Angelo Vidoletti
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Angelo Vidoletti | |
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Nascita | Varese, 11 marzo 1920 |
Morte | Ivanovskoe, 25 dicembre 1941 |
Cause della morte | fucilazione |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Bersaglieri |
Anni di servizio | 1941 |
Grado | Sottotenente |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna italiana di Russia |
Battaglie | Battaglia di Natale |
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Angelo Vidoletti (Varese, 11 marzo 1920 – Ivanovskoe, 25 dicembre 1941) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria durante la seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Studente dell'Università Cattolica di Milano, abbandonò gli studi per partecipare alla seconda guerra mondiale. Presente in Jugoslavia e successivamente inviato in Unione Sovietica col 3º Reggimento bersaglieri, venne fucilato insieme ai superstiti del XVIII battaglione dopo essere stato fatto prigioniero al termine della battaglia di Natale del 1941.[1]
A lui la città di Varese ha dedicato una scuola media.[2][3]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]«Per due volte rifiutava recisamente di essere rimpatriato per rimanere al comando del plotone, da lui forgiato in granitico blocco e guidato con perizia ed ardimento in tutti i fatti d’arme sostenuti in un lungo ciclo operativo dei suo battaglione. Durante una giornata di aspro combattimento, noncurante del violento fuoco di armi automatiche e di mortai nemici, animava del suo stesso entusiasmo i dipendenti, portandosi dove più incombeva la minaccia. Ferito una prima volta alla gola persisteva nell’azione. Colpito nuovamente al petto da una raffica di mitragliatrice, rifiutava il trasporto al posto di medicazione e continuava ad incitare i superstiti alla resistenza. Rimasto sul campo per le gravi ferite riportate e catturato dal nemico, di fronte ad un commissario sovietico che cercava di individuare l’ufficiale, declinava fieramente la sua qualità. Minacciato con la rivoltella abbassava con disprezzo la mano armata del commissario, scopriva il petto, mostrava le ferite e si dichiarava pronto a seguirlo; ma dopo pochi passi compiuti con supremo sforzo, veniva barbaramente trucidato dal vile avversario. Fulgido esempio di eroismo e di salde virtù di italiano. Iwanowskij (Fronte russo), 25 dicembre 1941.[4]»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fanfara "A. Vidoletti" di Vergiate, su fanfaravidoletti.blogspot.com. URL consultato il 2 maggio 2019.
- ^ Scuola media Vidoletti, su icvarese3.edu.it. URL consultato il 2 maggio 2019.
- ^ A Masnago si ricorda il bersagliere Vidoletti, su varesenews.it. URL consultato il 5 maggio 2017.
- ^ Angelo Vidoletti, su quirinale.it. URL consultato il 25 dicembre 1941.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Angelo Vidoletti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Angelo Vidoletti, su Combattenti Liberazione, http://www.combattentiliberazione.it. URL consultato il 13 maggio 2019.