Bálint Hóman
Bálint Hóman | |
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Ministro della religione e dell'educazione del Regno d'Ungheria | |
Durata mandato | 1º ottobre 1932 – 14 maggio 1938 |
Capo del governo | Gyula Gömbös Kálmán Darányi |
Predecessore | Jenő Karafiáth |
Successore | Pál Teleki |
Durata mandato | 16 febbraio 1939 – 3 luglio 1942 |
Capo del governo | Pál Teleki László Bárdossy Miklós Kállay |
Predecessore | Pál Teleki |
Successore | Jenő Szinyei Merse |
Dati generali | |
Partito politico | Partito di Unità Nazionale Partito della Vita Ungherese |
Bálint Hóman (Budapest, 29 gennaio 1885 – Vác, 2 giugno 1951) è stato uno storico e politico ungherese.
Bálint Hóman studiò a Budapest. Nel 1922 divenne direttore della Biblioteca Nazionale Széchényi e, nel 1923, del Museo Nazionale Ungherese. Nel 1925 divenne professore di Storia ungherese all'Università di Budapest. Dal 1932 al 1942 fu Ministro alla Pubblica Istruzione. Di orientamento politico favorevole alla Germania fin dal 1930 e padre di norme antisemite[1].
Appoggiò il colpo di Stato nazista del 14 ottobre 1944, e nello stesso anno fu tra i responsabili della deportazione degli ebrei ungheresi nei campi nazisti, nei quali morirono in circa 600.000[1].
Per questo e per i crimini di guerra commessi, nel 1946, fu processato e condannato all'ergastolo, pena che scontò a Vác, dove morì.
Come storico egli, con la sua scuola, operò un'ampia revisione della storia ungherese.
Di fondamentale importanza è la sua opera Magyar Történet ("La storia ungherese", 1928-34).
Importanti anche i suoi studi di critica testuale e di numismatica.
La proposta di erezione di un monumento
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2015 la "Fondazione Bálint Hóman" avrebbe proposto l'erezione di un monumento dedicato a Bálint Hóman il 29 dicembre a Székesfehérvár, la città che Hóman rappresentava in parlamento, ottenendo inizialmente il sostegno del comune.
A causa delle posizioni filo-naziste e antisemite di Hóman, la proposta fu seguita immediatamente da proteste e manifestazioni a livello internazionale, che risultarono nel ritiro del supporto alla costruzione della statua da parte del sindaco di Székesfehérvár, Andras Cser-Palkovics[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Il governo dedica un monumento a un filo-nazista Parte la protesta, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 6 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bálint Hóman
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Homan, Bálint, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- HÓMAN, Bálint, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1948.
- Hóman, Bálint, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32057063 · ISNI (EN) 0000 0000 8111 0850 · BAV 495/139073 · LCCN (EN) n85255145 · GND (DE) 116974842 · BNF (FR) cb12274428p (data) · J9U (EN, HE) 987007297238805171 · NSK (HR) 000097139 · CONOR.SI (SL) 34538851 |
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