Cosmesi

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Fotografia ravvicinata di un occhio femminile truccato

I cosmetici o il trucco, sono sostanze chimiche o naturali, utilizzate principalmente per risaltare la bellezza del corpo umano. Il loro uso è diffusissimo, specialmente tra le donne del mondo occidentale.

Attraverso un insieme di operazioni il trucco tende a modificare l'aspetto del volto, e a volte dell'intero corpo, verso un canone di bellezza che distingue pregi e difetti. Nel caso dei difetti si coprono le asimmetrie e gli inestetismi, e nel caso dei pregi si marcano i tratti più gradevoli.

Storia

La prima evidenza archeologica dell'uso dei cosmetici è stata individuata nell'Antico Egitto attorno al 4000 a.C.. Anche gli Antichi Greci e gli Antichi Romani facevano uso di cosmetici. In particolare gli antichi romani ed egiziani usavano cosmetici contenente un elemento tossico come il mercurio.

Nel XIX secolo la Regina Vittoria, definì il trucco una maleducazione. Veniva considerato come qualcosa di volgare e usato solo da attori e prostitute [1]

Dalla Seconda guerra mondiale in poi la diffusione dei cosmetici si fece capillare in tutto il mondo occidentale, anche se vennero proibiti nella Germania Nazista. Altri eventi importanti sulla storia dei cosmetici, in inglese, è possibile leggerli presso i collegamenti esterni alla fine della voce.

In Giappone le geishe usavano un rossetto fatto con petali di cartamo o zafferanone schiacciato, ed anche per dipingersi le sopracciglia, il taglio degli occhi e il bordo delle labbra.

Nel paese del Sol Levante le geishe usano per fondotinta anche confezioni di Bintsuke, una versione più leggera di una pomata utilizzata dai lottatori di sumo per ungersi i capelli. Pasta bianca e polvere per colorare il volto, e la schiena; rosso per definire il contorno degli occhi e il naso. Tintura nera per colorare i denti durante la cerimonia di iniziazione delle apprendiste geishe, chiamate maiko.

Attualmente, l'industria cosmetica è dominata da un ristretto numero di multinazionali nate all'inizio del XX secolo. La prima, una delle maggiori dominanti, è stata L'Oreal, fondata da Eugene Shueller nel 1909 con il nome di French Harmless Hair Colouring Company. L'anno successivo il mercato dei cosmetici subì uno sviluppo improvviso con la comparsa del trio Elizabeth Arden, Helena Rubinstein e Max Factor. Poco prima della Seconda Guerra Mondiale si aggiunse al gruppo Revlon e subito dopo Estée Lauder.

Scopi

Lo scopo principale della cosmetica moderna è di simulare giovinezza, salute e di conseguenza l'eccitazione sessuale. Ma la cosmetica, oltre a questo ha diversi altri scopi: per esempio di modificare l'apparenza fisica per ottenere particolari forme di makeup (letteralmente: trucco), usate per preparare gli attori per il teatro e il cinema.

È possibile in questo modo realizzare una grande varietà di effetti fino alla completa trasformazione di un attore in un essere non umano, grazie all'uso di specifiche protesi. I cosmetici sono utilizzati anche per istruire i medici per riconoscere e trattare le lesioni. Inoltre viene utilizzato dalle adolescenti per apparire meno giovani. In questo modo credono di apparire sessualmente più attraenti. Nei paesi anglosassoni, durante la festa di Halloween uomini o donne, giovani o anziani, possono utilizzare trucchi senza sentirsi in imbarazzo.

Attraverso un insieme di operazioni il trucco tende a modificare l'aspetto del proprio volto verso un canone di bellezza che distingue pregi e difetti. Nel caso dei difetti si coprono le asimmetrie e gli inestetismi, e nel caso dei pregi si marcano i tratti più gradevoli.

I canoni di bellezza vengono impartiti dall'istruzione rimanendo nella memoria inconscia, perciò si può parlare di un senso di bellezza comune. Leonardo da Vinci, basandosi sull'osservazione di numerosi volti europei, stabilì delle regole sulle proporzioni ideali, rappresentando il canone su cui si misura la perfezione umana ed il modello a cui tendere: è più facile trovarli realizzati nelle sculture e nei dipinti classici che non in natura.

Tipologia dei cosmetici

I cosmetici comprendono:

  • rossetto, lucidalabbra e gloss (in inglese: lucentezza), usati per colorare le labbra in modo da farle sembrare più carnose o vistose;
  • fondotinta, cipria e belletto usati per colorare il volto, illuminando e rimuovendo le imperfezioni si coprono macchie cutanee e brufoli per produrre l'impressione di salute e giovinezza;
  • Il fard detto anche blush (dall'inglese "arrossire"), nel passato veniva usato esclusivamente nelle tonalità del rosa e del rosso per tingere le guance ed ottenere quello che veniva apprezzato come un "colorito sano"; oggi è considerato, invece, uno strumento utile a creare contrasti di luci ed ombre sul viso consentendo di plasmarne ed armonizzarne i volumi;
  • mascara (detto anche rimmel serve ad aggiungere un tocco di fascino in più allo sguardo perché allunga l’occhio, dà più volume alle ciglia e ne intensifica il colore, in modo da far risaltare l'occhio; occhi più grandi in proporzione al volto è segno di giovinezza;
  • ombretto o matita per gli occhi serve a modellare la forma dell'occhio e a colorare le palpebre, può essere utilizzata anche da sola per ottenere un maquillage completo. Si ingrandisce visivamente la forma dell'occhio per somigliare ai bambini. Caratteristica dei cuccioli possedere tratti somatici dolci, bocca e occhi grandi, per far intenerire la madre, ed assicurarsi che continui a proteggerlo;
  • smalto, usato per colorare le unghie delle mani e dei piedi.

Ingredienti

Gli ingredienti dei cosmetici sono catalogati dall'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients): ne esistono più di 6000.

Tra gli ingredienti della cosmetica moderna è possibile trovare sostanze che destano una certa sorpresa: per esempio per i rossetti si usa sostanza presa dalle scaglie di pesce, e più precisamente sostanze "illuminanti" chiamate "pearl essence" o "essenza di perla". Viene principalmente ottenuta dalle aringhe, ed è un sottoprodotto dal processo di commercializzazione del pesce su grande scala. Il colore carminio di molti rossetti viene ricavato dalla pressatura delle coccinelle.

Collegamenti esterni