Moplefan

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Moplefan è stato il nome della società con cui il gruppo Montedison intendeva occupare un ruolo di protagonista mondiale del settore del film plastico polipropilenico.

Le origini

Le scoperte del grande scienziato italiano Giulio Natta che lo avevano portato al riconoscimento del premio Nobel era stato acompagnato da tutta una serie di studi di sviluppi applicativi, curati da un agguerrito gruppo di ricergatori tra i quali spiccava Giorgio Mazzanti.

Già facente parte delle produzioni della Polymer[1], il settore del film plastico polipropilenico venne (1973) razionalizzato nella produzione delle pellicole che stavano prendendo il posto del vecchio cellofan, il film di trasparente di viscosa. Il polipropilene, oltre alla trasparenza, si presentava come particolarmente adatto al confezionamento dei prodotti alimentari (ad esempio la pasta). La nuova società prese il nome di Moplefan dall'unione della prima sillaba del Moplen, marchio commerciale del polipropilene, e l'ultima del Cellophane.

La nascita della Nuova Moplefan

Nonostante l'ottima condizione di partenza, la concorrenza di imprese più piccole, ma molto più agili, fece sentire i suoi effetti [2] Tra continue ristrutturazioni nel 1986 si tentò di rilanciare tutti i settori del polipropilene riunificandoli nella Nuova Moplefan.

Note

  1. ^ Nel 1972 si fuse per incorporazione, insieme alla Rhodiatoce, nella Châtillon; questa operazione portò alla nascita della Montefibre.
  2. ^ Erano sorte molte piccole imprese nel settore, soprattutto usufruendo degli imcentivi statali previsti per il Mezzogiorno

Voci correlate