Chimera (mitologia)
Chimera | |
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La Chimera di Arezzo, un bronzo etrusco | |
Nome orig. | Χίμαιρα |
Autore | sconosciuto |
La chimera (in greco antico: Χίμαιρα?, Chímaira) è un mostro leggendario nella mitologia greca, in quella romana e in quella etrusca formato con parti del corpo di animali diversi.
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Le descrizioni del mostro variano a seconda degli autori dell'epoca e spesso il morso del serpente era velenoso e posto sulla coda. Esiodo scrive che avesse testa e corpo di leone ma con una testa di capra sulla schiena ed una coda di serpente[1] mentre Omero scrive che avesse il corpo di capra, coda di drago, testa di leone e che sputava fuoco dalle fauci[2].
«Era il mostro di origine divina,
leone la testa, il petto capra, e drago
la coda; e dalla bocca orrende vampe
vomitava di foco: e nondimeno,
col favor degli Dei, l'eroe la spense.»
Genealogia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il mito greco fa parte della progenie di Tifone ed Echidna[3], insieme all'Idra di Lerna, Cerbero[4] e Ortro[5][6]. Secondo Esiodo fu Chimera a partorire la Sfinge ed il Leone di Nemea avuti dal fratello Ortro e progenie che secondo altri autori apparterrebbe a sua madre Echidna oppure ad altre madri[7].
Origine del mito
[modifica | modifica wikitesto]Autori Greci e Romani
[modifica | modifica wikitesto]Vari autori (Plinio il Vecchio, Servio Mario Onorato, Virgilio, Omero) parlano del luogo dove la chimera si trovava. Strabone riuscì a descrivere anche una montagna situata sulla costa della Licia e altri alti promontori che si trovano vicino a una città[8]. In quel luogo esiste il Monte Chimera, situato nelle vicinanze di Adalia, che in passato era citato dagli stessi autori per i suoi fuochi perenni[9].
Civiltà etrusca
[modifica | modifica wikitesto]Nella civiltà etrusca, la Chimera appare già nel periodo orientalizzante e che precede l'arte arcaica etrusca ed appare nelle pitture murali etrusche del IV secolo a.C.
Antico Egitto
[modifica | modifica wikitesto]Una leonessa sputafuoco era una delle più antiche divinità solari e di guerra dell'antico Egitto ed era rappresentata già 3000 anni prima del periodo greco e le influenze sono possibili. La leonessa rappresentava la dea della guerra e protettrice di entrambe le culture che si sarebbero unite come Antico Egitto.
Civiltà Neo-Ittita
[modifica | modifica wikitesto]La Chimera neo-ittita di Karkemish, datata tra l'850 e il 750 a.C. ed esposta nel Museum of Anatolian Civilizations è ritenuta una base per la leggenda greca. Si differenzia dalla versione greca in quanto la leonessa raffigurata ha anche una testa umana che sale dalle sue spalle ed è alata.
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Chimera fu uccisa da Bellerofonte su ordine del re di Licia Iobate stanco delle scorrerie della bestia sul suo territorio. Bellerofonte aveva la punta della sua lancia fatta di piombo e quando la scagliò fra le fauci aperte del mostro il calore delle fiamme che le uscivano dalla bocca sciolse quel metallo soffocandola[9]. Nell'Iliade Omero scrive anche che prima che Bellerofonte la uccidesse, la Chimera fu tenuta a bada dal licio Amisodaro[10], che in seguito divenne padre dei giovani eroi Atimnio e Maride. Secondo altre fonti postume all'Iliade, Chimera non è locata nella Licia, ma nell'Aspromonte.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Esiodo, Teogonia, 319-322
- ^ Omero, Iliade VI, 223-225.
- ^ (EN) Igino Fabulae 151, su theoi.com (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2014).
- ^ Quinto Smirneo Postomerica 6.249 ff. pp. 272, 273 (In inglese)
- ^ Esiodo Teogonia 306, 312 (In inglese)
- ^ Pseudo Apollodoro Biblioteca 2.5.10 (In inglese)
- ^ Esiodo, Teogonia 327.
- ^ Strabone, Geografia 14. 3. 5.
- ^ a b Chimera su Theoi.com (In inglese)
- ^ Omero, Iliade XVI, v. 328
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Pseudo-Apollodoro, Biblioteca 2.3.1-2: descrizione della chimera e della sua uccisione per mano di Bellerofonte.
- Fonti secondarie
- Ugo Bardi, Il libro della Chimera: storia, rappresentazione e significato del mito, Firenze, Ed. Polistampa, 2008, ISBN 88-596-0365-X.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sulla chimera
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «chimera»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chimera
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- chimera, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Decio Vinciguerra e Geremia D’Erasmo, CHIMERA, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- (EN) Chimera, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Chimera, su Theoi Project.
- Miti e leggende - La chimera, su etr.it. URL consultato l'8 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 218228111 · Thesaurus BNCF 73128 · GND (DE) 4391430-5 · BNF (FR) cb12417626c (data) |
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