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Benzo(a)pirene

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Benzo[a]pirene
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
Benzo[pqr]tetrafene
Nomi alternativi
Benzo[a]pirene (sistematico)
3,4-benzopirene
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC20H12
Massa molecolare (u)252,3
Aspettosolido cristallino giallo
Numero CAS50-32-8
Numero EINECS200-028-5
PubChem2336
SMILES
C1=CC=C2C3=C4C(=CC2=C1)C=CC5=C4C(=CC=C5)C=C3
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,28 - 1,35
Temperatura di fusione177 °C (450 K)
Temperatura di ebollizione495 °C (768 K)
Proprietà termochimiche
C0p,m(J·K−1mol−1)254,8
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossico a lungo termine irritante pericoloso per l'ambiente
pericolo
Frasi H317 - 340 - 350 - 360dF - 410
Consigli P201 - 273 - 280 - 308+313 - 501 [1][2]

Il benzo[a]pirene è un idrocarburo policiclico aromatico, della classe dei benzopireni, la cui molecola è formata da cinque anelli benzenici condensati, avente formula molecolare C20H12.

Composizione e tossicità

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È una delle prime sostanze di cui si è accertata la cancerogenicità. Si forma per incompleta combustione di sostanze organiche a temperature comprese tra 300 e 600 °C. Per questo è presente (ad esempio) nel fumo di sigaretta, nei gas di scarico dei motori diesel, nei fumi prodotti dalla combustione di biomasse e nelle carni bruciate.

Una delle sue forme ossidate (metabolicamente dall'organismo) è il benzo[a]pirene-7,8-diidrodiolo-9,10-diidroossido, che può legarsi al DNA interferendo con il suo meccanismo di replicazione. Il processo di formazione di questo epossido è relativamente complesso ed implica una cascata di reazioni coinvolgenti il citocromo P450, ed enzimi quali perossidasi ed idrolasi.

La sua struttura inoltre non viene intercettata dal sistema enzimatico di correzione dei geni della categoria Caretaker del DNA, che ha invece il ruolo di demolire i tratti mutati dell'acido nucleico per prevenirne mutazioni nocive.

La categoria IARC di rischio cancerogeno è Categoria 1: cancerogena per l'uomo.[3]

Disciolto in acqua, è tra le sostanze più pericolose. Il limite di concentrazione è di 0,01 µg/l secondo il DL 31/2001.

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 18.10.2013
  2. ^ Smaltire presso un impianto di trattamento dei rifiuti autorizzato
  3. ^ arpa.piemonte.gov.it, https://web.archive.org/web/20171019163351/https://www.arpa.piemonte.gov.it/reporting/indicatore-della-settimana/archivio-indicatori/archivio_2012/benzo-a-pirene. URL consultato il 19 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2017).

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