Arturo Tofanelli
Arturo Tofanelli (Cerreto Guidi, 10 maggio 1908 – Milano, 2 settembre 1994) è stato uno scrittore, giornalista e traduttore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Arturo Tofanelli nasce il 10 maggio 1908 a Lazzeretto (frazione di Cerreto Guidi) da Leopoldo Tofanelli e Faustina Salvadori, secondogenito di tre fratelli[1].
Nel 1925 si trasferisce con la famiglia a Milano. Qui Tofanelli finisce il liceo; nella capitale lombarda ha inizio la sua carriera di giornalista[1]. Fonda a soli 19 anni il settimanale Epoca Nuova (otto pagine in formato quotidiano) e inizia a pubblicare racconti sul periodico Meridiano di Roma. Nel 1933 arriva in finale al Premio Bagutta con i racconti contenuti nella raccolta Impossibilità di vivere[1]. Nello stesso periodo è redattore della Fiera Letteraria.
La svolta professionale arriva con la Mondadori Editore. A partire dal 1939 Tofanelli lavora in esclusiva per la casa editrice lombarda. Il suo primo incarico è la direzione della collana Lo Specchio[1], prima collana mondadoriana dedicata alla poesia. Il suo nome è legato indissolubilmente al settimanale Tempo, fondato proprio nel 1939. Pochi mesi dopo la nascita (7 giugno) Tofanelli è nominato redattore capo (settembre 1939 - 1943).
Dopo l'8 settembre 1943 ripara in Svizzera, da cui torna a guerra conclusa. Nel 1945 accetta l'incarico di redattore capo dell'Avanti![1]. Riceve in regalo la proprietà della testata Tempo dalla Mondadori (in quel periodo impegnata ad allargare il bacino dei lettori di libri), trova un nuovo editore in Aldo Palazzi e il 17 gennaio 1946 Tempo ritorna in edicola. Tofanelli guiderà ininterrottamente il settimanale per ventidue anni, fino al 1968. Tempo diventa uno dei più diffusi rotocalchi italiani di attualità, secondo solo a L'Europeo di Arrigo Benedetti[1]. Tofanelli tiene personalmente la rubrica di dialogo con i lettori. Dal 1953 al 1957 ospita le celebre rubrica "Battibecco" di Curzio Malaparte. Tofanelli si era recato personalmente a Parigi, dove risedeva lo scrittore toscano, ed era riuscito a convincerlo a ritornare in Italia.
L'altro fiore all'occhiello di Tofanelli è la rivista Pirelli, dedicata alle produzioni della nota casa automobilistica. Diretta fino al 1957[1], Tofanelli la fa diventare, da semplice rivista di settore, un prodotto attraente e piacevole.
Dopo la conclusione dell'esperienza con Tempo, Tofanelli si dedica all'editoria. Inventa il periodico Successo, primo esempio di mensile dedicato all'economia, e crea due nuovi settimanali, Il Lombardo (formato quotidiano, 48 pp., uscito nel 1973) e Lo Speciale. Il suo maggiore collaboratore in queste iniziative è Francesco Frigieri. Esse però non riscuotono il successo sperato[1]. Parallelamente all'attività giornalistica Tofanelli è traduttore e narratore.
Muore il 2 settembre 1994 a Milano in una clinica dove è ricoverato per una broncopolmonite[2]. Viene sepolto nel cimitero di Bruzzano; i resti sono poi stati tumulati in una celletta[3].
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1957 viene insignito del Premio Viareggio, ex aequo con Italo Calvino e Natalia Ginzburg, per la raccolta L'uomo d'oro[4][5].
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Si sposa tre volte, la prima nel 1935 con Marta Stevanini e la seconda nel 1948 con Marta Somarè. Legatosi sentimentalmente con l'attrice Dorian Gray negli anni sessanta, la coppia ha un figlio, Massimo Arturo, nato nel 1963[6]. Nel 1970 Tofanelli celebra il terzo e ultimo matrimonio con Jole Frigeri.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]Racconti
[modifica | modifica wikitesto]- Gli astri fanno all'amore, Milano, Istituto Editoriale Nazionale, 1928
- Impossibilità di vivere, Milano, Istituto Editoriale Nazionale, 1933
- Il fiume rosso, Milano, Primi piani, 1938
- L'uomo d'oro, Milano, Mondadori, 1957
Saggi
[modifica | modifica wikitesto]- Splendori del vino attraverso i tempi, Milano, Istituto Editoriale Nazionale, 1928
- Il cielo di Nuova York, Milano, Edizioni della Meridiana, 1955
- Memorie imperfette: con i grandi del secolo terribile, Milano, GEI, 1986 ISBN 88-345-0027-X.
Curatele
[modifica | modifica wikitesto]- Le opere del fascismo nel decennale, Milano, Istituto Editoriale Nazionale, 1933
- Il 1951 nel mondo: terrori e speranze, Milano, Milano nuova, 1951
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marcia o crepa, regia di Frank Wysbar (1962) (soggetto e produzione)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h Quel cerretese che rivoluzionò il rotocalco, su ricerca.gelocal.it. URL consultato l'8 marzo 2018 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2018).
- ^ Morto a Milano Arturo Tofanelli, su ricerca.repubblica.it. URL consultato l'8 marzo 2018.
- ^ Comune di Milano, Applicazione di ricerca defunti "Not 2 4get".
- ^ Salerno, p. 130.
- ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
- ^ Caccia, p. 253.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Santino Salerno, A Leonida Repaci. Dediche dal '900, Rubbettino, 2003, ISBN 88-498-0624-8.
- Patrizia Caccia, Editori a Milano (1900-1945), Franco Angeli, 2013, ISBN 978-88-204-5796-9.
- Dizionario della letteratura italiana del Novecento di Alberto Asor Rosa, Torino, Einaudi, 1992 ISBN 88-06-12673-3.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Arturo Tofanelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tofanèlli, Arturo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Arturo Tofanelli, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Arturo Tofanelli, su Goodreads.
- Arturo Tofanelli, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- (EN) Arturo Tofanelli, su IMDb, IMDb.com.
- "Le strade dopo i grattacieli": articolo dello scrittore sul sito della Fondazione Pirelli
Controllo di autorità | VIAF (EN) 54960332 · ISNI (EN) 0000 0001 1646 4107 · SBN CFIV115065 · GND (DE) 11953570X |
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