Broletto

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – "Arengario" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Broletto (disambigua).
Il Broletto Nuovo di piazza Mercanti, oggi noto come Palazzo della Ragione, che fu sede del municipio di Milano dal 1251 al 1786
Il Broletto di Como.
Il Broletto di Novara.
Il Palazzo della Ragione di Bergamo.
Il Palazzo Comunale, detto "il Gotico" di Piacenza.

Il broletto (dal latino medievale brogilus, cortile o campo recintato, ampliamento del gallico broga, "campo") o arengario, a partire dall'XI secolo, identifica nelle città lombarde l'area recintata dove si solevano svolgere le assemblee cittadine e l'amministrazione della giustizia. In seguito il termine venne usato per indicare il palazzo dei consoli, del podestà e genericamente il palazzo municipale.

Il broletto era costruito con il piano terra aperto a portico per consentire la presenza dei cittadini e per amministrare la giustizia davanti a numerose persone, mentre al piano superiore si trovava una grande sala per le riunioni del Consiglio Generale.

Di solito parliamo di una struttura trecentesca, con archi a tutto sesto o a sesto acuto (dipende dal periodo), costruita in pietra o mattone a seconda della regione. È costituito da due piani: quello inferiore che spesso è un porticato aperto, dove si tenevano assemblee del popolo o il mercato, e uno superiore dove ci sono estese stanze, dove si svolgevano riunioni delle giunte o dove facevano udienze i giudici, con aperture (le finestre) abbastanza grandi. Spesso queste strutture si trovano vicino alle chiese principali della città, per la stretta relazione che si crea fra il mondo laico ed ecclesiastico in questo periodo.

Si trovano degli esempi pregevoli di broletto nelle seguenti città:

  1. ^ Palazzo Reale dai Visconti agli Sforza, su storiadimilano.it. URL consultato il 7 marzo 2020.
  2. ^ Il Palazzo della Ragione, su palazzodellaragionefotografia.it. URL consultato il 18 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2018).
  3. ^ Alessandro Colombo, I trentasei stendardi di Milano comunale (PDF), Milano, Famiglia Meneghina, 1935, p. 49, ISBN non esistente.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Architettura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Architettura