Cirillo Floreanini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cirillio Floreanini al campo base del K2 il 4 agosto 1954
Cirillio Floreanini al campo base del K2 il 4 agosto 1954

Cirillo Floreanini (Enemonzo, 16 marzo 1924[1]Tolmezzo, 2 giugno 2003[2]) è stato un alpinista italiano. Fu uno dei membri che presero parte alla spedizione al K2 del 1954. È considerato uno dei padri del Soccorso alpino italiano[1].

Svolse il servizio di leva nel 1943 presso la Scuola militare alpina di Aosta. Nel 1948 divenne istruttore alpino nazionale del CAI[3].

Conquistò il Piccolo Mangart (aprendo una nuova via sulla parete nord); salì per la prima volta in inverno la via Deye-Peters alla Torre della Madre del Camosci; proseguì l'attività alpinistica sulle Dolomiti e nelle Alpi centrali[4]. Nel 1950 venne ammesso nel Club Alpino Accademico Italiano[3].

Nel 1953 fu il primo responsabile del neo costituito nucleo del soccorso alpino di Cave del Predil[3]. Nel 1954, con la fondazione del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico venne nominato capo delegazione del Friuli Venezia Giulia (carica che mantenne sino al 1994)[1].

Nel 1954 venne scelto da Ardito Desio per far parte della spedizione al K2 del 1954. A causa di una caduta in tratto intermedio dell'ascesa, non poté attaccare la vetta del K2[3].

Nel 1986 gli venne conferita la medaglia d'oro del Club Alpino Italiano[3].

  1. ^ a b c Floreanini, un eroe del K2, in Lo Scarpone, luglio 2003. URL consultato il 10 febbraio 2021.
  2. ^ Necrologio FLOREANINI CIRILLO, su Messaggero Veneto, 3 giugno 2003. URL consultato il 10 febbraio 2021.
  3. ^ a b c d e Floreanini Cirillo, su dizionariobiograficodeifriulani.it. URL consultato il 10 febbraio 2021.
  4. ^ FRIEND D'ORO anno 2002 all'alpinista CIRILLO FLOREANINI, su leggimontagna.it. URL consultato il 10 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2021).

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • Cirillo Floreanini, in Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN90159020 · SBN CFIV084053