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Giano Anisio

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Giano Anisio, propriamente Giovanni Francesco Anisio o anche Anisi o Anicio[1] (Napoli, 1465Napoli, 1540 circa), è stato un umanista italiano.

Poco si sa dell'Anisio. Appartenente ad una famiglia di origine francese, fu accademico pontaniano. Studiò diritto e lettere classiche e molto presto, pare intorno al 1486, si dedicò alla poesia in latino. Fu certamente a Roma, forse al seguito di qualche signore. A Napoli, venuto in contatto con l'Accademia pontaniana, divenne amico dei più illustri uomini di cultura del tempo, tra cui il Sannazaro, il Summonte, il Seripando, il Valla, il Bembo, il Telesio, e godendo della protezione del cardinale Pompeo Colonna. Particolarmente portato per la satira di tipo oraziano, il suo impegno in questo senso è dimostrato da sei libri di satire in esametri, forse la parte più notevole della sua opera. È autore anche di una tragedia sacra, il Protogonos, in versi giambici e saffici ispirata alla vicenda del peccato originale.

Fu a lungo ospite dei conti Cavaniglia nei palazzi di questi a Montella e Bagnoli Irpino, insieme al Sannazzaro e al Cotta. Al conte di Montella Troiano I dedicò la prima delle sue satire.

Morto intorno al 1540, fu sepolto a Napoli nella basilica di San Giovanni Maggiore.

  • Varia poemata et satyrae ad Pompeum Columnam cardinalem, Napoli 1531
  • Satyrae ad Pompeum Columnam cardinalem, Napoli 1532
  • Poematum liber secundus con Cosmi Anysii poemata, Napoli 1533
  • Protogonos tragoedia, Variorum poematum libri novem Sententiae et satyrae, Napoli 1532-36
  • Variorum poematum libri duo accedit liber tertius, Napoli 1536
  • Variorum poematum liber tertius, Napoli 1537
  1. ^ Vedi Dizionario Biografico degli italiani, riferimenti in Bibliografia.
  • Carlo Maria Tallarigo, Studio su Giano Anisio, Napoli, F. Giannini e Figli, 1887.
  • Anna Buiatti, «ANISIO (Anisi, Anicio), Giovanni Francesco (Giano)», in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 3, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
  • Luigi Ammirati, Giano Anisio umanista: noterelle per una monografia, Nola, Scala, 1992.
  • Giuseppe Vollaro, Giano Anisio, umanista dell'Accademia Pontaniana, Napoli, F. Casella, 1994.
  • Tobia Raffaele Toscano, Giano Anisio tra Nola e Napoli: amicizie, polemiche e dibattiti, in Nola fuori di Nola. Itinerari italiani ed europei di alcuni nolani illustri, a cura di T. R. Toscano, Castellammare di Stabia, Tipolit. Somma, 2001, pp. 35-56 («Ager Nolanus» 7).
  • Aulo Giano Anisio, Melisaeus. Traduzione a cura di Micaela Ricci, Foggia, Edizioni del Rosone, 2008.
  • Tobia Raffaele Toscano, Le egloghe latine di Giano Anisio "amico" napoletano di Garcilaso, in «Bulletin Hispanique» CXIX, 2, 2017, pp. 495-516.
  • Tobia Raffaele Toscano, «Hic ego ludentem patulae sub tegmine fagi / Tityron audivi carmina cornigerum». Giano Anisio alla scuola di Virgilio, in L’Exemplum virgilien et l’Académie napolitaine à la Renaissance (Itinera Parthenopea, I), a cura di Marc Deramaix e Giuseppe Germano, Paris, Classiques Garnier, 2018, pp. 335-349.

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