Enrico Benedetto Stuart

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Enrico Benedetto Stuart
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Stuart di Anton Raphael Mengs, 1750 circa, National Portrait Gallery, Londra
Dieu et mon droit
 
Incarichi ricoperti
 
Nato6 marzo 1725 a Palazzo Muti, Roma
Ordinato diacono25 agosto 1748 da papa Benedetto XIV
Ordinato presbitero1º settembre 1748 da papa Benedetto XIV
Nominato arcivescovo2 ottobre 1758 da papa Clemente XIII
Consacrato arcivescovo19 novembre 1758 da papa Clemente XIII
Creato cardinale3 luglio 1747 da papa Benedetto XIV
Deceduto13 luglio 1807 (82 anni) a Frascati
 
Enrico Benedetto Stuart
Ritratto di Henry Benedict Marie Clement Stuart, cardinale York di Anton Raphael Mengs del 1756, Museo Fabre, Montpellier
Duca di York
Stemma
Stemma
In carica6 marzo 1725 –
31 gennaio 1788
Predecessoretitolo creato
Successoretitolo abolito
Re titolare d'Inghilterra, Scozia e Irlanda
come Enrico IX e I
In carica31 gennaio 1788 –
13 luglio 1807
Predecessore"Carlo III"
Successore"Carlo IV"
Nome completoinglese: Henry Benedict Marie Clement Stuart
italiano: Enrico Benedetto Maria Clemente Stuart
TrattamentoAltezza reale
NascitaPalazzo Muti, Roma, 6 marzo 1725
MorteFrascati, 13 luglio 1807
Luogo di sepolturaGrotte Vaticane, Città del Vaticano
PadreGiacomo Francesco Edoardo Stuart
MadreMaria Clementina Sobieska
ReligioneCattolicesimo
MottoDieu et mon droit

Enrico Benedetto Maria Clemente Francesco Saverio Stuart (Roma, 6 marzo 1725Frascati, 13 luglio 1807) è stato un arcivescovo cattolico, cardinale e militare britannico.

Fu il quarto e ultimo pretendente "giacobita" (della linea cattolica degli Stuart) al trono di Inghilterra, Scozia e Irlanda: ebbe il titolo di "Duca di York" nella parìa giacobita e, secondo tali pretese, avrebbe dovuto essere chiamato Enrico IX. Nonostante tutto, Enrico non fece nulla per impadronirsi del trono e venne riconosciuto soltanto come "Cardinale Duca di York". A soli ventitré anni fu creato cardinale per concessione politica di Benedetto XIV, senza essere ancora né diaconopresbitero; venne ordinato sacerdote solo l'anno seguente dal papa stesso, senza che avesse frequentato il seminario o intrapreso la carriera ecclesiastica precedentemente. Fu cardinale per circa 60 anni, in seguito anche vescovo, partecipando come elettore a diversi conclavi. Alla sua morte si estinse la linea maschile degli Stuart, discendenti da Giacomo VI e Maria Stuarda. Il titolo giacobita fu ereditato da Carlo Emanuele IV di Savoia, il quale però non lo rivendicò mai riconoscendo definitivamente il casato di Hannover come regnante di Gran Bretagna.

Enrico Benedetto d'Inghilterra ritratto in tenera età da Antonio David

Enrico Benedetto Stuart nacque il 6 marzo 1725 a Roma, presso Palazzo Muti (oggi Palazzo Balestra). Egli era il figlio minore di Giacomo Edoardo Stuart, figlio di Giacomo II d'Inghilterra e noto come il Vecchio Pretendente, e di Maria Clementina Sobieska, nipote di Giovanni III Sobieski, re di Polonia.

Il giovane Enrico Stuart in un ritratto di Louis Gabriel Blanchet

Ancora infante, fu battezzato secondo il rito cattolico da papa Benedetto XIII nella cappella di Palazzo Muti e ricevette i nomi di Enrico Benedetto Tommaso Edoardo Maria Clemente Francesco Saverio. Dalla nascita, in pretesa, gli vennero imposti i titoli di principe d'Inghilterra, Scozia, Francia e Irlanda. Suo fratello maggiore era Carlo Edoardo Stuart, conosciuto col soprannome di Bonnie Prince Charlie o il Giovane Pretendente. Per parte di madre era imparentato col cardinale Jan Aleksander Lipski.

