Castelloza

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Castelloza in un canzoniere del XIII secolo

Castelloza o Casteldoza o Castelosa, anche nella forma Na de Casteldoza, o Na della Castelloza o Na de Castel d'Oze[1], detta anche Donna Castelloza (intorno al 1200 – XIII sec.) è stata una trobairitz alverniate e signora del castel d'Oze, una fortezza costruita sopra un puech[2] dominante le gole dell'Auze a Sénezergues.

La sua vida ci dice che lei sia stata "molto gioviale", "grande erudita" e "molto bella".[3] Castelloza ebbe per amante Arman de Breon (o Brion), membro della casa di Bréon (di rango sociale superiore a quello Castelloza), a cui dedica la sua poesia.[3]

In più di qualche miniatura[4], si ha un ritratto succinto di lei fatto da Uc de Saint Circ nel XIII secolo :

«Na castellosa si fo Alvernha, gentils domna, moiler del Turec do Maironna. et amat N'Arman del Brehon, e fetz de lui sas cansos. Et era una domna mout gaia e mout enseignada e mout bella»

Secondo la sua vida, il suo matrimonio con Truc o Turc de Mairona, probabilmente il signore di Meyronne[3][5], la porta dall'altra parte dell'Alvernia. Gli antenati di Turc parteciparono a una crociata intorno al 1210 o 1220, e lui stesso prese parte alla quarta crociata[6], cagione del soprannome (ovvero "turco")[3],

  • Nel 1230, Castelloza assiste alla Cour d'amour tenuta al castello di Romain, in Provenza, presieduta da Phanette de Gantelme, signora del luogo, la donna più compita del suo tempo[7].
  • Nel 1265, appare alle Fêtes de l'Épervier[8] e alla Cour d'Amour di sua cugina di Polignac, con la baronessa d'Allègre, Béatrix de Mercoeur, insieme ai signori de Beauvoir, de Randon, du Roure, d'Apchier[9].

Il soggetto delle sue poesie è in genere l'amor cortese, di cui ci restano tre o forse quattro[10] odi amorose, ma senza musica[11]. Ciò, tuttavia, fa di lei almeno la seconda trobairitz più prolifica in termini di opere pervenuteci, superata solo da Beatriz de Dia.

Se paragonata a Beatriz de Dia, Castelloza si presenta come una poetessa più conservatrice. Il suo personaggio in tutti i suoi lavori è notevole e, anche se alimenta la tensione tra amore condizionato e incondizionato, lei resta sempre impegnata nella fedeltà assoluta.[12]

Uno studioso, Peter Dronke, vede le canzoni di Castelloza come la formazione di un ciclo lirico.[13]

  • Ja de chantar non degra aver talan
  • Amics, s'ie.us trobes avinen
  • Mout avetz faich lonc estatge
  • Per joi que d'amor m'avegna (contesa[14])
  1. ^ "Na" significa "signora" in lingua occitana.
  2. ^ Puech o puèg è una parola occitana derivante dal latino podium e significa « monte, altura, collina, picco ». Vedi Dictionnaire occitan-français
  3. ^ a b c d Vidas, p. 26.
  4. ^ BN, manoscritti francesi 854, f° 125 e 12.473, f°110
  5. ^ Situato nel comune di Venteuges, cantone di Saugues, de castello di Meyronne non vi è rimasta traccia alcuna.
  6. ^ Per cui si pensa che per questo motivo gli venga attribuito il soprannome di Turc, (Nobiliaire d'Auvergne, Jean-Baptiste Bouillet)
  7. ^ Sartiges d'Angles
  8. ^ Fêtes de l'Épervier (lett. Feste dello Sparviero)
  9. ^ La Salle de Rochemaure
  10. ^ Bruckner, 871
  11. ^ Coldwell, "Castelloza"
  12. ^ Bruckner, 877.
  13. ^ Bruckner, 884.
  14. ^ Risulterebbe una canso anonima
    (FR) Henri Pascal de Rochegude, Le Parnasse occitanien, ou Choix de poésies originales des troubadours, 1819, pp. 387-388. URL consultato il 27 marzo 2013.
  • (EN) Bruckner, Matilda Tomaryn. "Fictions of the Female Voice: The Women Troubadours." Speculum, Vol. 67, No. 4. (Oct., 1992), pp. 865–891.
  • (EN) Coldwell, Maria V. "Castelloza." Grove Music OnlineArchiviato il 16 maggio 2008 in Internet Archive., ed. L. Macy.
  • (EN) Gravdal, Kathryn. "Mimicry, Metonymy, and 'Women's Song': the Medieval Women Trobairitz." Romanic Review, 83:4 (1992:Nov.) pp. 411–427.
  • (EN) Paden, William D., Jr. "The Poems of the 'Trobairitz' Na Castelloza." Romance Philology, 35:1 (1981:Aug.), pp. 158–182.
  • (EN) Schutz, A. H. "Where Were the Provençal 'Vidas' and 'Razos' Written?" Modern Philology, Vol. 35, No. 3. (Feb., 1938), pp. 225–232.
  • (EN) Shapiro, Marianne. "The Provençal Trobairitz and the Limits of Courtly Love." Signs, Vol. 3, No. 3. (Spring, 1978), pp. 560–571.
  • (EN) Weiss, Julian. "Lyric Sequences in the Cantigas d'amigo." Bulletin of Hispanic Studies, 65:1 (1988:Jan.), pp. 21–38.
  • (FR) Fabre, Abbé François, Notes historiques sur Saugues (Haute Loire), Saugues, L'œuvre Saint-Bénilde, 1982 [1899].
  • (FR) Servant, Yvonne, « Dona Castellosa, une femme troubadour », in La vie au Moyen-Age dans la région de Saugues n°1, Saugues, Montchauvet Archéologie et Patrimoine, 1998.

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