Gianni Schicchi
Gianni Schicchi | |
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Bozzetto originale per la prima rappresentazione (1918) | |
Lingua originale | italiano |
Genere | opera comica |
Musica | Giacomo Puccini (spartito in formato pdf) |
Libretto | Giovacchino Forzano (libretto online) |
Fonti letterarie | da un episodio della Divina Commedia |
Atti | uno |
Epoca di composizione | ottobre 1917 - fine aprile 1918 |
Prima rappr. | 14 dicembre 1918 |
Teatro | Metropolitan, New York |
Prima rappr. italiana | 11 gennaio 1919 |
Teatro | Teatro Costanzi, Roma |
Personaggi | |
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Autografo | Archivio Storico Ricordi, Milano |
«Addio Firenze, addio cielo divino
io ti saluto con questo moncherino
e vo randagio come un Ghibellino»
Gianni Schicchi è un'opera comica in un atto di Giacomo Puccini, su libretto di Giovacchino Forzano basato su un episodio del Canto XXX dell'Inferno di Dante (vv. 22-48). Fa parte del Trittico. La prima assoluta ha avuto luogo il 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York.
Fra gli interpreti della prima il baritono Giuseppe De Luca nella parte di Gianni Schicchi, il tenore Giulio Crimi in quella di Rinuccio, il soprano Florence Easton nella parte di Lauretta ed il tenore Angelo Badà come Gherardo. Fino al 2009 ha avuto 138 recite al Metropolitan.
Collocazione nel repertorio
[modifica | modifica wikitesto]Del Trittico, Gianni Schicchi fu l'opera che godette subito del successo maggiore[1] ed iniziò quindi ben presto ad avere vita autonoma, nonostante l'esplicita volontà di Puccini che le tre opere andassero sempre in scena assieme e mai in abbinamento con altri titoli.
In tempi recenti si sta consolidando la prassi d'abbinare Gianni Schicchi a Una tragedia fiorentina di Alexander von Zemlinsky[1] o ad Alfred, Alfred di Franco Donatoni. Le due opere sono difatti accostabili non solo per la comune ambientazione fiorentina medievale, ma anche per la scenografia (interno d'abitazione per entrambe) e per la complementarità dei soggetti: una tragedia notturna ed una solare commedia brillante. C'è infine un legame storico: Puccini stesso, nel 1912, aveva pensato di musicare Una tragedia fiorentina di Oscar Wilde, uno scritto incompiuto dal quale Zemlinsky trasse pochi anni dopo ispirazione per la sua opera.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]1º settembre 1299. Gianni Schicchi, famoso in tutta Firenze per il suo spirito acuto e perspicace, viene chiamato in gran fretta dai parenti di Buoso Donati, un ricco mercante appena spirato, perché escogiti un mezzo ingegnoso per salvarli da un'incresciosa situazione: il loro congiunto ha infatti lasciato in eredità i propri beni al vicino convento di frati, senza disporre nulla in favore dei suoi parenti.
Inizialmente Schicchi rifiuta di aiutarli a causa dell'atteggiamento sprezzante che la famiglia Donati, dell'aristocrazia fiorentina, mostra verso di lui, uomo della «gente nova». Ma le preghiere della figlia Lauretta (la celebre romanza «O mio babbino caro»), innamorata di Rinuccio, il giovane nipote di Buoso Donati, lo spingono a tornare sui suoi passi e a escogitare un piano, che si tramuterà successivamente in beffa. Dato che nessuno è ancora a conoscenza della dipartita, ordina che il cadavere di Buoso venga trasportato nella stanza attigua in modo da potersi lui stesso infilare sotto le coltri, e dal letto del defunto, contraffacendone la voce, dettare al notaio le ultime volontà.
Così infatti avviene, non senza che Schicchi abbia preventivamente assicurato i parenti circa l'intenzione di rispettare i desideri di ciascuno, tenendo comunque a ricordare il rigore della legge, che condanna all'esilio e al taglio della mano non solo chi si sostituisce ad altri in testamenti e lasciti, ma anche i suoi complici («Addio Firenze, addio cielo divino»).
