«The world is like a ride at an amusement park, and when you choose to go on it, you think it's real, because that's how powerful our minds are. And the ride goes up and down and round and round and it has thrills and chills and it's very brightly colored and it's very loud. And it's fun, for a while. Some people have been on the ride for a long time, and they begin to question: 'Is this real? Or is this just a ride?' And other people have remembered, and they come back to us and they say 'Hey! Don't worry, don't be afraid - ever - because... this is just a ride.' And we kill those people. 'Shut him up! We have a lot invested in this ride! Shut him up! Look at my furrows of worry; look at my big bank account, and my family. This has to be real'. It's just a ride. But we always kill those good guys who try and tell us that - ever notice that? - and we let the demons run amok. But it doesn't matter, because... it's just a ride, and we can change it any time we want. It's only a choice. No effort. No worry. No job. No savings and money. Just a choice, right now, between fear and love. The eyes of fear want you to put bigger locks on your door, buy bigger guns, close yourself off. The eyes of love, instead, see all of us as one. Here's what we can do to change the world, right now, into a better ride. Take all that money we spend on weapons and defense each year and, instead, spend it feeding, clothing and educating the poor of the world, which it would do many times over - not one human being excluded - and we can explore space together, both inner and outer, forever. In peace.»
«Sa cosa stavo pensando? Io stavo pensando una cosa molto triste, cioè che io, anche in una società più decente di questa, mi troverò sempre con una minoranza di persone. Ma non nel senso di quei film dove c'è un uomo e una donna che si odiano, si sbranano su un'isola deserta perché il regista non crede nelle persone. Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sà che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza... e quindi...»
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Chi sono
Waxen, all'anagrafe Gaspare Bitetto. Vivo a Roma, lavoro nell'informatica, ma le mie passioni più grandi sono i gatti, il cinema e la letteratura (Scrivo. Perlopiù narrativa e satira). Nella vita faccio quello che fanno un po' tutti: nasco, cresco, mi riproduco, invecchio e muoio, anche se non sempre in quest'ordine. Da qualche tempo ho scoperto che il segreto per vivere meglio è non prendersi troppo sul serio. Ancora qualche sforzo e magari ci riesco.
Che ci faccio qui?
Mi occupo quasi unicamente di lavoro sporco. Mi è capitato di rado di scrivere nuove pagine, e forse è stato meglio così. Un paio di volte ho provato a scrivere la mia, generando sdegno, rabbia e indignazione, nemmeno fossi Carolina Marconi (ehi, un momento, lei è enciclopedica! magari un giorno diventa ministro!). Chissà che un giorno non diventi enciclopedico anche io, editoria permettendo.
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