D. C. Cooper
D. C. Cooper | |
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D. C. Cooper al RoSfest 2013 | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Heavy metal Power metal Progressive metal Neoclassical metal Hard rock |
Periodo di attività musicale | 1994 – in attività |
Etichetta | Inside Out AFM Magna Carta |
Gruppi attuali | Royal Hunt, Silent Force, Amaran's Plight |
Gruppi precedenti | Explorers Club |
Album pubblicati | 18 (1 come solista) |
Studio | 16 |
Live | 2 |
Sito ufficiale | |
Donald Christopher Cooper, detto D. C. (Johnstown, 22 agosto 1965), è un cantante statunitense.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Nato in Pennsylvania e formatosi a Pittsburgh studiando canto sotto la guida del maestro d'opera Charlotte Coleman, è oggi considerato dalla stampa di settore uno dei cantanti più dotati nel panorama heavy metal contemporaneo[1]. Dotato di una voce estremamente potente e duttile, è in grado di spaziare dall'heavy metal (power, prog, neoclassico) all'hard rock, all'AOR.
Ancor prima di militare nella band che lo ha reso celebre, i Royal Hunt, fu in lizza per prendere il posto di Rob Halford nei Judas Priest.[2]
Il 26 dicembre 1994 entra ufficialmente nei Royal Hunt in cui militò dal 1994 al 1998 pubblicando gli album Moving Target, Paradox e Live 1996.[2]
Nel 1999 abbandona il gruppo per proseguire da solo la sua carriera che lo vede protagonista dell'album omonimo uscito nello stesso anno.
Nel 2000 fonda i Silent Force insieme al chitarrista dei Sinner Alex Beyrodt, pubblicando gli album Empire of Future, Infatuator, Worlds Apart e Walk the Earth.
Vanta inoltre numerose partecipazioni su metal opera e progetti paralleli: Shadow Gallery, Explorers Club, Aina, Once And Future King di Gary Hughes (Ten), Missa Mercuria, Edenbridge, Steel Seal, Genius e Amaran's Plight.
Nel 2011, a seguito delle numerose richieste dei fan e dell'etichetta discografica, rientra nei Royal Hunt per una serie di concerti nei quali il gruppo ha eseguito interamente Paradox e vari brani tratti da Moving Target. Con i Royal Hunt, D. C. Cooper ha successivamente pubblicato Show Me to Live e A Life to Die For.
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Quando non è in tour si dedica ad attività di volontariato come pompiere e come EMT nella croce rossa in Pennsylvania.[1]
È sposato con Michelle Cooper, dalla quale ha avuto 2 bambini, Clayton e Carson.[1]
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Da solista
[modifica | modifica wikitesto]- 1999 - D. C. Cooper
Con i Royal Hunt
[modifica | modifica wikitesto]- 1995 - Moving Target
- 1995 - Far Away (EP)
- 1996 - Live - 1996 (live)
- 1997 - Paradox
- 1998 - Closing the Chapter (live)
- 1998 - Message To God (EP)
- 2011 - Show Me to Live
Con i Silent Force
[modifica | modifica wikitesto]- 2000 - The Empire of Future
- 2001 - Infatuator
- 2004 - Worlds Apart
- 2007 - Walk the Earth
Con gli Amaran's Plight
[modifica | modifica wikitesto]- 2007 - Voice in the Light
Collaborazioni
[modifica | modifica wikitesto]- 1998 - Shadow Gallery - Tyranny
- 1998 - Explorers Club - Age of Impact
- 2002 - Missa Mercuria
- 2003 - Edenbridge - Aphelion
- 2003 - Gary Hughes - Once and Future King Part II
- 2006 - Dol Ammad - Ocean Dynamics
- 2007 - Genius - Episode 3: The Final Surprise
- 2007 - Steel Seal - By the Power of Thunder
- 2007 - Persephone's Dream - Pyre of Dreams
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Pittsburgh Tribune-Review Archiviato il 30 novembre 2007 in Internet Archive.
- ^ a b Biografia D.C.Cooper
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su D. C. Cooper
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su dccooper.free.fr.
- (EN) D. C. Cooper, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) D. C. Cooper, su Discogs, Zink Media.
- (EN) D. C. Cooper, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) D. C. Cooper (artista), su Encyclopaedia Metallum.
- (EN) D. C. Cooper (gruppo), su Encyclopaedia Metallum.
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