Maurizio Lauzi: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Conquista una certa notorietà a livello nazionale nella metà degli [[Anni 1990|anni novanta]] grazie ad un paio di apparizioni al [[Festival di Sanremo]], nel [[1996]] e nel [[1997]] con ''Un po' di tempo'' ed ''Il capo dei giocattoli'', che gli vale un premio come miglior testo.
Fin da piccolo appassionato di musica,<ref name=dis>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1371_02_1984_0020_0022_19918470/anews,true/|titolo=Dischi|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=20 gennaio 1984|pagina=4}}</ref><ref name=bim>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/11/08/sanremo-giovani-bimbi-figli-arte.html|titolo=Sanremo giovani: bimbi e figli d'arte|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=8 novembre 1995|pagina=41}}</ref> iniziò la sua carriera discografica nel [[1983]], con l'incisione del brano ''Stelle azzurre'', sigla di [[Sintesi di una partita di Serie A|Calcio Serie A]], trasmissione delle sintesi del campionato di calcio;<ref name=pad>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0016/articleid,0994_01_1986_0182_0031_23320197/|titolo=Lauzi, padre-padrino a Sestri per il debutto del figlio dal vivo|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=5 agosto 1986|pagina=16}}</ref> il brano divenne poi un [[45 giri]] inciso per la Fonit Cetra.<ref name=dis /> Nel [[1986]] debuttò dal vivo affiancando il padre a [[Sestri Levante]], presentando due canzoni (''Sogni d'oro'' e ''In due'').<ref name=pad /> La sua carriera proseguì come solista del gruppo [[Viva (gruppo musicale)|Viva]], che incideva per la [[Virgin Records]]. Nel [[1989]] il gruppo partecipò, in qualità di vincitore per l'Italia di un concorso della Yamaha Music Foundation, alla finale di Tokyo, e si aggiudicò un riconoscimento speciale della critica. Nel [[1993]] esce l'album d'esordio, e la band partecipa ad [[Un disco per l'estate 1993|Un disco per l'estate]], condotto da Pippo Baudo.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0045/articleid,0729_01_1994_0062_0092_17631397/|titolo=Al «Blue bird» Maurizio Lauzi in concerto|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=4 marzo 1994|pagina=45}}</ref> Gli altri componenti erano Antonio Baldassarre (chitarra), Enzo Romano (basso) Massimo Facchini (tastiere), Paola Bertassi (sax), Elena Nastasi (tromba), Stefania Galli (trombone) e Diego Baschiera (batteria).

Lauzi conquistò una certa notorietà a livello nazionale nella seconda metà degli [[Anni 1990|anni novanta]], grazie a due partecipazioni da solista al [[Festival di Sanremo]], nel [[Festival di Sanremo 1996|1996]] con ''Un po' di tempo''<ref name=alb>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0036/articleid,0640_01_1996_0106_0050_8720046/|titolo=Jurassic ha sfondato «quota 500»|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=18 aprile 1996|pagina=36}}</ref> (che è anche il titolo del suo primo album prodotto dalla [[Sony Music|Sony]]<ref name="alb" />) e nel [[Festival di Sanremo 1997|1997]] con ''Il capo dei giocattoli'', che gli valse il [[Premio Lunezia]] Nuove Stelle come miglior testo, benché entrambi i brani non fossero stati apprezzati dalle giurie popolari.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0026/articleid,0586_01_1997_0053_0034_7973195/|titolo=Lauzi primo|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=23 febbraio 1997|pagina=26}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/02/24/il-festival-batte-tutti-record.html|titolo=Il Festival batte tutti i record|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=24 febbraio 1997|pagina=25}}</ref> Il suo secondo album altro non è che un repackaging del precedente, con l'aggiunta della nuova canzone.

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In seguito si dedica a esibizioni dal vivo, cantando e suonando pianoforte e tastiera.


==Discografia==
Nel [[1995]] aveva già partecipato al Festival come corista dell'orchestra [[RAI]], eseguendo anche il rap della sigla-tormentone ''Perché Sanremo è Sanremo''.
===Da solista===
*1983 - ''Stelle azzurre'' (45 giri)
*1996 - ''[[Un po' di tempo]]'' (ripubblicato l'anno successivo con l'aggiunta del brano sanremese)
*1997 - ''[[Il capo dei giocattoli]]'' (CD singolo)
===Con i Viva===
*1993 - ''Viva''


==Note==
La sua carriera discografica era però iniziata nel [[1983]], con l'incisione del brano ''Stelle azzurre'', sigla di [[Serie A|Calcio Serie A]],trasmissione delle sintesi del campionato di calcio. Poi la sua carriera era proseguita come solista del gruppo [[Viva (gruppo musicale)|Viva]], che incideva per la [[Virgin Records]].
<references />


