Che io vi sia presso, o lungi
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Questo testo fa parte della raccolta Scherzi di Gabriello Chiabrera
XVI
Ha solo tormenti.
Che io vi sia presso, o lungi,
Donna, che io vi rimiri, o non vi miri,
Han la stessa speranza i miei desiri:
Qualor mi son presenti
I raggi de’ vostri occhi, ond’io tutt’ardo,
Che osi guardarli non impetro sguardo
Da quest’occhi dolenti;
Ne sa formare accenti
La lingua, solo accenna i miei martiri
Un oimè sollevato da sospiri.