Madonna Litta: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Rimosso portale errato
 
(15 versioni intermedie di 11 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{s|dipinti}}
{{Opera d'arte
{{Opera d'arte
| immagine=Leonardo da Vinci attributed - Madonna Litta.jpg
| immagine=Leonardo da Vinci attributed - Madonna Litta.jpg
| grandezza immagine=250px
| grandezza immagine=250px
| titolo=Madonna Litta
| titolo=Madonna Litta
| artista=[[Giovanni Antonio Boltraffio]]?
| artista=Leonardo Da Vinci (attr.)
| data = 1490
| data = 1490
| opera = dipinto
| opera = dipinto
Riga 14: Riga 13:
}}
}}


La '''''Madonna Litta''''' è un dipinto a [[tempera]] [[su tavola]] (42x33 cm) attribuito generalmente a [[Leonardo da Vinci]], ma eseguito in gran parte da uno dei suoi allievi, forse [[Giovanni Antonio Boltraffio]] o [[Marco d'Oggiono]], su un probabile originale perduto del maestro; databile al [[1490]] circa, è conservato nel [[Museo dell'Ermitage]] a [[San Pietroburgo]].
La '''''Madonna Litta''''' è un dipinto a [[tempera]] [[su tavola]] (42x33 cm) attribuito generalmente a [[Leonardo da Vinci]], ma eseguito in gran parte da uno dei suoi allievi, forse [[Giovanni Antonio Boltraffio]] o [[Marco d'Oggiono]], su un probabile originale perduto del maestro; databile al [[1490]] circa, è conservato nel [[Museo dell'Ermitage]] a [[San Pietroburgo]].


== Attribuzione ==
== Attribuzione ==
Al Museo dell'Ermitage il quadro è presentato come opera di [[Leonardo da Vinci]]. L'attribuzione a Boltraffio è discussa, benché sia avallata dai maggiori esperti. Un'altra ipotesi è l'attribuzione a [[Marco d'Oggiono]].


== Storia ==
== Storia ==
Il periodo di realizzazione della Madonna Litta, relativamente alla biografia di Leonardo da Vinci, corrisponderebbe al primo periodo di soggiorno del genio vinciano in Lombardia, alla corte degli Sforza.
Il periodo di realizzazione della Madonna Litta, relativamente alla biografia di Leonardo da Vinci, corrisponderebbe al suo primo soggiorno in [[Lombardia]], alla corte degli [[Sforza]].


Secondo il professor [[Carlo Pedretti]], proprio nella Madonna Litta si vedono le prime tracce del cosiddetto ''leonardismo'', cioè di una vera e propria scuola lombarda di pittura che dirigerà lo stesso da Vinci e che sarà caratterizzata da un modo di rappresentare le figure molto nitide e con colori vivaci rispetto al passato. Della Madonna Litta esistono due bozzetti a mano di Leonardo che si trovano oggi esposti al [[museo del Louvre]] ed al museo Saedel di [[Francoforte]].
Secondo il professor [[Carlo Pedretti]], proprio nella Madonna Litta si vedono le prime tracce del cosiddetto ''leonardismo'', cioè di una vera e propria scuola lombarda di pittura diretta dallo stesso da Vinci e caratterizzata da un modo di rappresentare le figure molto nitide e con colori vivaci rispetto al passato. Della Madonna Litta esistono due bozzetti a mano di Leonardo oggi esposti al [[museo del Louvre]] ed al [[Städelsches Kunstinstitut|Städel Museum]] di [[Francoforte]].


La storia del dipinto è tracciabile a ritroso fino al 1784, quando fu acquistato da [[Alberico Barbiano di Belgiojoso|Alberico XII Barbiano di Belgioioso d’Este]] (1725-1813) il 21 gennaio 1784, da Giuseppe Rho.
A metà del Settecento, il dipinto venne venduto dagli eredi degli [[Sforza]] ai marchesi [[Litta (famiglia)|Litta]], i quali nel [[1865]] lo vendettero allo zar [[Alessandro II di Russia]] che lo pagò una cifra paragonabile a 2,5 milioni di euro. Inizialmente l'opera venne posta a [[Mosca (Russia)|Mosca]] per poi passare all'[[Ermitage]] che decise di esporla solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Secondo alcuni la tavola era precedentemente conservata presso il [[Basilica di Santa Maria di Campagna|Santuario della Madonna di Campagna]] di [[Piacenza]].
Entrò a far parte della collezione [[Litta (famiglia)|Litta]] nel 1814, quando fu scelto in legato da [[Alberto Litta Visconti Arese]] (1759-1832), a compenso per il suo ruolo di esecutore testamentario dello stesso Alberico XII.