Egli trascorse la propria infanzia presso il palazzo del padre a Roma, trasferendosi occasionalmente ad Albano e a Bologna ove venne educato.

Carriera militare

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Il Duca di York ritratto da Maurice Quentin de La Tour in tenuta militare

Nell'ottobre del 1745 si recò a Parigi per ricercare sostegno alla campagna del fratello, il principe Carlo, per restaurare il loro padre al trono di Gran Bretagna. Egli ottenne dal Regno di Francia truppe, artiglieria e navi per raggiungere tale scopo anche se per problemi tecnici né Enrico né le truppe francesi raggiunsero mai la Scozia in supporto alla sommossa scoppiata in quell'anno e questo portò a una conflittualità tra Enrico ed il fratello che si protrasse negli anni. Nel maggio e nel giugno del 1746 il duca Enrico partecipò nel suo unico servizio militare durante l'assedio di Anversa. Nell'ottobre successivo, egli fece ritorno a Clichy presso Parigi dove si ricongiunse poco dopo al fratello.

Il cardinal Enrico Stuart in un ritratto di scuola romana custodito nella Royal Collection

Nel giugno del 1747 papa Benedetto XIV annunciò la sua intenzione di elevare il duca Enrico Stuart alla dignità di cardinale di Santa Romana Chiesa ed egli ricevette la tonsura clericale direttamente dal pontefice nella Cappella Sistina il 30 giugno 1747.

Creato cardinale diacono nel concistoro del 3 luglio 1747, Enrico ricevette la berretta cardinalizia l'8 luglio di quello stesso anno per poi ottenere la diaconia di Santa Maria in Portico Campitelli dal 31 luglio. Subito gli venne garantita la dispensa papale per ricoprire il ruolo di cardinale senza aver ricevuto né il suddiaconato né il diaconato il 27 agosto 1747, salvo poi riparare il 17 agosto dell'anno successivo ottenendo gli ordini minori e il suddiaconato da papa Benedetto XIV unitamente al diaconato ricevuto il 25 agosto di quello stesso anno.

Il 1º settembre 1748, Enrico Benedetto Stuart ricevette l'ordinazione sacerdotale da papa Benedetto XIV nella Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma e optò dunque per l'ordine dei cardinali presbiteri e la sua diaconia venne elevata pro illa vice a tale titolo il 16 settembre 1748. Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano e prefetto della Sacra Congregazione della Veneranda Fabbrica di San Pietro, divenne contestualmente protettore dell'ordine dei Certosini l'8 novembre 1751. Il 18 dicembre 1752 optò per il titolo presbiteriale dei Santi XII Apostoli mantenendo in commendam il titolo di Santa Maria in Portico Campitelli. Nominato Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali dal 13 marzo 1758, rimase in tale carica sino al 28 gennaio 1760. Partecipò quindi al conclave del 1758 che elesse a pontefice Clemente XIII.

Eletto arcivescovo titolare di Corinto il 2 ottobre 1758, Enrico Benedetto Stuart venne consacrato vescovo il 19 novembre di quell'anno nella Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma dal nuovo papa Clemente XIII, assistito dal cardinale Giovanni Antonio Guadagni, vescovo di Porto e Santa Rufina, e dal cardinale Francesco Scipione Maria Borghese, vescovo di Albano. Il duca di York optò dunque per il titolo di Santa Maria in Trastevere, mantenendo in commendam il titolo dei Santi XII Apostoli dal 12 febbraio 1759. Scelse dunque di passare all'ordine dei cardinali-vescovi e optò per la sede suburbicaria di Frascati dal 13 luglio 1761. Vicecancelliere di Santa Romana Chiesa dal 24 gennaio 1763, rimase in carica sino alla sua morte. Ricevette quindi in commendam il titolo di San Lorenzo in Damaso (in quanto pertinenza del Vicecancelliere) il giorno della sua nomina e partecipò poi al conclave del 1769 che elesse a pontefice Clemente XIV. Prese parte nuovamente al conclave del 1775 ove venne eletto papa Pio VI.