Schicchi declina dinanzi al notaio le ultime volontà e quando dichiara di lasciare i beni più preziosi – la «migliore mula di Toscana», l'ambita casa di Firenze e i mulini di Signa – al suo «caro, devoto, affezionato amico Gianni Schicchi», i parenti esplodono in urla furibonde. Ma il finto Buoso li mette a tacere canterellando il motivo dell'esilio e infine li caccia dalla casa, divenuta di sua esclusiva proprietà.
Fuori, sul balcone, Lauretta e Rinuccio si abbracciano teneramente; mentre Gianni Schicchi sorridendo contempla la loro felicità, compiaciuto della propria astuzia.
Organico orchestrale
[modifica | modifica wikitesto]La partitura di Puccini prevede l'utilizzo di:
- ottavino, 2 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti
- 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, trombone basso
- timpani, tamburo, triangolo, piatti, grancassa
- celesta, campana grave, arpa
- archi
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Cast (Gianni Schicchi, Lauretta, Rinuccio) | Direttore | Etichetta |
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1959 | Tito Gobbi, Victoria de los Ángeles, Carlo del Monte | Gabriele Santini | EMI |
1962 | Fernando Corena, Renata Tebaldi, Agostino Lazzari | Lamberto Gardelli | Decca |
1977 | Tito Gobbi, Ileana Cotrubaș, Plácido Domingo | Lorin Maazel | Sony Classical |
1986 | Rolando Panerai, Helen Donath, Peter Seiffert | Giuseppe Patanè | RCA |
1991 | Leo Nucci, Mirella Freni, Roberto Alagna | Bruno Bartoletti | Decca |
1997 | José van Dam, Angela Gheorghiu, Roberto Alagna | Antonio Pappano | EMI |
Videografia
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Cast (Gianni Schicchi, Lauretta, Rinuccio) | Direttore | Etichetta |
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1983 | Juan Pons, Cecilia Gasdia, Jurij Marusin | Gianandrea Gavazzeni | NVC Arts |
2000 | Bruno de Simone, Elisabetta Scano, Aquiles Machado | Riccardo Chailly | Avro Klassiek |
2004 | Alessandro Corbelli, Sally Matthews, Massimo Giordano | Vladimir Jurovskij | Opus Arte |
2007 | Alberto Mastromarino, Amarilli Nizza, Andrea Giovanni | Julian Reynolds | TDK |
2008 | Leo Nucci, Nino Machaidze, Vittorio Grigolo | Riccardo Chailly | Hardy Classics |
2011 | Lucio Gallo, Ekaterina Siurina, Francesco Demuro | Antonio Pappano | Opus Arte |
2015 | Plácido Domingo, Andriana Chuchman, Arturo Chacón-Cruz | Grant Gershon | Sony Classical |
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gianni Schicchi, regia di Damiano Michieletto (2021)
Brani famosi
[modifica | modifica wikitesto]- Firenze è come un albero fiorito, romanza di Rinuccio
- O mio babbino caro, romanza di Lauretta
- Ah! che zucconi!, monologo di Gianni Schicchi
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Julian Budden, Puccini, traduzione di Gabriella Biagi Ravenni, Roma, Carocci Editore, 2005, ISBN 88-430-3522-3.
- Daniele Vogrig, Gianni Schicchi. Ritratti di un folletto fiorentino, Roma, Lithos, 2019. ISBN 978-8899581848
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gianni Schicchi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gianni Schicchi, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Betsy Schwarm e Linda Cantoni, Gianni Schicchi, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Gianni Schicchi, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
- (EN) Spartiti o libretti di Gianni Schicchi, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Gianni Schicchi, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Programmazione teatrale di Gianni Schicchi, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- PerTeQuaggiu, Giovacchino Forzano parla di Puccini e delle opere scritte per lui (da un documentario RAI), su YouTube.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 178231959 · LCCN (EN) n83174054 · GND (DE) 300122233 · J9U (EN, HE) 987007348048005171 |
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