Nel 1865 [[Antonio II Litta Visconti Arese]] (1819-1866) lo vendette allo [[zar]] [[Alessandro II di Russia]], che lo pagò una cifra paragonabile a 2,5 milioni di euro. Inizialmente l'opera fu posta a [[Mosca (Russia)|Mosca]], per poi passare all'[[Ermitage]] che decise di esporla solo dopo la fine della [[Seconda Guerra Mondiale]].


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
Riga 33: Riga 37:
* [[Giovanni Antonio Boltraffio]]
* [[Giovanni Antonio Boltraffio]]
* [[Leonardo da Vinci]]
* [[Leonardo da Vinci]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2003/12/14/VT1MC_VT104.html|Straordinaria Madonna Litta}}
* {{cita web|http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2003/12/14/VT1MC_VT104.html|Straordinaria Madonna Litta}}


== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Madonna Litta}}
{{Controllo di autorità}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Leonardo da Vinci|pittura|scultura}}
{{Portale|Leonardo da Vinci|pittura}}


[[Categoria:Dipinti nell'Ermitage]]
[[Categoria:Dipinti nell'Ermitage]]
[[Categoria:Madonne di Leonardo da Vinci|Litta]]
[[Categoria:Madonne di Leonardo da Vinci|Litta]]
[[Categoria:Dipinti sulla Madonna del Latte]]
[[Categoria:Dipinti sulla Madonna del Latte]]
[[Categoria:Litta (famiglia)|Madonna Litta]]

Versione attuale delle 16:40, 17 gen 2024

Madonna Litta
AutoreLeonardo Da Vinci (attr.)
Data1490
Tecnicatempera su tavola
Dimensioni42×33 cm
UbicazioneMuseo dell'Ermitage, San Pietroburgo

La Madonna Litta è un dipinto a tempera su tavola (42x33 cm) attribuito generalmente a Leonardo da Vinci, ma eseguito in gran parte da uno dei suoi allievi, forse Giovanni Antonio Boltraffio o Marco d'Oggiono, su un probabile originale perduto del maestro; databile al 1490 circa, è conservato nel Museo dell'Ermitage a San Pietroburgo.

Al Museo dell'Ermitage il quadro è presentato come opera di Leonardo da Vinci. L'attribuzione a Boltraffio è discussa, benché sia avallata dai maggiori esperti. Un'altra ipotesi è l'attribuzione a Marco d'Oggiono.

Il periodo di realizzazione della Madonna Litta, relativamente alla biografia di Leonardo da Vinci, corrisponderebbe al suo primo soggiorno in Lombardia, alla corte degli Sforza.

Secondo il professor Carlo Pedretti, proprio nella Madonna Litta si vedono le prime tracce del cosiddetto leonardismo, cioè di una vera e propria scuola lombarda di pittura diretta dallo stesso da Vinci e caratterizzata da un modo di rappresentare le figure molto nitide e con colori vivaci rispetto al passato. Della Madonna Litta esistono due bozzetti a mano di Leonardo oggi esposti al museo del Louvre ed al Städel Museum di Francoforte.

La storia del dipinto è tracciabile a ritroso fino al 1784, quando fu acquistato da Alberico XII Barbiano di Belgioioso d’Este (1725-1813) il 21 gennaio 1784, da Giuseppe Rho. Secondo alcuni la tavola era precedentemente conservata presso il Santuario della Madonna di Campagna di Piacenza. Entrò a far parte della collezione Litta nel 1814, quando fu scelto in legato da Alberto Litta Visconti Arese (1759-1832), a compenso per il suo ruolo di esecutore testamentario dello stesso Alberico XII.

Nel 1865 Antonio II Litta Visconti Arese (1819-1866) lo vendette allo zar Alessandro II di Russia, che lo pagò una cifra paragonabile a 2,5 milioni di euro. Inizialmente l'opera fu posta a Mosca, per poi passare all'Ermitage che decise di esporla solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

  • D. A. Brown, Madonna Litta, XXIX Lettura Vinciana, Firenze 1990
  • M. T. Fiorio, Giovanni Antonio Boltraffio: un pittore milanese nel lume di Leonardo, Milano 2000
  • M. T. Fiorio, Giovanni Antonio Boltraffio, in I leonardeschi. L'eredità di Leonardo in Lombardia, Skira, Milano 1998.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN180378193 · GND (DE4777824-6