Coordinate: 46°29′23.69″N 11°24′30.2″E

Cornedo all'Isarco

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Cornedo all'Isarco
comune
(IT) Cornedo all'Isarco
(DE) Karneid
Cornedo all'Isarco – Stemma
Cornedo all'Isarco – Veduta
Cornedo all'Isarco – Veduta
Cornedo con lo Sciliar sullo sfondo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoAlbin Kofler (SVP) dal 22-9-2020
Lingue ufficialiItaliano, Tedesco
Territorio
Coordinate46°29′23.69″N 11°24′30.2″E
Altitudine290 m s.l.m.
Superficie40,61 km²
Abitanti3 459[3] (31-8-2020)
Densità85,18 ab./km²
FrazioniBriè/Breien, Cardano/Kardaun (sede comunale), Collepietra/Steinegg, Cornedo all'Isarco/Karneid, Prato all'Isarco/Blumau, San Valentino in Campo/Gummer[1]
Comuni confinantiBolzano, Fiè allo Sciliar, Nova Levante, Nova Ponente, Renon, Tires
Altre informazioni
Cod. postale39053
Prefisso0471
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021023
Cod. catastaleB799
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[4]
Cl. climaticazona E, 2 833 GG[5]
Nome abitanti(IT) cornedesi
(DE) Karneider[2]
PatronoS. Vito
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cornedo all'Isarco
Cornedo all'Isarco
Cornedo all'Isarco – Mappa
Cornedo all'Isarco – Mappa
Localizzazione del comune di Cornedo all'Isarco nella provincia autonoma di Bolzano
Sito istituzionale

Cornedo all'Isarco (Karneid in tedesco) è un comune italiano di 3 459 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige, situato all'imbocco della valle Isarco, nonché della val d'Ega. Il centro e alcune frazioni sono arroccate sulle pendici della montagna, altre frazioni (Cardano, Prato all'Isarco) si trovano invece in fondovalle.

Geografia fisica

La frazione di Cardano (Kardaun) è collegata a Bolzano con una linea di autobus urbani (linea 8) e anche con la ciclabile della Valle Isarco.[6]

Da Cardano, attraverso una galleria lunga 1.100 m, si giunge nella Val d'Ega (Eggental) e da lì alle località sciistiche di Nova Ponente e Passo di Pampeago, a Nova Ponente, Nova Levante, al lago di Carezza presso il passo di Costalunga (1.741 m s.l.m.) o al passo di Lavazè (1.805 m s.l.m.) o passo di Oclini (1.989 m s.l.m.) Questi valichi alpini portano in Trentino.

Dai bivi a Prato all'Isarco (Blumau) si giunge nella val di Tires oppure a Fiè allo Sciliar e da lì a Castelrotto, Siusi e all'alpe di Siusi.

Origini del nome

Il toponimo è attestato per la prima volta tra il 1142 e il 1170 come Corneit, Curneit, Curneid e deriva dal latino cornus ("corniolo").[7][8] La forma moderna compare nel 1477 come Karneyd.[9]

Storia

Origini

Cornedo è un antico distretto giudiziale (Gericht Karneid), facente parte dal XIII secolo della particolare organizzazione amministrativa della contea del Tirolo. Il distretto veniva gestito, per conto del potere principesco tirolese (dal 1363 asburgico), da diversi casati nobiliari, fra cui i signori di Liechtenstein originari di Laives. La particolare importanza della località risultava anche dalla sua posizione sulla rotta del Brennero che dal XIV secolo, grazie al cosiddetto Kuntersweg, passava per la gola dell'Isarco nel territorio di Cardano, e non più per il Renon.[10]

Simboli

«Stemma d'argento, calzato ritondato d'azzurro.»

È parte delle insegne dei conti di Liechtenstein proprietari del castello e amministratori del villaggio dal 1385 al 1595. Lo stemma è stato adottato il 3 aprile 1968.[11]

Questo stemma coincide con lo sfondo di quello di Laives, luogo di origine della casata dei Liechtenstein.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Architetture militari