Ascesa giacobita

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Nel 1788, alla morte del fratello (avendo costui solo una figlia illegittima mentre il suo matrimonio con Luisa di Stolberg-Gedern era finito con una separazione), venne proclamato dai giacobiti Enrico IX, re de iure di Inghilterra, Scozia, Francia e Irlanda. Nominato protettore dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini il 9 luglio 1793, nel 1798 durante l'invasione di Roma da parte delle truppe bonapartiste, contribuì decisamente ad evitare che la città venisse saccheggiata pagando a proprie spese un "riscatto" per Roma. Prese parte al conclave del 1799-1800 che elesse papa Pio VII ed optò dal 26 settembre 1803 di passare alla sede suburbicaria di Ostia e Velletri. Decano del Sacro Collegio dei Cardinali, prescelse di continuare a risiedere al palazzo episcopale di Frascati.

La tomba della famiglia Stuart nelle Grotte Vaticane.

Enrico Benedetto Stuart morì il 13 luglio 1807 al palazzo episcopale della sede di Frascati. La sua salma venne esposta nella chiesa di Sant'Andrea della Valle a Roma ove ebbero luogo anche i funerali, e venne sepolto accanto al padre ed al fratello nella tomba della famiglia Stuart presente nelle Grotte vaticane. Attualmente le tre salme si trovano in una tomba di granito rosso sovrastata dalla corona reale inglese commissionata da re Giorgio VI del Regno Unito nel 1939. Le lapidi originali delle tombe si trovano oggi al pontificio collegio scozzese di Roma e gli riconoscevano il titolo di Re Enrico IX (e al fratello quello di Re Carlo III) mentre l'attuale iscrizione sulla tomba del 1939 riprende quella collettiva del monumento commemorativo agli Stuart, realizzato da Antonio Canova e che si trova nella Basilica di San Pietro e che cita semplicemente il padre come Giacomo III, ed Enrico e Carlo Edoardo come suoi figli e nipoti di Giacomo II.

La durata del suo cardinalato (60 anni) fu sicuramente una delle più lunghe nella storia della Chiesa cattolica, ed egli fu l'ultimo a morire dei cardinali nominati da Benedetto XIV.

Con il suo testamento stabilì che i suoi diritti ai troni di Inghilterra e di Scozia passassero al suo parente più prossimo: Carlo Emanuele IV, Re di Sardegna, che fu riconosciuto come Carlo IV dai Giacobiti.[1]

Le memorie d'epoca lo ricordano come uomo molto munifico, generoso e prodigo con gli altri.

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo I d'Inghilterra Giacomo I d'Inghilterra  
 
Anna di Danimarca  
Giacomo II d'Inghilterra  
Enrichetta Maria di Francia Enrico IV di Francia  
 
Maria de' Medici  
Giacomo Stuart  
Alfonso IV d'Este Francesco I d'Este  
 
Maria Farnese  
Maria Beatrice d'Este  
Laura Martinozzi Girolamo Martinozzi  
 
Laura Margherita Mazzarino  
Enrico Benedetto Stuart  
Giovanni III di Polonia Jakub Sobieski  
 
Zofia Teofillia Daniłowicz  
Giacomo Luigi Sobieski  
Maria Casimira de la Grange d'Arquien Henri Albert de La Grange d'Arquien  
 
Françoise de La Châtre  
Maria Clementina Sobieska  
Filippo Guglielmo del Palatinato Volfango Guglielmo del Palatinato-Neuburg  
 
Maddalena di Baviera  
Edvige del Palatinato-Neuburg  
Elisabetta Amalia d'Assia-Darmstadt Giorgio II d'Assia-Darmstadt  
 
Sofia Eleonora di Sassonia  
 
Gran Maestro e Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera (giacobita) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro e Cavaliere dell'Ordine del Cardo (giacobita) - nastrino per uniforme ordinaria

Genealogia episcopale e successione apostolica

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La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

