bruto si rivolge con quelle parole, presagio della futura sconfitta, alle quali Bruto risponde "là ti rivedrò".
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Iscrizione del vescovo Porfirio nella Basilica di San Paolo.
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Rovine della città.
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La Basilica B.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ «FILIPPI». In: Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Vol. XXIV, pp. 273-4 (on-line)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Filippi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Filippi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Filippi, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Philippi, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Filippi, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 242082616 · LCCN (EN) sh85100748 · J9U (EN, HE) 987007541279405171 |
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