Rime (Andreini)/Sonetto X
Aspetto
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto X
◄ | Sonetto IX | Sonetto XI | ► |
SONETTO X.
L
E perle già di rugiadoso humore Da l’aureo crin scotèa l’Aurora, quando
Con l’usate sue reti uscì cantando
Tirsi gentil del caro albergo fuore.
Tese à gli augelli, e (non sò come) Amore
Prese, che quivi alhor se n’ gìa vagando:
Stupido, e lieto al suo prigion parlando
Disse l’accorto, e ’n un saggio Pastore.
Amor le brami esser da me slegato
Giura di non ferirmi il cor giamai;
Ed egli, quanto vuoi prometto, e giuro.
Alhor Tirsi lasciollo andar securo.
Filli dolente, che più speri homai
S’hà di non saettarlo Amor giurato?