  1. ^ Il legame di parentela fra Enrico Benedetto Stuart e Carlo Emanuele IV di Savoia passa attraverso la figlia di Carlo I Stuart, Enrichetta Anna Stuart e la di lei figlia Anna Maria di Orléans, che sposò Vittorio Amedeo II, Duca di Savoia, bisnonno il linea paterna di Carlo Emanuele IV e suo discendente diretto. Anna Maria d'Orléans fu l'unica dei quattro figli di Enrichetta, tra fratelli e sorelle, a dare una discendenza alla Enrichetta stessa. Infatti un fratello ed una sorella di Anna morirono in tenera età e la sorella maggiore, Maria Luisa d'Orléans, sposò Carlo II di Spagna ma non ebbe figli. Per quanto riguarda i fratelli e sorelle di Enrichetta, la situazione fu la seguente:

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Pretendente al trono d'Inghilterra Successore
Carlo III 31 gennaio 1788 - 13 luglio 1807
Enrico IX
Carlo Emanuele IV di Savoia

Predecessore Pretendente al trono di Scozia Successore
Carlo III 31 gennaio 1788 - 13 luglio 1807
Enrico I
Carlo Emanuele IV di Savoia

Predecessore Pretendente al trono d'Irlanda Successore
Carlo III 31 gennaio 1788 - 13 luglio 1807
Enrico IX
Carlo Emanuele IV di Savoia

Predecessore Pretendente al trono di Francia Successore
Carlo III 31 gennaio 1788 - 13 luglio 1807 Carlo Emanuele IV di Savoia

Predecessore Duca di York
(nella parìa giacobita)
Successore
Titolo inesistente 1725 - 1788 Titolo soppresso

Predecessore Cardinale diacono e presbitero di Santa Maria in Portico Campitelli Successore
Carlo Maria Sacripante 31 luglio 1747 - 12 febbraio 1759
Titolo presbiterale pro hac vice dal 16 settembre 1748
Flavio Chigi

Predecessore Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano Successore
Annibale Albani 8 novembre 1751 - 13 luglio 1807 Romoaldo Braschi-Onesti

Predecessore Presidente della Fabbrica di San Pietro Successore
Annibale Albani 8 novembre 1751 - 13 luglio 1807 Romoaldo Braschi-Onesti

Predecessore Cardinale presbitero dei Santi XII Apostoli Successore
Domenico Riviera 18 dicembre 1752 - 13 luglio 1761
Titolo presbiterale in commendam dal 12 febbraio 1759
Giovanni Vincenzo Lorenzo Ganganelli, O.F.M.Cap.

Predecessore Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore
Giovanni Battista Mesmer 13 marzo 1758 - 28 gennaio 1760 Giuseppe Maria Feroni

Predecessore Arcivescovo titolare di Corinto Successore
Francesco Mattei 2 ottobre 1758 - 13 luglio 1761 Marcantonio Colonna

Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore
Giacomo Oddi 12 febbraio 1759 - 14 gennaio 1763
Titolo presbiterale in commendam dal 13 luglio 1761
Fabrizio Serbelloni

Predecessore Cardinale vescovo di Frascati Successore
Camillo Paolucci 13 luglio 1761 - 26 settembre 1803 Giuseppe Maria Doria Pamphilj

Predecessore Vice-Cancelliere di Santa Romana Chiesa Successore
Carlo Rezzonico 24 gennaio 1763 - 13 luglio 1807 Francesco Carafa della Spina di Traetto

Predecessore Cardinale presbitero di San Lorenzo in Damaso
(titolo presbiterale in commendam)
Successore
Carlo Rezzonico 24 gennaio 1763 - 13 luglio 1807 Francesco Carafa della Spina di Traetto

Predecessore Cardinale vescovo di Ostia e Velletri Successore
Gian Francesco Albani 26 settembre 1803 - 13 luglio 1807 Leonardo Antonelli

Predecessore Decano del Collegio Cardinalizio Successore
Gian Francesco Albani 26 settembre 1803 - 13 luglio 1807 Leonardo Antonelli

Predecessore Governatore di Velletri Successore
Gian Francesco Albani 26 settembre 1803 - 13 luglio 1807 Leonardo Antonelli
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