Alfredo Gargiulo
Alfredo Gargiulo (Napoli, 2 maggio 1876 – Roma, 11 maggio 1949) è stato un critico letterario, scrittore, traduttore e bibliotecario italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato in una famiglia di condizioni modeste, da Antonio e Maria Banchieri, si diplomò al solo biennio in Scienze matematiche presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, quindi si arruolò come allievo ufficiale, tornando a Napoli nel 1900. Si dedicò quindi agli studi umanistici, per lo più da autodidatta, frequentando assiduamente le biblioteche e studiando le lingue e le letterature a lui contemporanee. Divenne amico di Salvatore Di Giacomo e si dedicò anche alla scrittura poetica e teatrale. Partecipò quindi alla rivista "La Critica" diretta da Benedetto Croce (fino al 1910), soprattutto con recensioni letterarie e saggi.
Con uno di questi vinse nel 1905 un concorso dell'Accademia Pontaniana e tradusse la Critica del Giudizio di Immanuel Kant (opera stampata da Laterza 1907). Altri suoi articoli uscirono su "La Cultura" di Ruggero Bonghi, dove recensì invece opere di filosofia e d'arte. Nel 1908 scrisse una monografia su Gabriele D'Annunzio, ma ne rimandò la pubblicazione (uscì nel 1912) per poi trasferirsi a Roma, dove lavorò come bibliotecario presso l'Istituto internazionale di agricoltura, dove rimase fino al pensionamento (nel 1942).
Dopo la prima guerra mondiale si accostò a Emilio Cecchi e altri letterati de "La Ronda" (1919-1923), dove cominciò a scrivere, tra varie recensioni, anche articoli di teoria della letteratura, proponendo per esempio di sostituire al concetto di "stile" quello filosofico e idealistico di "forma". Un volume di saggi già pubblicati uscì con il titolo di Letteratura italiana del Novecento (1940 e 1958). In questa fase sosteneva che l'estetica fosse essenzialmente un'attività, e che l'arte fosse "agire" e la critica "militanza" (andando contro il suo antico "maestro" Croce, per esempio, con Crisi di un'estetica, articolo su "Nuova Antologia" di maggio 1936). Prediligeva quindi autori come Riccardo Bacchelli, Antonio Baldini, Federigo Tozzi, Alfredo Panzini o Giuseppe Ungaretti.
Fu autore del testo del brano La canzone dell'Africa del 1935.
Una grave malattia impedì gradualmente che continuasse a svolgere il suo lavoro dal 1938 alla morte, avvenuta nel 1949.
Alcuni inediti furono pubblicati su iniziativa dalla vedova, Olga Fabrello.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- trad. di Emmanuele Kant, Critica del giudizio, Bari: Laterza, 1907
- Gabriele D'Annunzio. Studio critico, Napoli: Perrella, 1912
- introduzione a Eugenio Montale, Ossi di seppia, Torino: F.lli Ribet, 1928
- introduzione a Giuseppe Ungaretti, Sentimento del Tempo, Firenze: Vallecchi, 1933
- Letteratura italiana del Novecento, Firenze: Le Monnier, 1940, 19582 (ampliata)
- Gabriele D'Annunzio con l'aggiunta di nuovi studi, Firenze: Sansoni, 1941
- Scritti di estetica, a cura di Manlio Castiglioni, Firenze: Le Monnier, 1952
- Tempo di ricordi, prefazione di Emilio Cecchi, Brescia: Morcelliana, 1955
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Eurialo De Michelis, Omaggio a Gargiulo. Osservazioni a Luigi Russo, Roma-Fiume, Stamp. romana per la riv. "Termini", 1937.
- Emilio Cecchi, in «Nuova Antologia», 16 maggio 1940.
- Gianfranco Contini, in Un anno di letteratura, Firenze, Le Monnier, 1942.
- Luigi Russo, La critica letteraria contemporanea, volume terzo, Bari, Laterza, 1943.
- Benedetto Croce, in Pagine sparse, volume primo, Napoli, Ricciardi, 1943.
- Adriano Seroni, in Ragioni critiche, Firenze, Vallecchi, 1944.
- Giacomo Debenedetti, in Saggi critici, volume secondo, Roma, O.E.T., 1945.
- Enrico Falqui, in Pietà per i vivi, Catania, C
- Claudio Varese, in Cultura letteraria contemporanea, Pisa, Nistri Lischi, 1953.
- Luciano Anceschi, in Poetica americana e altri studi contemporanei di poetica, Pisa, Nistri Lischi.
- Emilio Cecchi, in Di giorno in giorno, Milano, Garzanti, 1954.
- Aldo Borlenghi, in Fra Ottocento e Novecento, Pisa, Nistri Lischi, 1955.
- Benedetto Croce, in Terze pagine sparse, volume secondo, Bari, Laterza, 1955.
- Enrico Falqui, Alfredo Gargiulo e «La Ronda», in Novecento letterario, Firenze, Vallecchi, 1957.
- Giuseppe De Robertis, in Altro Novecento, Firenze, Le Monnier, 1962
- Gennaro Savarese, Alfredo Gargiulo, in Letteratura italiana - I Critici, volume terzo, Milano, Marzorati, 1970.
- Carlo Pacini, Esteticità e formalismo. L'analisi letteraria di Alfredo Gargiulo, Pisa: Giardini, 1982 ISBN 8842706663
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gargiulo, Alfredo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Arnaldo Bocelli, GARGIULO, Alfredo, in Enciclopedia Italiana, I Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1938.
- GARGIULO, Alfredo, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Gargiulo, Alfrédo, su sapere.it, De Agostini.
- Domenico Proietti, GARGIULO, Alfredo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 52, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1999.
- Opere di Alfredo Gargiulo, su Liber Liber.
- Opere di Alfredo Gargiulo, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Paolo Pianigiani, Articolo di Gargiulo, su campanadino.it, 19 luglio 2009. URL consultato il 16 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016). Su Dino Campana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 40734033 · ISNI (EN) 0000 0000 6124 2119 · SBN RAVV019128 · BAV 495/71342 · LCCN (EN) n82211302 · GND (DE) 119410095 · BNF (FR) cb12491086s (data) · J9U (EN, HE) 987007327849505171 |
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