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9ff

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Porsche 9ff
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StatoGermania (bandiera) Germania
Forma societariaGmbH
Fondazione2001 a Dortmund
Chiusura2013 (bancarotta)
Sede principaleDortmund
Persone chiaveJan Fatthauer
SettoreAutomobilistico
Sito webwww.9ff.de/

La 9ff era un'azienda specializzata di componenti e nell'elaborazione di autovetture fabbricate dalla Porsche. L'industria ha sede presso Dortmund ed è stata fondata nel 2001 da Jan Fatthauer.[1] L'azienda ha dichiarato bancarotta il 6 settembre 2013[2]

Presso il salone automobilistico di Essen del 2007 la 9ff ha presentato una propria versione della Porsche 997 GT3, denominata GT9. L'intera vettura è stata riconfigurata per poter raggiungere la velocità di 410 km/h. La carrozzeria è stata ricostruita impiegando fibra di carbonio e pannelli in kevlar. Ciò ha permesso di portare il peso complessivo a 1375 kg, 70 kg in meno rispetto alla GT3. Il collettore di aspirazione è stato costruito in oro per permettere un miglior raffreddamento dell'aria indirizzata verso l'unità propulsiva. Le sospensioni posteriori sono state modificate adottando una configurazione push-rod. I freni sono stati aggiornati con nuovi dischi carboceramici in tandem con un sistema ABS. Il propulsore 4.0, che è stato spostato in posizione centrale, è stato potenziato con l'inserimento di due turbocompressori, grazie ai quali il motore è in grado di generare 987 cv. Esso viene gestito da un cambio a sei marce. Con questa configurazione, la GT9 è in grado di accelerare da 0 a 300 km/h in 17,6 secondi, 0,6 secondi in meno rispetto alla Bugatti Veyron. La velocità effettiva è stata stabilita sui 409 km/h, punta massima che l'ha resa per un certo periodo la vettura stradale più veloce del mondo.[3]

Di questo modello è stata presentata una versione aggiornata nel 2008. Essa, denominata R, implementa lo stesso propulsore 4.0 potenziato però a 1240 cv e un impianto di scarico con terminali laterali. L'accelerazione da 0 a 300 km/h in 16 secondi.[4]

Presso il salone di Essen del 2009 è stata mostrata la versione da competizione della GT9, denominata GT9-CS. Costruita in un unico esemplare, la CS è equipaggiata con un roll-cage realizzato secondo la normativa FIA e un propulsore da 750 cv.[5]

Nel 2009 la 9ff ha presentato una propria versione della Porsche 997 Turbo. Il modello coupé è stato convertito in versione speedster, riprendendo le precedenti versioni speedster dei modelli 356, 911 e 964. L'intera linea del design è stata potenziata con l'aggiunta di un nuovo kit aerodinamico, mentre il propulsore, gestito da un cambio Tiptronic, bi-turbo è stato elaborato fino a raggiungere la potenza di 650 cv con coppia di 810 Nm. Ciò è stato possibile con l'inserimento di turbocompressori 9ff F650 VTG, di un catalizzatore sportivo, di collettori di scarico in acciaio inox e di un nuovo ECU rimappato. L'impianto frenante è costituito da freni a disco da 380 mm con pinze a sei pistoncini. Gli interni includono dei sedili sportivi e sono realizzati in materiale ultraleggero.[6]

Nel 2009, la 9ff ha realizzato la BT-2 impiegando come base la Porsche 911 GT2. Il propulsore è stato elaborato fino ad ottenere la potenza di 850 cv e 920 Nm di coppia. Ciò permette un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 3 secondi ed una velocità massima di 386 km/h. L'aerodinamica è stata migliorata con un nuovo pacchetto aerodinamico dotato di numerosi componenti in carbonio. Tra di essi, vi è un doppio spoiler anteriore che riesce a creare una deportanza pari a 70 e 90 kg alla velocità di 250 km/h.[7]

  1. ^ Sito ufficiale 9ff, su 9ff.de. URL consultato il 31 luglio 2013.
  2. ^ Paolo Ianiro, Tuning: 9ff e SpeedArt falliscono, in SupercarTeam.it, 18 settembre 2013. URL consultato il 18 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2013).
  3. ^ 9ff GT9, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 1º agosto 2013.
  4. ^ 9ff GT9-R, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 2 agosto 2013.
  5. ^ 9ff GT9-CS, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 13 agosto 2013.
  6. ^ 9ff Speed9, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 6 agosto 2013.
  7. ^ 9ff BT-2, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 12 agosto 2013.

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