==Collegamenti esterni==
Nel [[1989]] il gruppo partecipa, in qualità di vincitore per l'Italia di un concorso della Yamaha Music Foundation, alla finale di Tokio, e si aggiudica un riconoscimento speciale della critica.
*{{cita web|http://musicapensiero.web.fc2.com/musica/item/m/LAUZI1.html|Maurizio Lauzi (disco 1997)}}


{{Controllo di autorità}}
Nel [[1997]] esce l'album d'esordio, e la band partecipa ad [[Un disco per l'estate]], condotto da Pippo Baudo. Gli altri componenti erano Antonio Baldassarre (chitarra), Enzo Romano (basso) Massimo Facchini (tastiere), Paola Bertassi (sax), Elena Nastasi (tromba), Stefania Galli (trombone) e Diego Baschiera (batteria).
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[[Categoria:Figli d'arte]]
[[Categoria:Cantanti figli d'arte]]
[[Categoria:Autori partecipanti al Festival di Sanremo]]

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Maurizio Lauzi
Esibizione al Festival di Sanremo 1996
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereMusica d'autore
Periodo di attività musicale1983 – in attività
EtichettaFive, Epic
Album pubblicati5

Maurizio Lauzi (Varese, 11 novembre 1969) è un cantautore italiano, figlio di Bruno Lauzi.

Fin da piccolo appassionato di musica,[1][2] iniziò la sua carriera discografica nel 1983, con l'incisione del brano Stelle azzurre, sigla di Calcio Serie A, trasmissione delle sintesi del campionato di calcio;[3] il brano divenne poi un 45 giri inciso per la Fonit Cetra.[1] Nel 1986 debuttò dal vivo affiancando il padre a Sestri Levante, presentando due canzoni (Sogni d'oro e In due).[3] La sua carriera proseguì come solista del gruppo Viva, che incideva per la Virgin Records. Nel 1989 il gruppo partecipò, in qualità di vincitore per l'Italia di un concorso della Yamaha Music Foundation, alla finale di Tokyo, e si aggiudicò un riconoscimento speciale della critica. Nel 1993 esce l'album d'esordio, e la band partecipa ad Un disco per l'estate, condotto da Pippo Baudo.[4] Gli altri componenti erano Antonio Baldassarre (chitarra), Enzo Romano (basso) Massimo Facchini (tastiere), Paola Bertassi (sax), Elena Nastasi (tromba), Stefania Galli (trombone) e Diego Baschiera (batteria).

Lauzi conquistò una certa notorietà a livello nazionale nella seconda metà degli anni novanta, grazie a due partecipazioni da solista al Festival di Sanremo, nel 1996 con Un po' di tempo[5] (che è anche il titolo del suo primo album prodotto dalla Sony[5]) e nel 1997 con Il capo dei giocattoli, che gli valse il Premio Lunezia Nuove Stelle come miglior testo, benché entrambi i brani non fossero stati apprezzati dalle giurie popolari.[6][7] Il suo secondo album altro non è che un repackaging del precedente, con l'aggiunta della nuova canzone.

Nel 1995 aveva già partecipato al Festival come corista dell'orchestra RAI,[2]: sua è la voce nel rap della sigla Perché Sanremo è Sanremo di Pippo Caruso, direttore della stessa Orchestra per quell'edizione del Festival, eseguita per la prima volta proprio in quell'occasione. Quindi, aveva partecipato a Sanremo Giovani con la canzone Stella di Roma, mediante la quale ha ottenuto il diritto a gareggiare l'anno seguente .[8]

In seguito si dedica a esibizioni dal vivo, cantando e suonando pianoforte e tastiera.

  • 1993 - Viva
  1. ^ a b Dischi, in Stampa Sera, 20 gennaio 1984, p. 4.
  2. ^ a b Sanremo giovani: bimbi e figli d'arte, in La Repubblica, 8 novembre 1995, p. 41.
  3. ^ a b Lauzi, padre-padrino a Sestri per il debutto del figlio dal vivo, in La Stampa, 5 agosto 1986, p. 16.
  4. ^ Al «Blue bird» Maurizio Lauzi in concerto, in La Stampa, 4 marzo 1994, p. 45.
  5. ^ a b Jurassic ha sfondato «quota 500», in La Stampa, 18 aprile 1996, p. 36.
  6. ^ Lauzi primo, in La Stampa, 23 febbraio 1997, p. 26.
  7. ^ Il Festival batte tutti i record, in La Repubblica, 24 febbraio 1997, p. 25.
  8. ^ Baudo difende Sanremo giovani, in La Stampa, 7 novembre 1995, p. 45.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàISNI (EN0000 0004 6233 5375