Dedalo di Sicione
Dedalo da Sicione (Sicione, ... – ...; fl. V secolo a.C.) è stato uno scultore e bronzista greco antico.
Fu figlio e discepolo di uno scultore di nome Patroclo (Pausania, VI, 3.4) che viene menzionato da Plinio il vecchio tra gli artisti peloponnesiaci fioriti nella 95ª Olimpiade, appartenente alla scuola di Policleto e contemporaneo di Naucide (Nat. hist., XXXIV, 8). Secondo Pausania fu Dedalo ad eseguire il trofeo per la popolazione dell'Elide, dedicato sull'Altis per commemorare la loro vittoria su Sparta nel 401-399 a.C. (Paus., VI, 2.8), e fu autore di diverse statue di atleti.
Plinio lo ricorda come autore di due fanciulli in bronzo che si detergono (Nat. hist., XXXIV, 76) e Paolo Moreno ha ricondotto alla sua mano il tipo dell'Apoxyómenos, conosciuto da diverse copie, la più completa delle quali è l'Atleta bronzeo di Lussino.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Philip Smith, Daedalus 2, in William Smith (a cura di), Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, vol. 1, Boston, C. Little & J. Brown, 1870, pp. 928-929 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
- Carlo Albizzati, DEDALO di Sicione, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931. URL consultato il 25 marzo 2023.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dèdalo di Sicione, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 25 marzo 2023.