Si è dimesso il ministro Calderoli
18 febbraio 2006
Il caso "vignette Maometto" |
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Dopo le pressioni del mondo politico, maggioranza e opposizione, il ministro Roberto Calderoli ha presentato oggi, 18 febbraio 2006, le sue dimissioni al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Dopo un vertice con Bossi e Maroni, per annunciare le sue dimissioni Calderoli ha scritto una lettera: «Non è mai stata mia intenzione – si giustifica il responsabile delle segreterie nazionali leghiste - quella di offendere la religione musulmana né di essere di pretesto alla violenza di ieri».
Le dimissioni di Calderoli da Ministro delle Riforme istituzionali e devoluzione sono giunte dopo le aspre polemiche, sia da parte dell'opposizione che della maggioranza, circa il gesto compiuto da Calderoli di presentarsi al Parlamento europeo con una maglietta raffigurante le oramai famose vignette considerate blasfeme dai musulmani. Tale gesto ha poi provocato l'assalto al consolato italiano di Bengasi, che ha causato una decina di vittime.
Tuttavia, secondo i commenti dello stesso Calderoli riferiti da diverse agenzie stampa, il ministro non sembra affatto aver intenzione di scusarsi del proprio gesto ed anzi ha riferito di essersi dimesso perché non sopporta le accuse rivoltegli: «Non intendo consentire ulteriormente la vergognosa strumentalizzazione che in queste ore viene fatta contro di me e contro la Lega Nord [...]».
Fonti
- «Governo, crisi delle vignette. Il ministro Calderoli si dimette» – l'Unità, 18 febbraio 2006.
- «Calderoli: mi dimetto per senso di responsabilità» – ANSA, 18 febbraio 2006.