Esichio di Gerusalemme
Esichio di Gerusalemme (in latino Hesychius; ... – 433?) fu un presbitero cristiano ed un esegeta, probabilmente del V secolo[1].
Nulla di certo si conosce sulla sua vita o sulle date di nascita e di morte.
Poiché aveva il titolo di tou presbyterou non va confuso con il Vescovo Esichio di Gerusalemme, un contemporaneo di Papa Gregorio Magno.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Attribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Parte degli scritti di Esichio di Gerusalemme sono andati perduti mentre in parte ci sono stati tramandati come opere di altri autori e alcuni sono ancora sepolti in manoscritti nelle biblioteche.
Migne nella sua edizione dei Padri[2] ha riunito sotto il titolo "Esichio, presbitero di Gerusalemme" le opere di vari autori chiamati Esichio senza riguardo per l'ordine: circa la metà del materiale in "Esichio" va scartata, in particolare il commentario sul Levitico[3], che esiste solo in latino e non è autentico essendo basato sul testo della Vulgata piuttosto che della Septuaginta e quindi opera successiva di un latino (Isychius).
La raccolta di massime ascetiche[4] è opera di Esichio il Sinaita e non del suo omonimo di Gerusalemme.
Molte sue omelie sussistono in greco[5]; altre sono tramandate soltanto in antiche traduzioni orientali (in particolare in georgiano); altre ancora sono spurie e potrebbero essere opera di un Esichio di Gerusalemme del VI secolo.
Questa raccolta non comprende l'omelia su Betlemme dal manoscritto di Torino[6].
Alla fine della "Leggenda del Martirio di San Longino" vi è un'aggiunta con la testimonianza dello stesso "Esichio presbitero di Gerusalemme" di aver trovato il manoscritto nella biblioteca del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Hesychius of Jerusalem, su newadvent.org, Catholic Encyclopedia. URL consultato il 9 aprile 2011.
- ^ Patrologia Graeca, XCIII, 787-1560
- ^ Patrologia Graeca, XCIII, 787-1180
- ^ Patrologia Graeca, XCIII, 1479-1544
- ^ M. Aubineau, Les homélies festales d'Hésychius de Jérusalem (Subsidia hagiographica 59), 2 vol., Bruxelles, 1978-1980
- ^ C IV4, saec. 12-13
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Elena Zocca, La lebbra e la sua purificazione nel "Commentario al Levitico" di Esichio. Un tentativo di confronto con la tradizione esegetica precedente e contemporanea, in Annali di storia dell'esegesi, vol. 13, n. 1, 1996, pp. 179-199.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Esìchio di Gerusalemme, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Alberto Vaccari, ESICHIO di Gerusalemme, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- (EN) Hesychius Of Jerusalem, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Esichio di Gerusalemme, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- (EN) Opere di Esichio di Gerusalemme, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Esichio di Gerusalemme, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- (DE) Friedrich Wilhelm Bautz, HESYCHIUS von Jerusalem, in Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon. URL consultato il 9 aprile 2011.
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