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Corchorus

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Corchorus
Corchorus acutangulus
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Malvidi
OrdineMalvales
FamigliaMalvaceae
SottofamigliaGrewioideae
GenereCorchorus
L.
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseDilleniidae
OrdineMalvales
FamigliaMalvaceae
SottofamigliaGrewioideae
GenereCorchorus
Specie

Il corcoro (Corchorus L.) è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Malvacee[1][2], che raccoglie circa 80 specie native delle regioni tropicali e subtropicali in tutto il mondo.

Dalle fibre di alcune specie di questo genere si ricava la juta, utilizzata soprattutto in ambito tessile.[3]

Il nome deriva dal vocabolo del greco antico κόρχορος oppure κόρκορος, che indica una pianta selvatica di identificazione incerta, possibilmente juta oppure asparago selvatico.[4]

Le piante sono in genere erbe annuali, che raggiungono altezze fino a 2-4 metri, con poche ramificazioni, a volte assenti. Le foglie sono alternate, semplici, lanceolate, lunghe da 5 a 15 cm, con punta acuminata e margine finemente seghettato o lobato. I fiori sono piccoli, con dimensioni di circa 2–3 cm, e gialli, con 5 petali; i frutti sono delle capsule contenenti molteplici semi.[senza fonte]

Il genere Corchorus, descritto per la prima volta da Linneo nella sua opera Species Plantarum (1753), è classificato nella sottofamiglia Grewioideae della famiglia delle Malvacee[5][6][7]. Tale genere contiene circa 80 specie.[1]

Le fibre derivata dalle piante del genere Corchorus, conosciute come juta, sono le fibre vegetali più coltivate dopo il cotone.[8]

Nella cucina tailandese, le foglie sono conosciute come bai po.
Corchorus aestuans in Hyderabad, India.

Le foglie di Corchorus sono consumate nelle cucine di svariati paesi. Corchorus olitorius è usato principalmente in piatti del sud-est asiatico, Medio Oriente, Nordafrica e Africa occidentale; Corchorus capsularis è consumato in Giappone e in Cina. Quando cotto, ha una consistenza mucillaginosa, quasi viscida, simile al gombo. I semi sono usati come condimento e dalle foglie si ricavano tisane.

In Nordafrica e Medio oriente, le foglie più giovani delle specie di Corchorus sono conosciute, in arabo, come malukhiyah e sono consumate anche crude. Il Malukhiyah è largamente consumato in Egitto e alcuni lo considerano un piatto tipico egiziano. Tali foglie rappresentano un cibo di base per gli egiziani fin dai tempi dei faraoni.

Nella cucina nigeriana, specialmente tra gli Yoruba, è comunemente usato in uno stufato noto come ewedu, un condimento per altri alimenti a base di amido come l'amalaor aggiunto con gbegiri una zuppa locale di nigeria. Nel nord della Nigeria è conosciuto come Ayoyo. Lo usano per cucinare una salsa chiamata Miyan Ayoyo, che viene comunemente servita con Tuwon Masara o Tuwon Allebo.

In Ghana, è per lo più mangiato dalla gente del Nord e si chiama ayoyo. Viene consumato principalmente con Tuozaafi (cibo preparato con farina di mais).

Le foglie di iuta vengono anche consumate tra il popolo Luhya del Kenya occidentale, dove è comunemente noto come mrenda o murere. Viene mangiato con cibi amidacei come gli ugali, un alimento base per la maggior parte delle comunità in Kenya.

Nel nord del Sudan è chiamato khudra, che significa "verde" in arabo sudanese. Il popolo Songhai del Mali lo chiama fakohoy.

In India, è conosciuto localmente come nalta sag. È un alimento preferito durante i mesi estivi, specialmente a Sambalpur e nella parte occidentale dell'Odisha. Di solito è mangiato insieme a riso o pappa di riso.

Nelle Filippine, Corchorus olitorius è noto come saluyot. È comunemente consumato come una verdura a foglia insieme a germogli di bambù. Nella cucina thailandese, le foglie del Corchorus olitorius (localmente conosciute come bai po; in Thai: ใบ ปอ) vengono sbollentate, insieme al riso congee. Il sapore ricorda quello degli spinaci e del samphire.

In Sierra Leone è conosciuto come krain krain (o crain crain) ed è cotto come stufato. Lo stufato viene solitamente consumato con riso o foofoo (un cibo tradizionale a base di manioca).[9][10]

  1. ^ a b (EN) Corchorus, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 2 marzo 2022.
  2. ^ còrcoro, su Vocabolario Treccani.
  3. ^ (EN) Jute, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. URL consultato il 26 agosto 2019.
  4. ^ (EN) Asa Gray, The Genera of the Plants of the United States vol.2, 1849, p. 94.
  5. ^ (EN) Malvaceae, su Angiosperm Phylogeny Website.
  6. ^ Malvaceae Info web site, su malvaceae.info.
  7. ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  8. ^ exporter-of-jute-products.blogspot.com, https://exporter-of-jute-products.blogspot.com/2006/01/golden-copper-and-silver-fibers-of.html.
  9. ^ gbgm-umc.org, https://web.archive.org/web/20110919040153/http://gbgm-umc.org/umcor/ngo/sierraleone/ (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2011).
  10. ^ publicwebsite.idrc.ca, https://web.archive.org/web/20110404061717/http://publicwebsite.idrc.ca/EN/Resources/Publications/Pages/ArticleDetails.aspx?PublicationID=749 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2011).

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