Architetture civili

La centrale di Cardano (Kardaun) con le sue condotte forzate
  • Centrale di Cardano. Presso il centro abitato di Cardano sorge la centrale idroelettrica, una delle più grandi dell'Alto Adige, dotata di 5 condotte forzate ben evidenti lungo il pendio sovrastante. La sesta condotta è stata smantellata in quanto, sdoppiata alla fine, serviva ad alimentare 2 turbine ad uso ferroviario per la produzione di corrente continua a 5000 V: tale sistema di trazione è stato soppiantato. Le acque che discendono dalle condotte forzate sono derivate dalla diga di Ponte Gardena, circa 15 chilometri a monte. A dare il loro contributo all'opera furono l'architetto torinese Eugenio Mollino oltre all'architetto, e più tardi regista, Luis Trenker e il suo maestro, Clemens Holzmeister. La definitiva entrata in esercizio avvenne il 15 settembre 1929. Nel 1945 la centrale passò dal primo concessionario SIDI a “SIP - Società idroelettrica piemonte”. In seguito vi furono ulteriori passaggi di proprietà: nel 1963, con la nazionalizzazione dell'energia elettrica, Enel subentrò come concessionario della centrale di Cardano e di svariate altre centrali altoatesine. Nel 1999 Enel è divenuta una società per azioni e la gestione della centrale è stata trasferita a Enel Produzione S.p.A. Il 1º giugno 2010 SEL e Enel Produzione hanno dato vita ad una joint venture. Dal gennaio 2011 la neo-costituita società, che ha assunto il nome di SE Hydropower Srl, opera grazie a una nuova concessione, a seguito di procedura per il rilascio/rinnovo indetta nel 2005, che ha durata fino al 31 dicembre 2040. Le condotte hanno una portata che può raggiungere i 90 m³/s al massimo, affrontando un dislivello totale di 183 metri tra il punto di presa (a 459 metri) e il punto di restituzione (a 276 metri). Oggi la centrale è gestita da Alperia Greenpower, affiliata Alperia S.p.A.

Società

Le frazioni

 Frazione (in ted.)            Uomini 	Donne 	Totale 	Famiglie   
 Collepietra (Steinegg)           716 	  677 	 1.393 	     520  
 S.Valentino in Campo (Gummer)    312 	  286 	   598 	     230
 Cornedo (Karneid)                267 	  253 	   520 	     209
 Cardano (Kardaun)                239 	  235 	   474 	     213
 Prato all'Isarco (Blumau)        196 	  208 	   404 	     174
 Briè (Breien)                     24 	   19 	    43 	      17
 Totale                         1.754   1.678    3.432     1.363
 (riferimento 23 marzo 2020) 
 Fonte: https://www.gemeinde.karneid.bz.it/system/web/fakten.aspx?menuonr=219369194&sprache=3 

Ripartizione linguistica

Appartenenza linguistica degli abitanti secondo il censimento del 2011:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[12]
89,03% madrelingua tedesca
10,64% madrelingua italiana
0,33% madrelingua ladina

Evoluzione demografica

Abitanti censiti

Infrastrutture e trasporti

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Cardano e Stazione di Prato-Tires.

Cornedo all'Isarco per la sua particolare attenzione a favorire un turismo ecosostenibile a mobilità dolce è inserito nel consorzio delle Perle delle Alpi.[13]

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2005 2015 Albin Kofler SVP Sindaco
2015 2020 Martina Lantschner SVP Sindaco
2020 Albin Kofler SVP Sindaco

Note

  1. ^ Numeri e fatti, su comune.cornedo.bz.it, Comune di Cornedo all'Isarco. URL consultato il 20 gennaio 2014.
  2. ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 230.
  3. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Pista ciclabile Valle Isarco: Bressanone - Chiusa - Bolzano, su suedtirolerland.it
  7. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
  8. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano: Athesia, 1995, p. 183s. ISBN 88-7014-634-0.
  9. ^ Hannes Obermair, Bozen Süd – Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500, vol. 2, Bolzano, Città di Bolzano, 2008, p. 167, n. 1178, ISBN 978-88-901870-1-8.
  10. ^ Norbert Mumelter, Der Kuntersweg - die Überwindung der Eisackschlucht »zwischen Botzen und Trostperch«, Cornedo, Comune, 1984.
  11. ^ Cornedo All'Isarco - Karneid, su heraldry-wiki.com. URL consultato il 12 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2022).
  12. ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
  13. ^ Sito ufficiale Perle delle Alpi Archiviato il 20 dicembre 2012 in Internet Archive.

Bibliografia

  • (DE) Irmgard Lantschner, Die Gemeinde Karneid, a cura del Verein für Kultur und Heimatpflege Karneid, Cornedo, 2000.
  • Wittfrida Mitterer, Megawatt & Resistenze - l'era delle centrali idroelettriche in Alto Adige, Bolzano: Athesia, 2004. ISBN 88-8266-339-6
  • (DE) Frieda Resch, Die Flurnamen in der Gemeinde Karneid, Cornedo, Comune di Cornedo, 2007.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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